Riprende oggi il mio viaggio in Val d’Itria con una visita a Locorotondo, una delle città bianche della Puglia, per scoprire cosa fare e vedere.

Perché il borgo è bianco
La prima cosa che colpisce quando ci si avvicina è il colore bianco delle case adagiate in cima alla collina. Il bianco è quello della calce, che torna periodicamente a rinnovare le facciate delle abitazioni.

Quella che ora è una tradizione, e che caratterizza Locorotondo, è nata come una normativa comunale, insomma le case vanno imbiancate per legge: il bianco della calce rende le case fresche d’estate e calde in inverno, nel Medioevo c’era la convinzione che la calce tenesse lontana la peste e poi, come ultima motivazione c’è quella difensiva il bianco rifletteva la luce solare con il suo bagliore disorientava gli eventuali nemici provenienti dal mare.

Una volta arrivati basta guardarci intorno e cogliere tutti i particolari che, insieme al bianco, hanno contribuito ad annoverare Locorotondo come uno dei borghi più belli d’Italia: una cosa su tutte sono i suoi tetti spioventi (cummerse) realizzati con le chiancarelle (lastre calcare), poi poi ci sono da vedere anche tanti balconcini fioriti e stradine lastricate con le chiance. Le vie di Locorotondo si sviluppano con un andamento circolare, dal quale prende nome.
Per apprezzare al meglio tutto quello che ha da offrire Locorotondo, consiglio una visita guidata della durata di un paio d’ore, che include anche una degustazione di mozzarella.
Per chi invece ha più tempo c’è la possibilità di prenotare una visita che tocca alcuni borghi della Val d’Itria: non solo Locorotondo, ma anche Martina Franca e Cisternino

Una visita a Locorotondo significa anche “perdersi” nel centro storico e scoprire ad ogni angolo bottega artigiana, chiese antiche, palazzi barocchi e non ultime le viste panoramiche che si aprono sulla Val d’Itria e sulla sua campagna caratterizzata da numerosi trulli una vista che Spazia fino a Cisternino e Martina Franca.

Le chiese più belle di Locorotondo
Passeggiando per le vie di Locorotondo fermatevi nella chiesa di San Giorgio, patrono della città, per ammirarne l’interno e in particolare le varie decorazioni e la cupola centrale che si innalza per 35 metri. Risale al 1825, ma fu costruita dove in passato c’erano altre due Chiese entrambe dedicate al patrono.

Altra chiesa da non perdere è quella dedicata a San Nicola, che si trova poco distante dalla Chiesa Madre. Edificio fu costruito nel Seicento sul luogo dove c’erano altre cappelle dedicate al Santo di Myra, a dimostrazione di come il culto di questo santo a Locorotondo sia particolarmente antico. Al suo interno sono conservati alcuni dipinti murali recentemente restaurati che raccontano la vita di san Nicola e alcuni suoi miracoli.
Arriviamo così alla chiesa Madonna della Greca, non abbiamo notizie precise sulla sua origine, ma sappiamo che comunque si tratta della chiesa più antica di Locorotondo, che fu edificata nei pressi di una grotta già dedicata al culto della Madonna. La chiesa ha subito diverse rifacimenti a partire dal VII- VIII secolo, fino al rosone della facciata datato al secolo scorso.
Palazzo Morelli e la Torre dell’Orologio
Tra gli edifici più interessanti di Locorotondo c’è sicuramente palazzo Morelli con il suo importante portale decorato con foglie da canto una maschera e lo stemma nobiliare dei Morelli. È forse il più bello esempio di architettura barocca qui a Locorotondo.

Tra le cose più belle di questo edificio sicuramente i balconcini con le ringhiere in ferro battuto.
Alzando lo sguardo si scorge la torre dell’orologio, che poi era quello che un tempo decorava il campanile della chiesa di San Giorgio.
Vi consiglio un’altra cosa da vedere che si trova nel territorio di Locorotondo è il Trullo Marziolla che risale al 1559 ed è considerato il più antico della Valle d’Itria. Questo Trullo anticamente era utilizzato dai contadini come deposito di attrezzi per la coltivazione dei Vigneti. Qui siamo infatti lungo la strada del vino DOC che si snoda tra vigneti, colline e centri storici. Se siete amanti del buon vino Locorotondo può essere anche una tappa per un tour enologico all’insegna della degustazione del suo ottimo vino bianco
Alcuni film girati a Locorotondo

Un borgo così non poteva che affascinare anche i cineasti che ne hanno fatto location per i loro film come Sergio Rubini che qui ha girato Mio Cognato e ancora Vincenzo Salemme con il suo Baciami Piccina e il trio Aldo Giovanni e Giacomo e la loro Così è la vita. Tra gli altri film girati a Locorotondo Oltre il Mare di Cesare Fragnelli, “The Food Club” ambientato tra la Danimarca e la Puglia di Barbara Topsøe Rothenborg, Viaggio a sorpresa” di Roberto Baeli, con Ronn Moss e Lino Banfi.