Isola di Pasqua, arrivano limitazioni agli ingressi

L’Isola di Pasqua è uno di quei paradisi, una di quelle mete, nel cuore di ogni viaggiatore.

Gli estranei, a volta un po’ invasivi, non piacciono ai residenti che lamentano l’impatto negativo del turismo e dell’immigrazione sulla loro cultura, sul patrimonio e sull’ecosistema di questo angolo di paradiso, un “fazzoletto” steso nell’Oceano Pacifico, di appena 164 chilometri quadrati.

E’ per questi motivi che i suoi 5 mila abitanti ora per limitare l’arrivo sull’isola degli “invasori”, stimati intorno ai 50mila visitatori l’anno, hanno addirittura messo mano alla costituzione con un referendum che visto il 96% degli isolani esprimersi con un sì a delle norme per porre severi vincoli all’ingresso di turisti ed immigrati.
Ora al governo cileno non resta che irrigidire le norme che consentono di sbarcare sull’Isola di Pasqua, anche se il sottosegretario agli interni, Patricio Rosende, ha detto che il risultato del referendum «non punta a ridurre il turismo né l’affluenza dei visitatori, bensì a migliorare le modalità con le quali i turisti» vengono accolti nell’isola. Non ci resta che attendere per vedere come si regolerà il governo cileno.
Nel frattempo vi regalo un viaggio (virtuale, s’intende) all’Isola di Pasqua.

 

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