Parco Kruger, incontro con il rinoceronte

Auto Parco Kruger

Prima di parlarvi del nostro primo incontro, ravvicinato, con un rinoceronte vi ricordo che al Kruger ci sono delle regole molto ferree, dovute proprio a causa della presenza di animali feroci. Quindi vietato scendere dalle macchine, aprire i finestrini (e ovviamente le portiere) e vietato esporre qualunque parte del corpo (quindi anche una semplice mano) dall’auto. Cioè NON va fatto quello che stanno facendo i due ragazzi della foto.

Giraffa che mangia

 Ma come si fa a stare chiusi in macchina quando davanti a te sembrano quasi mettersi in posa animali fino ad oggi visti solo allo zoo o al circo?

Niente da preoccuparsi quando soggetto della fotografia è un impala o una giraffa, ma quando improvvisamente tra la vegetazione del Kruger fa la sua comparsa un raro rinoceronte le cose cambiano. Maggiore prudenza? No, maggiore eccitazione, curiosità e voglia di scattare almeno una bella foto, incuranti dei pericoli che si possono correre in Africa.

Il finestrino, anche aperto, è troppo piccolo per la giusta inquadratura. Allora ecco che ad aprirsi è il portellone.

Rinoceronte Kruger

Uno, due, tre veloci click, poi il bestione sembra, giustamente, infastidito.  

Ed ecco un improvviso grugnito (ma il rinoceronte grugnisce? Boh), uno scatto e il mio urlo “Chiudi, chiudi!” riferito ovviamente al portellone del pulmino. E’ stato solo un attimo, ma quel momento lo ricorderemo ogni volta che penseremo al Sudafrica. Ecco. L’importante è ricordarlo, perché alcune imprudenze si potrebbero pagare caro. Questo va ricordato sempre, in tutte le occasioni. Noi ci eravamo presi dall’entusiasmo perché per tutti era la prima volta a tu per tu con gli animali dell’Africa. Eravamo sicuri di essere al sicuro perché “stavamo attenti”, ma le regole non vanno infrante. Siamo nel bush, questo è il regno dei grandi animali selvatici africani, dei big five. Questa è casa loro e comandano loro, ma soprattutto sono imprevedibili. Chi lo può sapere se mentre noi “stiamo attenti” ad eventuali pericoli che possano venire da un lato, questi non arrivino, improvvisamente, da un altro?

Quindi mi raccomando, non seguite il nostro esempio, siate prudenti, sempre. Il giorno dopo siamo stati molto più prudenti, quando abbiamo trovato la strada sbarrata da un elefante infastidito dalla nostra presenza. Ormai lo avevamo imparato, in Africa sono gli animali a comandare. 

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