Catinari: eleganza e cucina “vera”
Una “taverna elegante”.
Gennaro, che si è occupato degli arredi, definisce così, con una buona dose di ironia e modestia, il ristorante Catinari al Ghetto.
In realtà il locale è elegante e ricercato, persino nel bagno! Ma nessuna anticipazione, vale la pena visitarlo di persona!.
Il termine “taverna” si addice solo nell’accezione di osteria che punta a proposte di qualità ma con ricette casarecce ed ingredienti genuini.
Lo spiega bene la titolare e chef per passione Paola Antinucci, da più di venti anni nella ristorazione: “la mia è una cucina vera, come quando si invitano gli amici e cena e si vuol fare bella figura! Non faccio distinzione tra italiani e stranieri e mi impegno sempre al massimo per accontentare il cliente come se fosse uno di casa”. E infatti nel menù non manca la pasta fatta in casa. 
Consigliamo in particolare gli gnocchi piccoli e con la riga “acchiappa” sugo, sia se tratta di un condimento di pesce come quello “alla pescatora”, sia se si opta per la variante romanesca del “cacio e pepe”, magari con l’aggiunta finale di un po’ di cicoria nel condimento.
Oltre alle tradizionali fettuccine, anche la lasagna è un pezzo forte della casa: “seguo l’antica ricetta di mia nonna – spiega Paola- e per la besciamella uso il latte di soia che è più leggero e non toglie nulla al sapore.”
Ma per un menù di tutto rispetto è d’obbligo partire dagli antipasti. Siamo al Ghetto e così il carciofo alla Giudia è un must, ma volendo si può anche pensare ai fritti napoletani (Gennaro li conosce bene) o una fetta di torta rustica con indivia oppure un bel polpo condito con olio buono per fare la scarpetta con uno strepitoso pane fatto in casa. 
Per i secondi c’è solo l’imbarazzo della scelta: dai classici piatti romani come i saltimbocca, la coda alla vaccinara e la trippa, al più sofisticato filetto di tonno in crosta di patate. E per chi lo desidera si può anche scegliere una pizza cotta nell’elegante forno a legna dove campeggia una scritta che si presta a varie interpretazioni: ”l’uomo perfetto è colui che si trasforma in pizza alle 4 di mattina”. 
Della serie: talvolta si preferisce la pizza all’uomo!
Paola Antinucci è una cuoca a tutto tondo e oltre a tirare la pasta fatta a mano, ama anche fare i dolci: belli oltre che buoni!. 
Sempre che non si preferiscano quelli della tradizione partenopea che arrivano direttamente da Napoli come il babà o la pastiera.
Da provare il dolce della casa chiamato la Fortezza dei Catinari. E a proposito di Catinari, una curiosità: il nome del ristorante prende spunto proprio dal vicolo dei Catinari, famoso per i catini in rame.
La titolare è ben felice di organizzare anche serate a tema, magari con menu regionali, come ad esempio uno di tutte specialità molisane (la sua terra di origine), oppure degustazioni di pesce crudo e persino cene per celiaci in piena sicurezza.
Per saperne di più: www.ristorantecatinari.it
e lo trovate anche su Facebook
Indirizzo: Via di Santa Maria del Pianto, 16 – 00186 Roma
Telefono: 06 687 1540