Mossel Bay e la nave di Bartolomeo Diaz

E’ passato molto tempo da quando i primi europei hanno messo piedi a Mossel Bay. Il primo fu, nel 1488 Bartolomeo Diaz, pochi anni dopo, nel 1497, fu la volta di Vasco de Gama. 

E’ passato molto tempo e molte sono le navi che dopo di loro si sono fermate in questo approdo, ma quegli illustri visitatori non sono stati certo dimenticati. Anzi sono l’orgoglio di Mossel bay e una delle principali attrattive. Per chi percorre la Garden Route una tappa a Mossel Bay è d’obbligo. La città infatti è il più importante centro abitato della celebre strada che costeggia la costa meridionale del Sudafrica.

Il nome della città significa baia dei mitili perché tra gli scogli di questa zona le cozze sono molto abbondanti, ma quando Bartolomeo Diaz sbarco qui la battezzò  Baia Aguada de Sào Bras.

Non si può lasciare Mossel Bay senza una visita la museo marittimo e all’albero della posta.

Subito dopo l’arrivo di Diaz la baia divenne un importante nodo commerciale e soprattutto un punto dove le navi portoghesi si fermavano regolarmente sia per commerci che per fare rifornimento di acqua e cibo.

Albero della posta

mossel bay

Fu in quel periodo che nacque una singolare, quanto pratica abitudine. Nel 1500 il capitano portoghese Pedro de Ataide, detto O Inferno, lasciò una lettera diretta in patria sotto una scarpa ai piedi di un albero. Fu solo l’inizio. Quell’albero diventò poi un punto di riferimento per tutti gli equipaggi di passaggi per lasciare le lettere dirette a casa, missive che venivano raccolte qui e prelevate da quei marinai che tornavano in Portogallo.

L’albero, dicono sempre lo stesso, ma ogni dubbio è legittimo. Quello che è certo è che è diventato monumento nazionale e un’attrazione turistica. Il Post Office Tree è ancora li, pronto ad accogliere le lettere, o più frequentemente, le cartoline dei turisti che spedendole da qui possono contare anche su un annullo speciale. Quanto alla scarpa di Ataide c’è anche quella, non la vera scarpa, ma una piccola scultura posizionata nei pressi dell’albero della posta a ricordare come – oltre 500 anni fa – si nata quella tradizione.

Museo Marittimo di Mossel Bay


 Il vero nome del museo è Bartolomeu Dias Museum Complex. Più che un museo è un complesso museale che continene un affascinante museo delle conchiglie, un orto botanico e il museo storico dove è conservata una copia fedele del vascello di Bartolomeo Diaz.
Anzi è proprio dedicato allo sbarco di Diaz e alla storia della navigazione portoghese e olandese in Africa.
La nave stupisce per le dimensioni ridotte ci fa riflettere su come dovessero essere abili gli esploratori che a partire nel ‘400 affrontarono l’Oceano per i loro viaggi di eplorazione alla ricerca di nuove rotte verso le Indie. Vero che per l’esplorazione dell’Africa viaggivano sottocosta, ma è anche vero che alcune navi naufragarono in questo tentativo.

nave bartolomeo diaz

La nave esposta al museo il mare lo ha affrontato veramente. Fu infatti realizzata nel 1988 in Portogallo, in occasione del 500esimo anniversario del viaggio di Bartolomeo Diaz ed è giunta qui, ovviamente via mare.  

Un’informazione utile per tutti. Uscendo dal museo fate una capatina al negozio che trovate sulla destra, hanno due computer che mettono a disposizione gratuitamente per i clienti che hanno bisogno di utilizzare Internet.

Una  curiosità. Mossel Bay è citata dal Guinness dei Primati come il secondo luogo con il clima più mite del mondo. Volete sapere a chi va questo primato? Un posto molto distante da qui, sono le isole Hawaii.

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