
L’Oltrepò Pavese, dove passa l’unico tratto di Appennino della Lombardia, è una terra dalle line morbide e sinuose e dai colori che restano nel cuore. Pensate che una famosa rivista olandese l’ha definito la Toscana dell’italia del Nord. Ora a me questo tipo di paragoni non piace, ma è solo per darvi l’idea, o almeno ci provo, perché l’Oltrepò Pavese è una terra che sa sorprendere il visitatore, che qui trova molto più di quello che si può aspettare. Una cosa è certa, chi scopre l’Oltrepò Pavese se ne innamora e ci ritorna.

Oltrepò Pavese ecosostenibile
In Oltrepò Pavese sono stata circa un mese fa in occasione di Oltrepò Biodiverso un educational tour organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese, con la collaborazione della Strada dei Vini e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese e cofinanziato alla Fondazione Cariplo.

Un tour che rientra in un progetto più ampio per la valorizzazione di questo territorio che tocca quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e che punta ad un turismo e uno sviluppo ecosostenibile.

Andare per cantine
Questa è terra di vigneti e di vini pregiati, primo fra tutti il Pinot nero, ma è soprattutto una terra molto attenta all’ambiente e alla biodiversità, sia animale che vegetale.

Una delle cose da fare e vedere in Oltrepò Pavese sono i vigneti e soprattutto le cantine, il luogo privilegiato dove per poter degustare questo nobile prodotto.

Cantine che, in alcuni casi, possiamo trovare inserite in un contesto particolare. Un esempio sono la Cantina Castello di Stefanago e la Cantina Torre degli Alberi, che situate all’interno di altrettanti castelli medievali.

Il nostro tour ha toccato anche l’azienda Agricola Cascina Chiericoni e la Cantina di Massimo Piovani, socia del Club Buttafuoco. In quest’ultima, ad attrarre la nostra attenzione è stato Marco Piovani, padre del titolare e soprattutto scultore e collezionista.

Il signor Piovani negli anni ha raccolto un gran numero di oggetti legati alla vita di campagna del territorio che ne ripercorrono secoli di storia. Ne è nato così un piccolo museo che è custodito al piano superiore della cantina e che può essere visitato su richiesta. Marco Piovani ha voluto poi mostrarci il suo laboratorio dove lavora con passione il legno, de deve realizza le sue sculture che con il tempo sono andate ad arricchire molti punti del territorio.

Altra cantina che abbiamo visitato è stata quella della tenuta Quvestra, che si estende su 12 ettari, al cui interno ci sono due edifici, con piscina, nei quali è anche possibile alloggiare.
Vigneti e natura

La visita ai vigneti vi farà venire a contatto con un aspetto che probabilmente non vi aspetterete e che va a sottolineare il forte legame tra vigne e biodiversità, Non a caso una parte del progetto di valorizzazione del territorio si chiama proprio Vigneti e Natura.
Scoprirete così dei vigneti dove non ci si preoccupa di stralciare l’erba anzi l’erba viene volutamente tenuta alta tra un filare all’altro perché rappresenta un valore aggiunto che consente di mantenere alta la biodiversità vegetale e al tempo stesso quella animale in particolare insetti e uccelli.
Butterflywatching in Oltrepò Pavese
A proposito di insetti qui c’è una grande varietà di farfalle, un numero significativamente più elevato rispetto a tante altre zone. Una particolarità che consentito lo sviluppo del butterflywatching, ovvero l’osservazione delle farfalle. Agli appassionati di trekking, e non solo, vieni quindi offerta la possibilità di fare una camminata nella natura, lungo il Sentiero delle Farfalle per osservare, riconoscere e fotografare le tante farfalle che vivono in questa zona.

È stata calcolata la presenza di 122 specie di farfalle diurne ovvero circa il 40% di tutte le farfalle presenti in Italia e circa il doppio di quelle che si possono osservare in Gran Bretagna, dove questa disciplina è molto praticata.
La presenza di così tante farfalle ci fa capire due cose. Intanto che ci troviamo in un territorio dove crescono tantissimi tipi diversi di erbe e fiori fondamentali per la presenza delle farfalle. Come vi ho già spiegato, infatti, ogni specie di farfalla vuole una particolare essenza botanica. Quindi tanti fiori diversi, tante farfalle diverse. Il secondo elemento molto importante è la scarsa presenza dei pesticidi, grandi nemici di tutti gli insetti, farfalle comprese.
D’altra parte è grazie alla presenza di insetti nemici di quelli nocivi per le viti consente che è possibile ridurre al massimo i pesticidi e orientarsi verso una viticultura più ecologica. Non mancano poi le cartine che producono vino biologico o vino con metodo naturale naturale.
I campi di lavanda in Oltrepò Pavese

Durante il tour ci ha molto sorpreso venire a sapere che anche in Oltrepò Pavese c’è la presenza di vasti campi di lavanda. A Godiasco abbiamo avuto occasione di parlare con il proprietario il quale ci ha spiegato che ha iniziato a coltivare la lavanda, e altre erbe officinali, proprio per sviluppare la presenza di questi insetti buoni.

