Lucio Dalla in mostra a Roma

In occasione del decennale della scomparsa di Lucio Dalla il Museo dell’Ara Pacis ospita la mostra evento dal significativo titolo “Lucio Dalla – Anche se il tempo passa”. Mostra che ho avuto occasione di visitare in anteprima il giorno della conferenza stampa di presentazione, alla quale hanno partecipato anche Renzo Arbore e Carlo Verdone

conferenza stampa mostra lucio dalla
Foto Marzia Clucher

Mostra prorogata al 5 febbraio

Una mostra itinerante partita da Bologna, ora a Roma fino al 6 gennaio, per spostarsi poi a Napoli, Pesaro, Milano e poi proseguire il viaggio oltre i confini italiani.

La mostra – che si articola in 10 sezioni (Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Il museo Lucio Dalla, la sua musica, il cinema, il teatro, la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e Roma) – rappresenta non solo un omaggio alla grandezza del grande cantautore, ma anche un vero e proprio viaggio visivo e sensoriale, un’esperienza immersiva, che trasforma lo spazio espositivo in una scatola scenica.

Una mostra che racconta il ruolo di Lucio Dalla nel cruciale passaggio culturale dagli anni Sessanta in poi, la modernità del suo pensiero, l’eclettismo del suo agire. Dalla, protagonista di una continua ricerca espressiva di sonorità, innovatore e precursore di stili, esponente di spicco del movimento sperimentale, è ancora oggi senza uguali.

La mostra allestita all’Ara Pacis racconta la figura di Lucio Dalla attraverso immagini, video, musica e cimeli che vanno dalle fotografie, a partire quando era ancora bambino, fino a locandine di film, appunti e manoscritti.

Mostra Lucio Dalla Ara Pacis
Foto Marzia Clucher

Non mancano neppure oggetti personali, come i suoi celebri cappelli, dischi d’oro e di platino e non ultimi il suo primo sassofono, il primo microfono e l’amato clarinetto.

sassofono dalla
Foto Marzia Clucher

Del Lucio bambino troviamo alcuni dei suoi giocattoli, come un rarissimo topolino, la foto della prima elementare e i voti del suo ultimo anno di scuola, voti non certo brillanti, tanto che gli valsero una bocciatura e la decisione di lasciare la scuola. Ma di questo poco ci importa, i risultati che ha avuto nel mondo della musica non lasciano dubbi sulla sua grandezze.

foto di lucio danna in mostra
Foto Marzia Clucher

Cinquant’anni di storia raccontati grazie ad una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero cammino umano di uno dei più amati artisti italiani, che no fu solo un musicista ma anche attore, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, curioso e appassionato cultore di innumerevoli interessi. 

video dalla
Foto Marzia Clucher

Al Museo dell’Ara Pacis il visitatore avrà anche occasione per rivederlo e riascoltarlo attraverso gli schermi posizionati all’interno del percorso espositivo. Una mostra che vuole essere accessibile al 100% e per questo ha predisposto postazione in Braille e visite tattili gratuite per i visitatori buon disabilità visiva. Lo stesso viene fatto per i sordi con visite guidate questa volta in Lis, vanno ad affiancare i tre video in linguaggio dei segni presenti, il tutto terra dare l’opportunità di fruizione della musica di Dalla anche ai sordi.

Foto Marzia Clucher

Tutto questo grazie al performer Mauro Iandolo che interpreta mirabilmente in lingua italiana dei segni tre celebri canzoni di Lucio Dalla, La sera dei miracoliCara4 marzo 1943. Nei video il linguaggio universale del corpo diventa musica sotto i nostri occhi, restituendo in termini visivi non solo le parole dei testi ma anche le melodie e i ritmi.

Inoltre, per tutta la durata della mostra, lo spazio espositivo diverrà anche spazio educativo, con incontri rivolti a tutte le fasce d’età finalizzati ad esplorare l’universo poetico di Lucio Dalla in un’esplorazione del percorso artistico del cantante bolognese seguendo l’intreccio tra la vita e i testi delle sue memorabili canzoni.

Foto Marzia Clucher

Prima parlavo di una mostra itinerante, ma ogni mostra ha una particolare attenzione alla città ospitante. A Roma la una sezione si sofferma sul rapporto tra Lucio Dalla e la città, dove tra l’altro visse fino alla metà degli anni ‘80. Se capitate a Trastevere passate da Vicolo del Buco 7 e troverete una targa che ricorda questo suo soggiorno accompagnata una strofa de La sera dei miracoli, canzone considerata il simbolo del suo legame con la città.

“Mi stupisco sempre più del rapporto che c’è tra me e Roma – disse una volta Dalla- Una città unica al mondo, un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali, in cui non c’è contrasto, c’è voglia di stare insieme”

Roma e la romanità sono anche protagoniste del più celebre film di Carlo Verdone, film che per il regista ha rappresentato un vero e proprio omaggio a Lucio Dalla, anche se lui inizialmente era un pochino perplesso. Ma quando il film uscì a Bologna Dalla andò alla prima. Il cinema era tutto esaurito e Dalla che era tutto esaurito e l’unica scelta fu quella di sdraiarsi in terra. Nonostante l’insolita posizione, fu entusiasta del risultato e la prima cosa che fece fu quella di ringraziare Verdone.

Riguardo alla tappa napoletana vi do qualche anticipazione, sarà esposto il rapporto tra Lucio Dalla e la squadra del Napoli, in esposizione anche mitica maglietta numero 10 di Maradona, dono personale del pibe de oro al grande Lucio Dalla.

La mostra è aperta tutti giorni con (tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio) con orario: 9.30-19.30. Il biglietto per la mostra ha un costo di 13 euro Intero e 11 ridotto. La mostra non rientra nelle gratuità della prima domenica del mese, ma i possessori della Mic Card hanno diritto ad un biglietto scontato.

L’ingresso mostre del Museo dell’Ara Pacis è in via Ripetta.

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