Un viaggio in Oman è anche fatto di mercati e souq, i luoghi migliori dove fare shopping e vedere aspetti di vita reale del Paese.
Per me l’Oman è stato un viaggio molto atteso e desiderato. Anche se è stato un viaggio breve mi ha dato la possibilità di avere un primo approccio con il Paese. Primo perché io in Oman voglio tornare, sia chiaro!
Che c’è da vedere in un Paese che per l’80% è deserto? Tanto, più di quello che possiate immaginare.

I migliori mercati da vedere in Oman
L’Oman vi farà innamorare con i suoi deserti, le sue città, il mare con fondali spettacolari dove fare immersioni e ancora gli incantevoli wadi dove fare il bagno e infine i mercati. Mercati dal fascino orientale, mercati che profumano di incenso e di spezie, mercati con un frutta che vi dice “mangiami, mangiami” e ancora artigianato, oggetti d’arte, monili, incenso ma anche bestiame.
Il souq di Muscat
Parlando di mercati in Oman al primo posto c’è lui: il souq di Muscat. Anzi, per me il primo, ma anche l’ultimo dei mercati che ho incontrato nel mio viaggio. Primo e ultimo perché lo abbiamo visitato sia il primo che l’ultimo giorno. Anche se il nostro era un tour breve, di solo una settimana, il souq di Muscat, uno dei più antichi del mondo arabo, rappresentava fin dalla vigilia della partenza una delle tappe imperdibili.
A rendere questo souq particolare è anche la sua posizione, adagiato sul lungomare di Muttrah, la città vecchia di Muscat.

Per noi è stata la prima tappa omanita. Arrivavamo direttamente in macchina dall’aeroporto, per la precisione da quello vecchio – cioè non dal nuovo aeroporto di Muscat inaugurato lo scorso anno – dove avevo trascorso la notte in attesa dell’arrivo (all’alba) dei miei compagni di viaggio.
Al di là dei prodotti che vende, il souq di Muscat è proprio bello da vedere. La gente del luogo lo chiama “Al Dhalam” ovvero “Mercato ombreggiato”, una caratteristica che lo rende ancora più apprezzato nelle giornate calde.A parte questo, il souq si presenta molto bene fin dalla porta d’accesso. Un souq ristrutturato e decorato in stile arabo contemporaneo, con vetrate a piombo e luminose lanterne sotto un robusto tetto in legno.

Nel souq di Muscat trovate un po’ di tutto, in un’atmosfera da 1000 e una notte. Non manca nulla del tipico souq arabo: gioielli, frutta secca, tappeti, artigianato, abbigliamento. Ci sono anche le lampade magiche. Magiche, forse si, forse no. Sinceramente non ho neppure provato a strofinarle per far uscire il genio. In quel momento uno dei miei desideri era già stato esaudito: ero in Oman.

Nei pressi del souq di Muscat ho trovato un forno tradizionale. Io che sono una patita di pane non mi sono fatta scappare l’occasione di intrufolarmi e scambiare esperienze con i fornai locali.
Arrivare subito al souq di Muscat è stata una scelta saggia, perché il mercato chiude nella fascia oraria 13-16. Così terminata la visita al souq abbiamo fatto una bella passeggiata sul lungomare, con tanto di sosta per ammirare il panorama dalle panchine poste sotto le cupole dei piccoli padiglioni che caratterizzano la corniche di Muttrah.

E visto che era l’ora di pranzo abbiamo approfittato di fare una pausa pranzo all’insegna dello street food. Mentre gli altri hanno optato per cibo a base di carne (spiedini e kebab) io mi sono tuffata sul cibo vegetariano, ovvero sui falafel, che adoro quanto l’hummus.
Il lungomare di Muscat ci è piaciuto molto, al punto che ci siamo voluti tornare anche l’ultimo giorno per vedere il tramonto.
Nizwa, l’ex capitale dell’Oman
Lasciata Muscat ci siamo diretti verso Nizwa, ex capitale dell’Oman. Si tratta di una città molto suggestiva, dai colori ocra che la fanno sembrare la location perfetta per un presepe vivente.

Tra le cose più importanti da vedere a Nizwa ci sono il forte e il souq.
Interessante anche vedere il mercato del bestiame che si tiene un po’ fuori città la mattina presto, tra le 5 e le 8.30. La cosa tipica sono le trattative dei venditori che precedono le aste. Noi avevamo sentito parlare di questo momento di vita vera e ci sarebbe piaciuto andare. Ebbene si, quando si parla di mercati in Oman non andrebbero tralasciate esperienze come questa. Una visita a questo mercato consente di assistere allo spettacolo autentico delle tradizioni locali. Ci sarebbe piaciuto, ma eravamo ancora sfasati dal viaggio e non ce la siamo sentita di alzarci tanto presto.

