Cambia il senso di marcia e a Samoa si fermano gli autobus.
Tutto è iniziato quando, lo scorso lunedì, l’isola è passata dalla guida a destra a quella a sinistra per una motivazione piuttosto singolare, quella di consentire ai cittadini di Samoa emigrati in Australia e Nuova Zelanda di mandare auto usate ai familiari.
Singolare anche la conseguenza: lo stop forzato degli autobus per motivi di sicurezza. Le porte dei mezzi pubblici infatti non possono più circolare perché le porte si aprono verso il centro della strada. A salvarsi sono stato solo 18 autobus, gli unici con le porte adatte alla nuova viabilità.
Ora dopo il cambio di circolazione e la paralisi del trasporto pubblico è iniziata la protesta dei cittadini e degli gli operatori degli autobus. Questi ultimi chiedono l’aiuto dello Stato per l’adeguamento dei mezzi. I cittadini invece lamentano la scarsa logicità delle motivazioni e soprattutto il fatto che sia stata una decisione presa dall’alto senza che nessuno abbia ascoltato come la pensavano. Temono un aumento degli incidenti e contestano le spese necessarie a questa rivoluzione stradale. In molti sono scesi in strada a protestare, ma c’è stato anche chi ha provveduto a rimuovere la nuova segnaletica o ad invertire le frecce che segnalano il nuovo senso di marcia.
Le proteste sono state affiancata anche da una petizione per l’annullamento del provvedimento firmata da un sesto della popolazione. La parola ora passa al tribunale per la decisione finale.