La Tomatina di Buñol

Tomatina
Voglia di divertirvi, di fare qualcosa di folle? La risposta la potete trovare in Spagna nella località di Buñol (a 40 Km da Valencia), dove l’ultimo mercoledì di agosto si svolge la Tomatina.

Una festa che vede protagonisti i pomodori, la cui origine risale al 1945. Non si tratta di una sagra, ma di una pittoresca e singolare battaglia” di pomodori.
Tutto ebbe inizio da una semplice zuffa scoppiata tra alcuni ragazzi. Da allora l’originale battaglia si è ripetuta annualmente, anche se per un periodo fu addirittura vietata dalla polizia, ma questo non fermò la nascente tradizione.

 La Tomatina è ufficialmente una festa dal 1959 e In questi decenni ha saputo guadagnare, anno dopo anno, sempre più popolarità, al punto che dal 2002 gode del titolo di “Festa d’ Interesse Turistico Internazionale”.

Se non avete voglia di essere coinvolti state lontano da Buñol perché i partecipanti sono pronti a bombardare chiunque capiti a tiro con i loro proiettili vegetali.

La giornata comincia alle 9 di mattina, nella piazza della città, dove ci si rifocilla con i Buñol Tomatinapanetti distribuiti dal Comune. Poco a poco si aggregano sempre più persone, dando origine ad un esercito festoso.
Prima che si scagliato il primo pomodoro viene piantato un enorme palo sulla cui sommità è sistemato un appetitoso prosciutto, che in molti tentano di aggiudicarsi arrampicandosi sulla pertica. 

A precedere la contea anche il lancio di secchi d’acqua dai balconi pronti a “lavare” i partecipanti che si apprestano a darsi battaglia.
Tomatina di Buñol
La battaglia vera e propria non ha inizio prima delle undici, quando a dare il via alla contesa è  lo sparo di un razzo seguito dal clacson del camion, carico di pomodori, che si fa largo dal fondo della strada.

I primi a lanciare i pomodori sono i partecipanti a bordo del rimorchio, poi finalmente il
veicolo si arresta e lascia cadere il carico.

Tomatina di BuñolA quel punto, la folla ansiosa di dar vita al combattimento, si scaglia sui pomodori per impadronirsi delle rosse “pallottole”. E’ solo un attimo, poi tutto si tinge di rosso. I camion stracolmi di pomodori si succedono senza sosta, nessuno si ferma prima che un secondo razzo decreta la chiusura delle ostilità. Il tutto dura circa un’ora, nel corso della quale sono scagliati qualcosa come 100.000 chili di pomodori

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