Ogni volta che pensavo a Nantes mi veniva in mente lui, l’elefante meccanico libero di passeggiare portando a spasso una cinquantina di passeggeri.
Avevo visto molte foto ma davvero non riuscivo a immaginarmelo poi tutto è cambiato sono andata a Nantes e me lo sono trovato davanti nella galleria delle macchine in un momento di riposo.

Sapevo che fosse grande, ma a vederlo così da vicino l’ho trovato davvero maestoso e imponente nei suoi 12 metri di altezza, poi pian piano ho scoperto quello che c’è alla base del grande elefante

Un progetto che fonde insieme su grandi menti, anche se su piani diversi. La prima è quella di Jules Verne, il padre della fantascienza, nato e cresciuto a Nantes che ha precorso i tempi scrivendo di viaggi fantastici in mondi per l’epoca impossibili. La seconda è quella di Leonardo da Vinci, un grande genio che con il suo ingegno ha costruito oggetti meccanici e semoventi per allietare le corti rinascimentali presso le quali lavorò, in Italia e in Francia.
Ecco, il mondo delle macchine di Nantes, di cui l’elefante è solo uno dei protagonisti, vuole in qualche modo essere un crocevia tra il mondo di Verne e quello di Leonardo , una sorta di mondo fantastico figlio di altri due mondi simili.
Dalla chiusura dei cantieri navali alla rinascita di Nantes
Tutto è iniziato con la decisione di terminare l’attività dei cantieri navali che da sempre avevano rappresentato la forza economica della città.
La loro chiusura fu un duro colpo, al quale con il tempo Nantes ha saputo reagire anche con un progetto di riqualificazione dell’île de Nantes, la città ha detto no a McDonalds e a Disney ed ha puntato tutto su qualcosa di nuovo e inedito: le macchine di François Delarozière e Pierre Orefice.
Gli ex cantieri navali hanno cambiato volto e si sono trasformati in uno scenario fantastico popolato da un bestiario meccanico. Un progetto che procede secondo una linea e che si concretizza pian piano sotto gli occhi dei visitatori. Un work in progress in attesa che tutto sia completato, nel frattempo però un luogo vivo, dinamico, interessante e pieno di energia creativa.

Non solo dunque il grande elefante, al momento si sta lavorando ad una nuova macchina top secret, non può essere neppure fotografata, c’è divieto assoluto, ma dovrebbe essere un minotauro.
Arbre aux Hérons, un grande progetto
Nella galleria delle macchine troverete anche degli insetti giganteschi, e un modellino del grande albero degli aironi (Arbre aux Hérons), destinato ad ospitare, una volta completato, le macchine straordinarie di Nantes.
Per ora è pronto solo un ramo prototipo, ma quando sarà ultimato, ramo dopo ramo, sarà alto 35 metri. Ora si sta lavorando per studiare quali siano le piante più adatte a popolarlo e per questo c’è una squadra di giardinieri dedicata.
Io sono salita sul ramo prototipo e mi sono ripromessa di tornare per vedere che effetto farà una volta ultimato, però già mi piace. Nel frattempo i grandi insetti meccanici che sono stati ultimati rappresentano un’attrattiva per tutti i visitatori, in modo particolare il grande ragno che, azionato da due manovratori si anima improvvisamente e si alza fino a raggiungere il soffitto del capannone, portando sul dorso un piccolo gruppo di visitatori.
Il fantastico modo delle 20mila leghe sotto i mari è la fonte di ispirazione del Carrousel des Mondes Marins, una grande giostra su tre livelli, che corrispondono, dall’alto al basso, alla superficie del mare, ai fondali del mare e agli abissi. Qui dove ruotano imbarcazioni, pesci fantastici e mostri marini, per la gioia e lo stupore dei visitatori di tutte le età che si ritrovano improvvisamente bambini. Se il grande ragno meccanico o l’elefante possono essere manovrati solo da tecnici preparati (in realtà anche i visitatori hanno un minimo di potere di manovra) sul Carrousel des Mondes Marins, sarete solo voi ai comandi della vostra creatura.
Avrete capito che le Macchine straordinarie dell’île de Nantes rappresentano un grande parco di divertimenti come non ne avete mai visto né immaginato uno prima. Un parco ispirato ad un mondo fantascientifico, ma appartenente ad un’epoca in cui di fantascienza ancora non si parlava, un’epoca in cui fu solo l’immaginazione di Verne in grado di portare l’uomo ad esplorare mondi ritenuti inesplorabili. A Nantes dalla fantasia si è passati alla realtà.

C’è poi la possibilità di fare un free tour di Nantes che si conclude proprio nei pressi della galleria delle macchine