La Via Francisca del Lucomagno è uno dei cammini che partiva dal centro Europa e – che fin dal Medioevo – venivano utilizzati per raggiungere Roma. Prende il nome dal passo svizzero del Lucomagno, che era il modo più comodo per oltrepassare le Alpi.

Il 2019 è stato l’anno dei cammini. Sono stati 12 mesi durante i quali c’è stata molta attenzione al grande valore di questo tipo di esperienze e sulla valorizzazione dei tanti cammini che ci sono nel nostro Paese.
Un percorso di 135 Km in 8 tappe
Tra questi anche la Via Francisca del Lucomagno. 135 Km tra Lavena Ponte Tresa (VA) e Pavia, divisi in otto tappe che possono essere percorsi in una settimana.

Un modo diverso per vivere una vacanza, muovendosi con il mezzo di trasporto più antico della storia: i piedi.
La via Francisca può essere percorsa da anche in bici, con tappe medie di 16 km, adatte anche a chi non è allenato;
Una settimana da vivere lentamente, alla scoperta di bellezze naturali e testimonianze storico-artistiche. Un tipo di esperienza economica, ma anche green e accessibile.

Grazie ad un progetto di valorizzazione la via Francisca torna a vivere
Come è accaduto per diversi importanti cammini, prima fra tutti la via Francigena, anche quello della Via Francisca con il tempo era andato perduto. Ora però è stato riattivato, almeno nella parte italiana.
Tutto questo, grazie ad un progetto di valorizzazione, che ha visto il coinvolgimento di 9 realtà e 50 enti e la collaborazione con la Regione Lombardia, la Provincia di Varese e il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia.
Il risultato è stato quelli di dare “nuovamente vita non solamente ad un cammino storico ma anche facendo in modo – spiega Marco Giovannelli, coautore della guida edita da Terre di Mezzo – che i territori attraversati potessero essere attivati a loro volta».

Il progetto include anche l’attivazione di una serie di convenzioni, la creazione di una rete di accoglienze e punti di riferimento per la distribuzione delle credenziali.
Percorso religioso ma anche culturale e naturalistico
Il risultato è quello di un “nuovo” vecchio cammino che può essere percorso non solo per motivi religiosi, ma anche commerciali, storici o naturalistici.

La Via Francisca del Lucomagno parte dalle sponde del lago di Lugano, attraversa 5 parchi naturali e costeggia laghi, fiumi e canali.
Un percorso verde, ma anche dal grande valore culturale e religioso. Lungo il percorso si toccano luoghi di grande interesse. Tra questi il Sacro Monte di Varese, il parco archeologico di Castelseprio, il borgo di Castiglione Olona, l’abbazia di Morimondo e il ponte coperto di Pavia.

L’arrivo, dove viene consegnato anche il testimonium, è alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro dove è custodita la tomba di Sant’Agostino.

Una vacanza a budget contenuto, grazie alle oltre 40 strutture ricettive – in grado di ospitare più di 600 pellegrini – che offrono alloggio a prezzi calmierati.

Inoltre per raggiungere la Via Francisca è possibile utilizzare il treno. Anche in questo caso il risparmio è garantito grazie da una convenzione con Trenord che garantisce uno sconto del 10% di sconto sui biglietti. Agevolazione valida sia per l’andata che per il ritorno, riservata proprio a chi sceglie di percorrere la Via Francisca.

Il visitatore lungo il percorso può contare su un migliaio di segnavia che ne segnano l’intero tracciato. Pellegrini sì, ma moderni e tecnologici ed ecco allora a guidarli c’è anche una app disponibile sia per IOS che per Android. La app è scaricabile e consultabile anche offline.
Per chi invece è più affezionato alla carta può contare sulla guida ufficiale, redatta da Alberto Conte e Marco Giovannelli e pubblicata da Terre di mezzo Editore.

Per maggiori informazioni sulla via Francisca, su come organizzare il viaggio e chiedere le credenziali potete consultare il portale ufficiale.
Qui potrete trovate, tra le altre cose, anche i percorsi, i luoghi di accoglienza e una mappa interattiva.