Lì dove c’è la vecchia insegna Hosteria, ora c’è un ristorante Eritreo ed Etiope. Siamo in Piazza del Gazometro, 1 (ci si arriva da Via Ostiense) vicino il famoso locale Doppio Zero.
Ghedam, lunghi capelli rasta raccolti da una fascia rossa, è nato ad Asmara da genitori eritrei ma si definisce “romano” e ha deciso di investire tutti i suoi risparmi in questo ristorante “Eritrea” aperto da settembre.
Ristorante eritreo a Roma, piccolo ma accogliente
Per farsi pubblicità ha scelto la formula dei coupon e oltre 1000 persone hanno acquistato un buono scontato per una cena eritrea. Il locale è piccolo ma accogliente, arredato su gusto etnico, e si presta anche per una cena romantica a due. Anche il cibo predispone all’unione, perché la tradizione vuole che lo zighinì si debba mangiare con le mani, nello stesso piatto al centro del tavolo.
Per antipasto vengono serviti i Sambusa: triangoli di pasta filo ripieni di carne macinata e lenticchie speziate; ottimi anche i Kategna: rotolini di ingera con burro speziato e berberé; la rapa rossa poi con cipolla al sapore agro dolce è fantastica!
Per secondo ho ordinato lo zighinì di pollo piccante e gomen: carne di manzo con broccoletti e spezie. Il tutto si mangia raccogliendo il cibo con l’injera, (corrisponde al nostro pane) che risulta intrisa di sugo e spezie varie.
Per il vino Ghedam ha scelto invece un prodotto locale e ha optato per un bianco o rosso biologico dei Castelli Romani.
Ancora manca un buon assortimento di dolci, così ci siamo dovuti accontentare di pasta di sesamo con pistacchi e volendo anche nella versione con il cioccolato (halvà), accompagnato però da un ottimo the caldo con cardamomo, zenzero fresco e cannella.
Alla domanda “perché c’è ancora l’insegna fuori con la scritta Hosteria?” Ghedam ha risposto semplicemente che “porta bene!”. E ci piace pensare che sia realmente così, con l’augurio che la sua attività speziata possa andare bene. Mi ha poi confessato che a casa spesso provano ad associare i sapori della cucina eritrea con piatti italiani, come ad esempio condire la pasta con lo zighinì e il berberè. Provare per credere!