Mostra Disney a Palazzo Barberini – Roma

Il 15 Aprile ha inaugurato – nei prestigiosi locali di Palazzo Barberini, a Roma – la mostra Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo. Mostra che ho visto in anteprima in occasione della conferenza stampa di presentazione.

Perché una mostra Disney a Palazzo Barberini

Non appena ho ricevuto l’invito alla mostra mi sono subito chiesta che cosa c’entrasse Disney con Palazzo Barberini.

Conferenza stampa Mostra Disney Roma

La risposta a questa domanda è arrivata non appena ho superato l’entrata ed ho iniziato a vedere i lavori esposti: questo è il posto giusto per questa mostra perché ha portato a Roma delle vere e proprie opere d’arte, provenienti dalla collezione della Walt Disney Animation Research Library.

Una straordinaria raccolta di oltre 65 milioni di opere d’arte originali. Quelle in mostra a Palazzo Barberini di Roma sono solo una piccolissima parte, una goccia nell’oceano di questo grande patrimonio artistico, praticamente del tutto sconosciuto, perché è la prima volta escono dagli archivi della Disney. L’archivio infatti non è pubblico, è solo per loro, per i loro creativi Disney e rappresenta non solo un grande tesoro da conservare, ma anche materiale di studio per lavorare e al quale ispirarsi.

Mostra Disney Roma
Foto Alberto Novelli

Questo forse vi farà capire anche quanto lavoro ci sia stato dietro prima di veder arrivare la mostra a Roma, il progetto Disney l’Arte di Raccontare Storie Senza Tempo è nato tra il 2016/17 e non ha subito stop per via della pandemia. Il risultato è una mostra dal grande rigore scientifico, frutto di un lungo e paziente lavoro.

La Mostra Disney a Roma

Si tratta di una mostra molto speciale, incentrata sul tema della narrazione, sul raccontare le storie che iniziano dalla tradizione orale, poi diventano storie scritte e alla fine arrivano al cinema. Ognuno di questi passaggi è importante e presuppone ogni volta un diverso momento creativo, una nuova interpretazione che non può che tenere conto anche dei diversi tempi in cui vengono realizzate, rendendole così maggiormente fruibili dalle nuove generazioni

mostra

Quella di Roma non è l’unica mostra del genere, in questo momento anche al Metropolian di New York c’è un’esposizione analoga, dedicata a Disney che attinge a questa collezione.

La Walt Disney Animation Research Library, ha l’obiettivo di preservare le opere create durante la produzione di film d’animazione e cortometraggi, dai primi lavori fino a i giorni nostri, opere che difficilmente possono essere viste e questo rende ancora più eccezionale la mostra di Roma a Palazzo Barberini. Gli archivi infatti non sono aperti al pubblico, ma solo a chi lavora per la Walt Disney Company che spesso ne fa oggetto di studio e ispirazione. Succede infatti che sull’idea di un lungometraggio animato di oggi la Disney abbia lavorato anche in passato, lavori poi a volta accantonati, ma non dimenticati, tutto questo lo troverete in parte anche nella mostra di Roma.

sala espositiva palazzo barberini
Foto Alberto Novelli

Storytelling, ovvero l’arte di raccontare storie

Chiave della mostra è lo storyelling, l’arte di raccontare storie che qui viene illustrato partendo dal processo creativo – che rappresenta il dietro le quinte, la fase preliminare, prima di arrivare al cinema – e consente di capire come dietro al prodotto finale, il cartone animato, ci sia un lunghissimo lavoro, a volte di anni, da parte dei creativi.

Un prima e un dopo che lungo il percorso espositivo si incontrano, si parlano e si confrontano sfruttando diversi media. Non solo disegni a confronto, ma anche i bozzetti con le idee proiettati su monitori divisi a metà, da un lato il disegno che rappresenta l’idea, dall’altra clip di immagini animate che ci mostrano come il lavoro poi si sia realizzato. Un modo originale per rendere vivi alcuni schizzi e bozzetti, comparare il bozzetto con la medesima scena animata finita è un’esperienza che arricchisce e rende più coinvolgente il percorso espositivo.

