A New York nei giorni scorsi è stata venduta la casa più piccola della città. L’appartamento è larga appena 2,9 metri e profonda 9, ma questo non significa che il prezzo sia stato altrettanto “piccolo”. La casa è sviluppata su tre piani di altezza, collegati da una scala centrale, con un uso molto razionale degli spazi.
Lo scorso mese di agosto, quando fu messa in vendita, gli ex proprietari speravano di ricavarne 2,5 milioni di dollari, ma alla fine si sono dovuti accontentare di 2,1 (più o meno 1,5 milioni di euro).
Si tratta comunque di un bel guadagno, visto che nel 2000 l’avevano acquistata per “soli” 1,6 milioni di dollari.
Ma perché costruire una casa così stretta? Semplicemente perché fu edificata nel 1873, nel corso di un’epidemia di vaiolo, su quello che era un viale di accesso tra i due edifici adiacenti.
La casa in mattoni rossi, che si trova in Bedford Street, al Greenwich Village, ed è composta da due camere da letto, da due stanze da bagno e una cucina che dà su un piccolo giardino alberato.
Piccola, ma molto apprezzata. La casa infatti vanta anche inquilini celebri come gli attori John Barrymore e Cary Grant, l’antropologa Margaret Mead e la poetessa Edna St Vincent Millay.
Una lapide sull’edificio ricorda che fu qui che scrisse “La ballata delle Arpa-Weaver,” con la quale ha vinto il Premio Pulitzer, ma pare non sia vero.
La casa suscita comunque molta curiosità e non è raro vedere turisti armati di macchina fotografica giunti qui per immortalare l’edificio.
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