La mia Africa: il ritorno

Aeroporto heathrowLONDRA. Esattamente un mese prima era terminato il mio viaggio inglese ed ora il caso mi riportava a Londra anche se solo di passaggio. Avrei dovuto fare ritorno a Roma via Francoforte, ma ero in una lista di attesa che non lasciava speranze, così, l’unico modo per tornare a casa era stato quello di passare “un attimo” per Londra.

Appena sbarcati siamo andati al banco transiti per fare la carta d’imbarco. Tutti gli sportelli erano aperti, tranne quello dell’Alitalia.
Abbiamo chiesto informazioni e ci siamo messi in fila in attesa dell’impiegato. Ad un certo punto abbiamo visto un foglio che avvisava che lo sportello era chiuso e che bisognava rivolgersi al terminal 2. Iniziamo una vera e propria traversata dell’aeroporto fino al terminal 2, ma non avevamo la più pallida idea di dove rivolgersi. Proviamo negli uffici Alitalia, niente da fare. Telefoniamo al numero dell’assistenza passeggeri, ma anche loro ci dicono di tornare al Terminal 1 perché (sostengono) “è impossibile che non sia nessuno”.

Torniamo indietro e il banco è ancora vuoto.

Ma dov’è l’impiegato Alitalia? Perché è l’unico sportello vuoto? A questo punto decidiamo di chiedere aiuto all’impiegato della Delta, il quale, cortesemente, ha telefonato alla persona giusta e nel giro di pochi minuti l’impiegato dell’Alitalia era lì dietro al bancone, nel frattempo dietro di noi si era formata una lunga fila.
heathrow londraUltima disavventura del viaggio a Fiumicino doveabbiamo dovuto attendere 1,40 h per la riconsegna bagagli, una lunga attesa, ma almeno questa volta è arrivato tutto. Delle disavventure bagagli, vi avevo già parlato appena tornata da questo viaggio.
E con questo è veramente tutto.

Al prossimo viaggio, che come sapete mi porterà nei prossimi giorni in Giordania e in Siria.

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