Disney e l’Italia

Interessante scoprire il rapporto di Disney con l’Italia. Lui è venuto nel nostro Paese, ha raccolto tantissimi libri – che parlavano di miti di favole leggende di folklore – e li ha portati con sé in America, li ha dati ai creativi che da questi hanno creato la base del racconto e dello storytelling.

Pinocchio
© Disney 

Un legame che continua ancora oggi, soprattutto se pensiamo che molti creativi che lavorano per la Disney sono europei e tra loro anche degli italiani.

Il percorso espositivo

Lo storytelling è la chiave di lettura di questa mostra che si snoda lungo un percorso espositivo, che si apre con l’immagine di un grande libro aperto animato, e che è organizzato secondo quattro grandi temi:

  • miti
  • favole
  • leggende
  • fiabe

Posso darvi un consiglio? Miti, fiabe, favole e leggende spesso hanno più di una versione che la Disney reinterpreta tramite un proprio storytelling e dandogli la sua chiave di lettura. Quindi non fate l’errore di voler confrontare il racconto scritto con quello animato, potreste rimanere delusi. Ogni storia che viene raccontata ha un suo percorso unico ed irripetibile, il segreto dell’arte di raccontare le storie sta proprio qui.

I miti

La mostra si apre con la sezione dedicata ai miti, che rappresentano la forma primordiale di narrazione.

Fantasia Disney
© Disney 

I miti ci parlano di divinità ed esseri sovrumani, impegnati in imprese altrettanto straordinarie, un tema che ha dato modo ai creativi della Disney di cimentarsi su tematiche fantastiche provenienti dall’antichità Troviamo The Goddess of Spring, del 1934, con il mito di Persefone; Re Mida (1935); Fantasia (1940) in particolare con l’episodio “Sinfonia Pastorale” dove, sulle note della Sesta Sinfonia di Beethoven, troviamo insieme diversi personaggi della mitologia e infine il più recente Hercules (1997) il forzuto eroe greco-romano, famoso per le sue 12 fatiche. Interessante come lo studio per questo personaggio abbia rivelato ai suoi creatori l’esistenza di storie diverse che si intrecciavano tra loro.

I mIti della Mostra Disney Roma

Le favole

La sezione dedicata alle favole ci porta in un mondo di animali (e non solo) che si comportano come esseri umani: parlano, camminano, interagiscono tra loro. Insomma la scommessa davanti alla quale si sono posti gli artisti della Disney in questo caso è stata quella di studiare i comportamenti umani al fine di antopomorfizzare animali e oggetti dando loro emozioni proprie e al tempo stesso suscitare quelle degli spettatori.

Topolino

La sezione si apre con “I Tre Porcellini” (1933) la storia la conosciamo tutti, ma a differenza di quella originale quelli della Disney nessuno finisce della pancia del lupo, se la cavano giusto con qualche ammaccatura.

Di qualche anno successivo è “La Lepre e la Tartaruga” (1935) che attinge ad una favola decisamente più datata del greco Esopo (VI secolo a.C.), Una storia che vede come protagonisti due animali di sesso maschile, a differenza di tante altre versioni dove lepre e tartaruga a volte sono femmine e altre maschi. La scelta disneyana è dettata dal voler accentuare le caratteristiche da spaccone della lepre. In una mostra dedicata a Disney non potevano mancare Topolino e Paperino. Il primo protagonista de “L’Eroico Ammazzasette” (1938) che riprende la storia del “Prode piccolo Sarto” dei fratelli Grimm, in una versione un po’ più soft senza giganti ammazzati, ma che lo vede mettere in campo la sua arguzia e ricevere in premio la mano della principessa Minnie.

Paperino

Con “Paperino e il Diavolo” (1938) troviamo la lotta tra il bene e il male e un Paperino che deve fare i conti con la buona e la cattiva coscienza.

