Il muro di John Lennon, storia e origine
Lungo appena una ventina di metri, il muro di John Lennon è più famoso di Praga. Un muro che è diventato anche un simbolo di pace e libertà a partire dagli anni ’80, dopo la morte di John Lennon. Il muro era già lì, ma dopo l’assassinio di John Lennon divenne una grande lavagna pubblica dove la popolazione esprimeva il proprio bisogno di libertà. Il primo a lasciare il suo segno sul muro fu un giovane messicano che dipinse il ritratto di John Lennon, il giorno dopo la sua morte. Il volto del cantante fu cancellato, ma ricomparve. Fu così che pian piano i giovani della Cecoslovacchia inizia iniziarono a riempirlo con graffiti e disegni ispirati, temi legati alla pace, alle canzoni dei John Lennon e quelle dei Beatles.

Uno scomodo simbolo di libertà
Bello, direte voi, ma non la pensava così il regime comunista che all’epoca governava il paese e che vietava di suonare e ascoltare musica pop, figuriamoci se poteva sopportare che si celebrasse pubblicamente in questo modo uno di questi artisti. Singolare che John Lennon a Praga non sia mai stato, ma in quel periodo per gli studenti cechi era comunque simbolo di libertà e pace, sopratutto in un Paese dove la libertà non c’era.
Inevitabilmente il muro assunse sempre più un valore politico e sociale. Il muro, tra l’altro), divenne famosissimo e ai giovani di Praga si aggiunsero quelli provenienti da ogni parte del mondo. Insomma il muro di John Lennon era diventato una meta imperdibile per tutti i giovani che venivano a Praga, una meta turistica mal digerita dal governo dell’epoca.
Il muro per il regime era qualcosa di scomodo e tentarono in ogni modo di dissuadere i giovani dall’esprimere la propria creatività, protesta e voglia di libertà. A nulla servirono le mani di bianco date più volte al muro, il colore tornava a farla da padrone con nuove scritte e nuovi disegni.
Da subito meta turistica imperdibile a Praga
La scelta di quel muro e non di un altro fu determinante alla sua salvaguardia e al fatto che ancora oggi il muro di John Lennon sia una tappa imperdibile per chi viene a Praga. Ogni giorno c’è chi scrive, chi disegna e chi semplicemente sceglie il muro di John Lennon come sfondo per una foto ricordo di Praga.

Come vi ho detto poco fa il muro si trova in piazza del Gran Maestro, un indirizzo non certo casuale perché questa è zona di ambasciate e c’è anche la sede dei Cavalieri di Malta, anzi, a dirla tutto, il muro appartiene a loro. Furono proprio i Cavalieri di Malta a prendere le difese del muro furono e della libertà di espressione. Il muro era il loro e così autorizzarono la libera espressione dei giovani con scritte e dipinti. Il governo della Cecoslovacchia a quel punto non poteva fare che arrendersi, ma non fu così. Tentarono di giocare un’altra carta per screditare il valore del Muro di John Lennon definendo, in modo dispregiativo, “Lennoniani” i seguaci del movimento pacifista ceco additandoli anche come violenti, alcolisti, psicopatici e non ultimi difensori del capitalismo. Secondo voi queste maledizioni del regime che effetto possono aver avuto? Esattamente, l’effetto contrario, finendo con il rafforzare il valore e la simbologia del Muro di John Lennon. E poi visto che parliamo di muri, la protesta che nasceva dal Lennon Wall voleva anche rafforzare quella per un altro muro, quello di Berlino.
2014, the wall is over
Nel 2014, in occasione dell’anniversario della caduta del Muro di Berlino, uno street artist dipinse di bianco il muro e la scritta The Wall is over. Il muro ovviamente non restò bianco a lungo, la frase fu corretta in War is over e il colore tornò a farla da padrone.

Di tempo da allora ne è passato, la Cecoslovacchia non esiste più, ma resta muro con i suoi disegni e le sue scritte che con il tempo si scoloriscono, ma al tempo stesso si rinnovano è sempre lì, lo trovate anche sui depliant turistici indicato con il nome di muro di John Lennon (Lennon Wall), anche se si tratta solo di un nome ufficioso. Anche se si trova in una stradina secondaria trovarlo è facile – è proprio a due passi dal Ponte Carlo – ed è raggiungibile facilmente a piedi durante una normale visita alla Mala Strana.