A St Lucia (Sudafrica) navigando tra ippopotami e coccodrilli

ippopotamo st luciaSt. Lucia è una delle poche zone malariche che abbiamo incontrato durante il nostro viaggio in Sudafrica. Questo non mi ha fermato dall’avventurarmi in barca sull’estuario del St. Lucia per “navigare tra decine di coccodrilli e ippopotami”.

L’intento era quello, o meglio quello che prometteva la pubblicità. Di animali non ne abbiamo visti poi moltissimi. Comunque abbastanza per essere soddisfatti del bel tour.

Facciamo un passo indietro

La sera precedente, subito dopo cena, avevamo fatto un giro per cercare di individuare l’imbarcadero, in modo da non perdere tempo la mattina seguente.
Avevamo le indicazioni, la strada all’altezza della rotonda. Ci incamminiamo, ma un vigilante ci ferma, dicendo che era troppo buio per proseguire. Chiediamo a lui e ci conferma che l’imbarcadero era proprio dopo poche decine di metri. Soddisfatti torniamo indietro.


Un piccolo imprevisto

La mattina seguente eravamo pronti a lasciare le camere, la sera infatti saremmo arrivati a Durban. Quindi pago le camere, ma perdiamo un po’ di tempo perché hanno voluto fare un controllo in tutte le camere per verificare che non avevamo rubato nè coperte nè asciugamani. Una volta avuto l’ok raggiungo il resto del gruppo che era al bar per la colazione, ma sempre con l’occhio sull’orologio. Non potevamo rischiare di perdere la barca, anche perché avevamo già pagato 110 rand a testa!
Nonostante l’imprevisto la tabella di marcia era rispettata, eravamo molto tranquilli. Non sapevamo che ci attendeva un altro imprevisto. Forse vista la premessa avete già intuito.
sudafrica
Mentre attraversavamo il ponte che ci separava dall’imbarcadero, in lontananza noto una barca ferma ad un altro imbarcadero. Non potevamo aver sbagliato, non era possibile. La sera prima avevamo anche verificato che fosse quello. Eravamo sicuri, diciamo quasi sicuri, il tarlo del dubbio iniziava a rodere il cevello. No, non potevamo aver sbagliato, ma lo avevamo fatto lo stesso!


Tutto è bene quel che finisce bene

Per fortuna sulla ricevuta c’era il numero di cellulare del capitano, lo abbiamo chiamato, gli abbiamo spiegato quello che era successo e gli abbiamo chiesto se ci poteva aspettare. Il secondo imbarcadere non era proprio così vicino. Abbiamo iniziato a camminare a passo velocissimo e finalmente, con mezz’ora di ritardo, siamo saliti sulla barca, scoprendo che c’eravamo solo noi (ecco perché ci ha aspettato).

battello(Finalmente) navighiamo tra ippopotami e coccodrilli

Abbiamo iniziato la navigazione con lui che spiegava e ci portava nei punti strategici dove poter vedere gli animali. Alla vista dei due coccodrilli addormentati, che sembravano imbalsamati, una ragazza ha chiesto se erano vivi. Una domanda che poteva far sorridere, ma in realtà che ci eravamo tutti posti, senza avere il coraggio di fare. Si erano vivi e la prova l’abbiamo avuta al ritorno, quando abbiamo notato che il piccolo aveva cambiato posizione.
estuario St Lucia

Si percorre il fiume lentamente circondati dalla natura. Di ippopotami non ne abbiamo visti molti, giusto due famiglie che si riposavano a pelo d’acqua. Insomma una bella gita, anche se forse abbiamo sbagliato orario. Si sa che il momento migliore è quello serale, quando gli animali escono per nutrirsi, ma noi la sera saremmo stati già in un’altra città e la sera precedente non ne abbiamo avuto il tempo – tra Cape VidalParco Hluhluwe-Umfolozi – perché abbiamo avuto la giornata ricca di attività ed escursioni.
St Lucia estuario

Qui il video che riassume un po’ la gita lungo l’estuario del S.Lucia, nel video giusto qualche ippopotamo, ma nessun coccodrillo. Ne abbiamo visti solo due, quelli che ho fotografato, così niente video. In compenso in cielo fa la sua comparsa l’aquila africana, molto simile a quella americana, avete presente la tipica aquila con la testa bianca? Ecco, simile a quella per capirci.

Colonna sonora del video il vento. Così potrete immaginare il freddo che faceva in barca.

La città degli ippopotami: St Lucia

St. Lucia è veramente la città degli ippopotami. Colpisce infatti vedere i cartelli stradali che avvisiano del possibile “attraversamento ippopotami”. Vicino alla casa che avevamo affittato c’è un canale nel quale vivono gli ippopotami. È possibile appostarsi per vederli, perà tutto va fatto con estrema cautela, primo perché c’è il rischio di scivolare in acqua e poi perché gli ippopotami non sono poi così mansueti. Però uno mansueto lo abbiamo incontrato in piena città, era un cucciolo che si era addentrato per mangiare l’erba di un’aiuola. Non ci siamo avvicinati lo stesso, il cucciolo poteva avere una mamma nelle vicinanze!

Nel pomeriggio siamo partito con destinazione Durban, ultima tappa della prima metà del nostro viaggio. Da Durban infatti adremo in volo a Port Elizabeth e da lì, sempre on the road, lungo la Garden Road, arriveremo a Cape Town

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