La Barcellona di Gaudì

 

Vi ricordate lo scorso anno quando sono andata a Barcellona? Barcellona tutta in un giorno, quella che fino a pochi anni fa poteva sembrare una “follia”, oggi con la straordinaria offerta di voli economici diventa più che fattibile, un po’ come fare una gita a Firenze! 

In un giorno non si può vedere tutto, sarebbe certamente meglio trascorrervi almeno un weekend. Con un solo giorno a disposizione si può vedere molto, ovviamente di corsa, meglio quindi scegliere un itinerario tematico.

L’itinerario che vi propongo è quello della Barcellona di Gaudì, tra case, giardini ed edifici dalla forme e colori fantastici e surreali.

 

La mia prima tappa è stata in Passeig. di Gràcia per vedere Casa Batló e Casa Milà.

Quest’ultima, detta “La Pedrera, per la sua bellezza è entrata nell’elenco Unesco dei Patrimoni dell’Umanità. Dal terrazzo si può ammirare una vista spettacolare, che può essere inserita tra i “must” di Barcellona. Gaudì realizzò Casa Milà tra il 1906 e il 1910, subito dopo aver lavorato ad un altro dei suoi capolavori: Casa Batlò (1904-1906) riccamente decorata da mosaici di ceramica.

Con il denaro guadagnato Gaudì fu pronto a lavorare al progetto a cui è maggiormente legato il suo nome, quello della Sagrada Familia. La grande incompiuta in perenne costruzione, le cui guglie si stagliano contro il cielo. I lavori sono iniziati nel 1882, ma ad oggi del Tempio è stata realizzata poco più della metà della costruzione.

E’ molto curioso fare un giro ed osservarla da vari punti di vista, le diverse “età” dei lavori balzano all’occhio.

La prima volta che l’ho vista mi sono tornati alla mente i castelli con la sabbia sgocciolata che facevo da bambina sulla spiaggia.

Sembrano invece usciti da un libro di fiabe per bambini gli edifici che Antonio Gaudì realizzò per il Park Güell, altro Patrimonio dell’Umanità e altra meta imperdibile di Barcellona.


Oggi è un parco pubblico, ma questa doveva essere una città giardino, commissionata all’architetto catalano dall’industriale Eusebi Güell, che aveva comprato l’intera collina. Gaudí qui diede sfogo alla sua immaginazione, seguendo l’andamento naturale del terreno, utilizzando materiali variopiniti, evitando le linee rette e cercando il più possibile di integrare la sua opera con la natura.
Se anche voi siete affascinati dell’opera di questo fantasioso architetto, non vi resta che prenotare un volo per Barcellona e scoprite anche gli altri edifici in cui Gaudì ha lasciato la sua impronta distintiva:

Casa Vicens (1883-1888); Padiglioni Güell (1884-1887); Palazzo Güell (1886-1888); Collegio Teresiano (1888-1890); Casa Calvet (1898-1900); Bellesguard (1900).

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