Il territorio ben si presta a culture nuove e alla valorizzazione di quelle antiche.
Il 45° parallelo passa di qua
Parlando di vini poi dobbiamo ricordare che l’Oltrepoò Pavese ricade in una zona molto particolare. Qui non solo c’è la presenza di diversi micro climi, che influenzano la produzione, ma siamo anche nel punto in cui passa il 45º parallelo, cioè quella linea immaginaria che si trova equidistante dall’ Equatore e dal Polo Nord. Il 45° parallelo è considerata la latitudine migliore per il vino.

Il salame di Varzi
Oltrepo Pavese e anche una terra dei sapori autentici come quello del salame di Varzi che ha la caratteristica di essere l’unico realizzato con tutte le parti del maiale. Una tradizione che risale ai tempi dei Longobardi. Altra caratteristica è quella di avere una bassa percentuale di grasso e la grana grossa, che oggi va a simulare la lavorazione di un tempo che veniva fatta con il coltello. A beneficiarne non è solo l’occhio, ma anche il palato.

Nel nostro tour abbiamo visitato il salumificio La Scaletta ,che dal 1951 produce il salame seguendo tutte le fasi della lavorazione a partire dalla macellazione. Operazione delicata della quale si occupano personalmente. Il posto migliore per degustare questo prodotto e altri tipici della zona è la Bottega del Pastaio (Via Porta Nuova, 27057, Varzi) , che si trova proprio accanto alle cantine di stagionatura del salumificio
La cipolla di Breme

Un altro prodotto particolare che abbiamo assaggiato durante questo tour è stata la cipolla rossa di Breme, Detta la dolcissima per il suo sapore delicato. Anche per questo motivo qui viene utilizzata anche per prodotti un po’ inconsueti per una cipolla, come ad esempio marmellata, gelato, torta e pizza. Noi l’abbiamo assaggiata con una ricetta molto più tradizionale quello di un’ottima zuppa di cipolle che abbiamo mangiato al ristorante Ca’ vecchia di Rea. Come secondo ancora cipolla (ci abbiamo preso gusto) questa volta come accompagnamento a del baccalà. Noi siamo state fortunate perché era fine giugno, gli ultimi giorni in cui è possibile trovare questo prodotto di stagione.

Sulle strade della fede
Oltre Po pavese e anche un crocevia di cammini religiosi, come la Via degli Abati, una variante della via Francigena – lunga 190Km – tra Pavia e Pontremoli

Durante il nostro tour abbiamo visitato anche l’Eremo di Sant’Alberto del XI secolo, una vera oasi di pace, edificata su uno sperone calcareo a 687 m sul livello del mare. raggiungibile anche seguendo sentieri di trekking che attraversano i boschi circostanti.

Sicuramente a piedi è il modo migliore per arrivare qui e lasciarsi cogliere dalle sensazioni e dall’ambiente spirituale che lo caratterizza.

Non perdere la chiesa interamente affrescata e le stanze di frate Ave Maria, un eremita cieco – molto venerato da queste parti e considerato Considerato già Santo in vita – che visse qui dal 1923 al 1964.

Oltrepò Pavese ha ancora tanto da offrire al visitatore, tra itinerari naturalistici, percorsi cicloturistici e non ultimi punti di lancio per il parapendio. Ecco perché recentemente è stata pubblicata la guida “Oltrepò Pavese – L’appennino di Lombardia” del Touring Club Italiano in formato tascabile, comoda per essere portata con sé. Una guida che ha riscosso un buon successo e per la quale è stata già predisposta la prima ristampa.

La guida è un buon strumento da utilizzare durante il vostro viaggio, mentre per la pianificazione vi suggerisco di consultare il portale ufficiale www.oltrepopavese.com. Se poi avete ancora dubbi o bisogno di consigli collaudati potete contattare Patrizio Chiesa – che è responsabile del portale stesso e dell’associazione La Strada del Vino e dei Sapori – al numero 3491088317 (anche whatsapp).
Post scritto in collaborazione con
Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese e Strada dei Vini e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese