Mons Capitale europea della Cultura 2015
Oggi torno a parlarvi di Belgio e più esattamente di Mons, che sabato scorso è diventata ufficialmente la capitale europea della cultura 2015.
Come già vi avevo anticipato qualche giorno fa, ho avuto l’opportunità, davvero straordinaria, di partecipare alla grande festa di apertura e di questo ringrazio l”Ente per il turismo del Belgio e della Vallonia che ha deciso di coinvolgere anche anche due blogger italiane, una sono io e l’altra Monica Nardella.
Insieme ai numerosi i giornalisti invitati per la manifestazione abbiamo potuto respirare in prima persona le atmosfere dei preparativi della vigilia e soprattutto essere protagoniste della grande festa tutta all’insegna della luce e dei colori.
Mons tutta da vivere
Sono stati tre giorni intensi tra eventi, mostre, incontri e spettacoli che ci hanno mostrato il volto moderno e tecnologico di Mons e al tempo stesso legato alla tradizione, una città che pescando dal suo passato riesce ad avere un offerta culturale all’insegna del ventunesimo secolo.
Il re ed io
Tra gli eventi ai quali abbiamo partecipato sicuramente il più importante è stata la cerimonia che, alla presenza della coppia reale Filippo e Matilde, si è svolta nella Collegiata di San Waudru dando il via ufficiale a Mons 2015, mentre sui le teste degli invitati volteggia va un dirigibile azionato da un giovane che remava nell’aria.
Una sorta di preludio di quella che sarebbe stata la festa serale alla Grand Place che ha visto riversarsi da tutte le vie della città un numero di partecipanti decisamente superiore ad ogni aspettativa.
Si parla di qualcosa come 23 mila persone che sabato sera giravano per le vie del centro per assistere agli allestimenti fatti di luce e colore.
Festa di apertura Mons 2015: un evento al di sopra di ogni aspettativa
Non esisteva una location per la festa ad essere investita da una serie di eventi è stata tutta la città, visto che non si può essere dappertutto è stato necessario fare una
scelta. E così lasciata la Collegiata siamo salite verso la collina di Beffroi con la sua installazione ispirata alla lotta tra San Giorgio e il drago, una tematica che qui a Mons è protagonista della festa del Doudou.

A far loro da corona una serie di elfi disegnati dalla luce faretti che cambiavano colore. Decisamente ed effetto anche l’illuminazione del campanile, altro grande protagonista di questo anno, ancora qualche mese e poi aprirà finalmente al pubblico, dopo oltre 30 anni di restauri.
Gente ce n’era veramente tanta e muoversi lungo il percorso ad anello attorno alla collina tra le varie istallazione è stato un pochino faticoso, ma al tempo stesso suggestivo.
Una suggestione di tutt’altro genere è stata quella che si è svolta lungo Rue de la Poterie: una sorta di torre di Babele musicale. È la Song Lines, un’istallazione orizzontale che rende omaggio all’anima multiculturale di Mons.
Un percorso contrassegnato da panni bianchi stesi tra le case, da un lato all’altro della strada, sui quali vengono proiettate immagini dei cantanti che hanno prestato la voce per cantare , nella propria lingua madre, la celebre canzone di Salvatore Adamo “Cade la neve”.
Ecco allora che i visitatori passeggiando lungo questa strada hanno potuto di volta in volta sentire la canzone cantata nelle varie lingue: in francese inglese italiano giapponese fiammingo spagnolo portoghese. A sorpresa a dare il via all’installazione lo stesso cantante italo belga. E a proposito di neve e di sorprese, Mons sabato mattina si è svegliata imbiancata, quasi a voler anticipare le suggestioni della canzone di Adamo.
La neve a dire il vero è durata poco, giusto il tempo di dare alla città un’atmosfera un pochino ovattata senza minimamente turbare la grande festa in programma.
Uno spettacolo volante
La parte più spettacolare si è svolta la Grand Place con il Fly Away Cchromatic, uno spettacolo durato circa mezz’ora ma ha entusiasmato tutti i presenti. Arrivate in piazza ci siamo chieste quale fosse il punto migliore per assistere allo spettacolo, ma non c’era un punto migliore di un altro, era l’intera piazza che minuto dopo minuto è stata letteralmente invasa da palloni bianchi, ballerini e fisarmonicisti volanti.

Ma ecco che in cielo a fare la sua comparsa anche un primo pallone, che ho portato in alto con sé un’acrobata. Nel giro di poco l’acrobata, a diversi metri di altezza, ha iniziato le sue acrobazie volanti. E come se ciò non bastasse, ecco che in cielo arriva anche un altro pallone, questa volta ovale, simile a quello che avevamo già visto alla Collegiata, a muoverlo, anche in questo caso, un pilota armato di grandi pinne.
In piazza non si sapeva più dove guardare. Sì, lo sguardo era rivolto perso l’alto, ma dove? Ovunque figure bianche gonfi
e di aria danzavano e si muovevano con leggiadria. Beh è stato uno spettacolo davvero da non perdere peccato per chi non c’era