La bandiera del Libano è facilmente identificabile grazie alla presenza dell’immagine del cedro del Libano (che ha un significato molto importante), non si può sbagliare! .

Storia della bandiera del Libano
Nel corso della sua storia il Libano ha sempre adottato la bandiera dei vari popoli che occuparono il territorio del Paese.
L’attuale bandiera è stata adottata il 7 dicembre 1943 e venne disegnata dai deputati del parlamento libanese, anche se già durante la prima guerra mondiale erano state aggiunte le due bande rosse sulla bandiera bianca maronita in uso in quel periodo. Bandiera sulla quale come vi ho detto capeggiava sempre l’immagine del cedro, e che era in uso del XVIII secolo.
La bandiera del Libano fu disegnata direttamente dai deputati del parlamento libanese.
Significato della bandiera del Libano
Il cedro, che simboleggia l’immortalità e la fermezza, campeggia su un’ampia banda bianca centrale, mentre il tronco poggia sulla banda rossa inferiore e la cima arriva a a toccare anche quella superiore. Nella rappresentazione del cedro del Libano è utilizzato sempre e solo il colore verde, sia per la chioma che per il tronco.
L’immagine dell’albero ha origine antiche, era presente già nella bandiera maronita del XVIII secolo era una semplice bandiera bianca con al centro il cedro. Durante il periodo del mandato francese la bandiera era il tricolore di Francia, ma nella banda bianca era sempre presente l’albero verde. Il cedro del Libano è anche il simbolo del Paese. Un tempo erano molto diffusi e foreste di cedro ricoprivano gran parte del Paese. Era una vera ricchezza. Il tronco dritto dava tavole perfette da essere sfruttate per la costruzione di edifici, navi e templi. Di questo si resero conto diverse civiltà (mesopotamici, fenici, egizi, greci, romani) che per secoli lo utilizzarono in abbondanza.

Significato dei colori della bandiera del Libano
Bianco e rosso, il significato dei colori della bandiera del Libano Anche i due colori delle bande hanno un significato preciso. Il rosso rappresenta il sangue dei martiri versato per il conseguimento della liberazione, il bianco la pace e la neve che copre le montagne del Libano. Inoltre le tre bande non hanno le stesse dimensione, quella bianca centrale è grande il doppio rispetto alle bande laterali rosse.

Il Cedro del Libano
Un albero bello e maestoso che un tempo copriva le montagne di gran parte del Vicino Oriente e che vanta anche l’onore di essere citato nella Bibbia una settantina di volte:
“Il giusto germoglia come la palma, s’innalza come il cedro del Libano”
(Salmi 92:13).
Il cedro è decisamente il simbolo del Libano, se è da secoli che campeggia sulla bandiera un motivo ci sarà. Nel Paese ci sono tre aree protette per la loro salvaguardia: la riserva dei cedri dello Shuf, la riserva di Horsh Eden e la riserva delle foreste di Tannourine. Inoltre la Foresta dei Cedri di Dio è Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1998. È quello che rimane di una foresta immensa di cedri del Libano che un tempo ricopriva il monte Libano.
Il cedro del Libano è stato un legno molto apprezzato fin dall’antichità a partire dai fenici che fondarono la loro potenza su una flotta navale costruita utilizzando tavolame di cedro del Libano.

Questo legname fu sfruttato anche egizi, assiri, babilonesi, persiano, romani, turchi, romani e israeliti. Salomone lo utilizzò per il suo tempio e l’imperatore Adriano inserì i boschi di cedro nel dominio imperiale, impedendone così di fatto lo sfruttamento. Fu però un freno solo temporaneo alla deforestazione. Una forma di salvaguardia, piuttosto singolare, dei cedri della Foresta di Dio si ha sotto il regno della Regina Vittoria. Era il 1876 quando la sovrana britannica finanziò la realizzazione di un muro per proteggere una porzione di foresta dalle capre che si nutrivano delle giovani piante.
Anche se il cedro del Libano lo troviamo in natura solo in Libano e in Siria è facile trovarlo anche nei nostri parchi, la sua introduzione in Europa risale al 1683, mentre in Italia arrivò circa un secolo dopo. A Roma si possono trovare due begli esemplari di cedro del Libano a Villa Borghese e a Villa Ada, ma in tutta la città, nella lista degli alberi monumentali, ne sono stati censiti 21.