Ci sono posti che non possono non essere visitati almeno una volta, uno di questi è sicuramente Mont Saint Michel e le sue maree. Un monte che gioca con le maree che grazie a queste si trasforma, da una montagna che si innalza su una distesa pianeggiante, a isola. E viceversa. Ecco è proprio questo momento che mi ha sempre affascina di più, tanto da voler inserire la vista Mont Saint Michel nelle mie 100 cose da fare prima di morire.

Un desiderio che ho finalmente potuto esaudire quest’anno, durante il mio viaggio in Bretagna. Sì lo so che Mont Saint Michel si trova in Normandia, ma è comunque ai confini con la Bretagna. Da Rennes dista circa un’ora di viaggio, non potevo certo perdere questa occasione.
È solo arrivando qui che si comprende come Mont Saint Michel non sia solo un isolotto roccioso, o un monte, a seconda delle maree, che qui sono tra le più grandi e spettacolari dell’Europa Occidentale. Sicuramente questo particolare attribuisce a Mont Saint Michel un fascino particolare. La marea che appare e scompare, è forse la principale ragione della visita, la visita fa scoprire come Mont Saint Michel sia molto più che un’immagine iconica, di una meta da raggiungere, di una foto da scattare.

Mont Saint Michel è anche un borgo medievale tutto da scoprire e soprattutto un’abbazia (biglietti per l’abbazia) che è uno straordinario esempio di architettura, ma di questo vi parlerò la prossima volta. Oggi ho scelto di concentrarmi sulle maree, un appuntamento quotidiano in tutti i mari del mondo, dove la bassa marea lascia il posto all’alta marea e viceversa, ma qui tutto è un po’ più speciale. Le maree sono il frutto dell’attrazione della Luna e del Sole – ma questo lo sapete già – però le maree non sono tutte uguali: dipendono da diversi fattori che vanno dalla conformazione dei fondali marini alla presenza di baie e insenature.

Lungo le coste francesi, e soprattutto a Saint Malo e a Mont Saint Michel, sono particolarmente evidenti. Qui l’ampiezza di marea è davvero straordinaria, la differenza raggiunge i 15 metri, il che ne fa le più forti di tutta l’Europa continentale, tanto da essere essa stessa un motivo di attrazione turistica.
La presenza di Mont Saint Michel poi fa il resto e rende il luogo davvero straordinario. Non bisogna però pensare che il monte si trasformi tutti i giorni in isola. Il fenomeno si manifesta solo a settimane alterne, nei periodi di luna piena e luna nuova, e questo perché Mont Saint Michel si trova in una baia molto profonda. Esistono dei veri e propri calendari che indicano lo stato delle maree, che sono da tenere presenti per sapere che cosa si troverà all’arrivo. Le maree più forti sono quelle che si verificano 36 o 48 ore dopo plenilunio e novilunio, quando l’allineamento di Terra, Luna e Sole danno maggiore forza al fenomeno.
Con l’alta mare l’acqua entra nella baia, ma non sempre circonda completamente Mont Saint Michel.
Questo avviene solo quando si verificano le grandes marées, questo accade una ventina di volte all’anno. Sono i giorni che sul calendario vengono segnati in rosso, quelle in cui le alte maree sono più alte di altre.

L’acqua invade l’intera baia e Mont Saint Michel, per circa un’ora, diventa un’isola. Il piazzale che si trova tra il ponte e l’ingresso del monte è completamente invaso dall’acqua, solo il ponte passerella, costruito negli ultimi anni, rimane percorribile perché è stato costruito proprio per rimanere sempre sopra al livello del mare, questo consente di fruire sempre, sia a piedi che con la navetta, di questo passaggio.
Le maree di Mont Saint Michel sono affascinanti, però possono essere anche pericolose. La forza delle maree è indicata con un coefficiente compreso tra 20 e 120, è solo quando questo è superiore a 70 che l’acqua ha abbastanza forza per entrare nella baia e raggiungere la base del monte (sono i giorni segnati in giallo sul calendario delle maree). Le prime onde arrivano a lambire il monte un paio d’ore prima dell’alta marea, quando queste hanno un coefficiente che raggiunge 90 una forte onda, chiamata Mascaretto, penetra rapidamente e in controcorrente nella foce dei fiumi (il Couesnon, la Sée e la Sélune) che sfociano nella baia, provocando un improvviso innalzamento del livello dell’acqua.

Il mare riempie velocemente la baia e dà origine anche ad un altro fenomeno, quello delle sabbie mobile, che generano una situazione di potenziale pericolo. Per questo motivo è raccomandato di non inoltrarsi mai nella baia senza una guida esperta. Visitare Mont Saint Michel è sicuramente un’esperienza indimenticabile, ma anche inoltrarsi nella terra rubata al mare e fare un’escursione, più o meno lunga, non è da meno.

Sta a voi scegliere, una bella passeggiata a piedi o un’escursione a cavallo, io ho già deciso, la prossima volta scelgo il cavallo e poi voglio venire con la grandes marées e vedere come l’acqua pian piano si impadronisce del paesaggio.
