L’eruzione in Islanda dell’Eyjafjallajkull ha proiettato nell’atmosfera a una quota di 4/5 Km una massa calda di polveri e gas. Una nuvola in grado di influenzare il clima localmente, ma che potrebbe avere effetti piu’ estesi e piu’ duraturi se parte delle polveri dovessero finire nella stratosfera. C’è anche chi teme per possibili ripercussioni sulla salute. Ma è veramente così?
Salute a rischio?
Quello che preoccupa di più in un’eruzione vulcanica è la lava, ma i gas che possono uscire dal vulcano, sostanze che potrebbero essere tossiche. L’Islanda ancora ricorda l’eruzione del vulcano Laki, nel 1783 che provocò una terribile nube tossica che in Gran Bretagna fece circa 23mila vittime. Per questo motivo le autorità islandesi hanno invitato la popolazione a non uscire di casa e ad indossare una maschera antigas. In ogni caso, anche se la nube di gas che sta interessando i cieli d’Europa non è così pericolosa, un possibile pericolo per la salute rimane, a causa delle ceneri che potrebbero essere inalate e accentuare dei problemi respiratori. Né più né meno di quando nelle nostre città i limiti di inquinamento raggiungono livelli elevati.
Quali effetti sul clima?
Riguardo al clima, bisogna vedere quanto durerà l’eruzione. Il gas prodotto dall’eruzione del Laki provocò un innalzamento delle temperature per tutta l’estate. Mentre l’eruzione dell’Aprile 1815 dell’indonesiano Monte Tambora provocò l’effetto contrario con un abbassamento di temperatura che fece del 1816 “un anno senza estate”. Nel 1991 l’eruzione del vulcano Pinatubo nelle Filippine fece diminuire di 0,5 gradi la temperatura globale, mentre quella del vulcano messicano El Chichon, del 1982, ha provocato un calo di 0,2 gradi. Possibili anche aumenti di precipitazioni
Per ora niente allarmismi, soprattutto se l’eruzione continua ai livelli attuali. In ogni caso gli esperti hanno già parlato, vulcano o non vulcano, di un’estate 2010 più fresca della norma. Le ceneri del vulcano Eyjafjallajokull sono ad una quota relativamente bassa per raggiungere la stratosfera, per ora dovrebbero rimanere nella troposfera per una ventina di giorni e poi depositarsi al suolo. Senza contare che le ceneri vulcaniche sono un ottimo fertilizzante e porteranno enormi benefici all’agricoltura delle zone dove si depositeranno.
Un effetto positivo però l’eruzione già l’ha avuta: ha regalato a molte zone del Nord Europa dei tramonti spettacolari.