Quindi la nostra visita si è limitata alla Nizwa entro le mura con i suoi diversi souq: frutta, spezie, argenti e crete.

Oltre al souq anche tantissimi negozietti dove dove poter acquistare oggetti tipici, tra questi manufatti in ceramica e in argento, compreso il famoso khanjar, cioè il tipico pugnale dalla lama ricurva, simbolo del Sultanato.

Lasciata Nizwa ci siamo spostati verso le montagne per raggiungere Wuadi Ghul, il Grand Canyon d’Arabia. Qui non abbiamo incontrato veri e propri mercati, ma più che altro dei banchetti lungo la strada che vendevano oggetti semplici di artigianato locale.

E da qui il deserto con i mercati beduini. Uno dei più famosi è quello di Bidiyah con le donne che siedono all’interno di un’ampia tenda e vendono ceste fatte a mano, cuscini e tessuti tradizionali

Sur, regina del mare
Lasciato il deserto ci siamo spostati verso il mare e la città di Sur. Una città che vive sul mare e del mare. Famosa per la costruzione delle tipiche imbarcazioni in legno, i dau, che da secoli sono utilizzate per il commercio.
Sur, con le sue belle spiagge è anche una meta per il turismo balneare. Il mare è anche il regno dei pescatori che portano i loro prodotti al mercato del pesce che si svolge la mattina presto. I visitatori sono ben accetti e possono guardare i pescatori che scaricano e vendono il pescato del giorno. Questo però è un mercato per soli uomini.
Da vedere anche il mercato ortofrutticolo anche per fare scorta di ottima frutta esotica fresca.

Quello di Sur è stato per noi il primo mercato ortofrutticolo. Qui ho avuto l’occasione di provare la generosità degli omaniti. Ho stressato il povero venditore di frutta per avere il mango perfetto, spiegandogli quanto io adori il mango. Al momento di pagare però mi sono accorta di essere senza soldi, pensavo di averli lasciati in hotel, ma erano in macchina. Così mi sono scusata, ho ringraziato e sono andata via. Mentre stavo uscendo dal mercato il fruttivendolo mi ha raggiunto di corsa con una bustina in mano. Dentro c’era il mio mango che mi ha voluto regalare. Potevo rifiutare? NO, un mango – soprattutto buono – non si rifiuta mai.
Souq di Ibra, mercato per donne
È invece un mercato per donne, vietato agli uomini, quello che si svolge a Ibra ogni mercoledì dalle 6 alle 13. Qui le donne beduine, vestite in abito tradizionale, vendono tessuti, oggetti di artigianato e il segreto della loro bellezza, tra i vati cosmetici primeggia il kajal, la famosa pasta tradizionale – da sempre usata nel mondo arabo – per il trucco degli occhi.
Souq di Bahla,uno dei mercati più affollati dell’Oman
La prossima volta che andrò in Oman, vorrei fare un viaggio più completo che vada a toccare anche altre località del centro e del sud del Paese. Questo sia per vedere tanti altri aspetti del Paese, ma anche per visitare altri mercati, come il souq di Bahla, uno dei più affollati dell’Oman, nella regione Ad Dakhiliyah.
Questo è il mercato degli artigiani ceramisti. Tra gli oggetti che si possono acquistare anche artigianato in rame e, ancora, i khanjar in argento.
Mercato del bestiame di Sinawsi
A Sinawsi svolge un altro mercato, famoso per la compravendita di cammelli e capre, barattati con beni moderni. L’appuntamento con questo mercato è il giovedì.

A Sinaw lo spettacolo è dato anche dalla popolazione locale in abito tradizionale.
Mercati e Souq di Salalah
A Salalah, nel sud del paese, nel mese di settembre si tiene il mercato più profumato dell’Oman: il mercato dell’incenso.
L’incenso, che viene estratto tra maggio e giugno, viene lavorato durante l’estate per produrre l’olio essenziale che e a settembre è pronto per la vendita. Non a caso è da qui che partiva la Via dell’Incenso

A Salalah ci sono anche altri mercati, da quello delle capre a quello della frutta esotica, da mangiare fresca o centrifugata,
Salalah offre anche i tradizionali souq che vendono ceramiche omanite, acque profumate, tessuti variegati e gioielli d’argento.