Pinocchio Mostra Disney Roma

In una mostra italiana, tra le favole non poteva mancare la più famosa: Pinocchio (1940), la sfida dei disegnatori qui è stata quella di animare un pupazzo e una balena. Per riuscire nell’impresa hanno studiato il comportamento di animali e uomini e li hanno poi fusi insieme. Merito di questo lungometraggio animato è stato anche quello di far entrare la favola di Pinocchio in quello che è il canone delle storie universali.

Sala Pinocchio

Vi do due piccole chicche che pochi sanno: l’annuncio ufficiale del progetto di questo lungometraggio fu fatto dallo stesso Disney in persona a Roma, al Cinema Barberini, che si trova a pochi passi dalla sede della mostra.

burattino pinocchio Disney

Inoltre il burattino esposto qui, in una teca, è quello originale che Disney teneva sulle sue ginocchia il giorno della presentazione alla stampa del film.

Le leggende

La spada nella roccia Mostra Disney Roma

Il bello delle leggende è quello che fondono insieme elementi autentici ed elementi fantastici, spesso cancellando, o rendendo molto sottile, la linea di demarcazione che li dovrebbero separare. Una tematica che questa sezione affronta con tre storie molto note e molto amate. Storie che affondano le radici nel Medioevo europeo.

La prima “Il Pifferaio Magico” (1933) legata alla Sassonia del XIII secolo, poi raccontata anche dai Fratelli Grimm. Il fondo di verità della leggenda sta nel fatto che effettivamente nella città di Hamelin intorno al 1284 qualcosa provocò la scomparsa dei bambini, forse la peste forse qualcosa di altro. Che sia stato veramente il Pifferaio Magico a portarli via per vendetta? Nella versione Disney però il futuro dei bambini è abbastanza roseo, una volta lasciata la città giungono in un giardino dove non c’è né tristezza né dolore.

Estrazione spada
© Disney 

Parlando di leggende non poteva mancare quella forse più famosa interpretata dalla Disney: La Spada nella Roccia (1963) con la leggenda di Re Artù attorno alla quale ruota tutta una serie di personaggi fantastici. Una delle scene più divertenti è la sfida di magia tra Mago Merlino e Maga Magò. In mostra diversi disegni che vedono come protagonista la spada della quale sembra quasi percepire l’enorme peso, soprattutto in confronto dell’esile Semola.

Robin hood Mostra Disney Roma
© Disney 

Terza e ultima leggenda narrata quella di Robin Hood (1973) e dei suoi compari della foresta che la matita Disney sceglie di rappresentare con sembianze di animali.

Favole

Quarta e ultima sezione quella delle favole. Qui assistiamo ad un enorme balzo temporale dal primo lungometraggio animato della Disney, Biancaneve, ad uno dei più recenti Frozen 2: un viaggio nel tempo dal 1937 al 2019. È qui in particolare che ci rendiamo conto che anni sono cambiate le tecniche, ma sono rimaste immutate l’ideazione e la creatività di questi artisti.

evoluzione biancaneve

Anche se pensiamo che le fiabe siano per bambini, a volte contengono elementi che possono spaventare o turbare i bambini, la scelta Disney però è sempre quella di addolcire alcune di queste situazioni rendendo davvero per tutti le più classiche delle fiabe.

strega biancaneve
© Disney 

Biancaneve e i Sette Nani (1937) è stato il primo lungometraggio Disney, nota la versione dei Fratelli Grimm, ma le versioni sono diverse, cambiano alcuni particolari, ma l’essenza è sempre la stessa anche se qui prevale il finale romantico, con il bacio del principe che la risveglia dal lungo sonno, cavallo bianco e tramonto e, per non farsi mancare niente castello all’orizzonte.

Biancaneve

In mostra si può osservare lo studio del personaggio Biancaneve, che prima di arrivare ad avere le sembianze che tutti noi conosciamo, è stata disegnata anche con due occhioni enormi alla Betty Boop.

Altra favola che non poteva mancare è quella di Cenerentola (1950), favola della quale anche in questo caso esistono diverse versioni. Quella scelta dalla Disney si rifà alla versione di Charles Perrault con tanto di scarpetta di cristallo e fata madrina. Una favola così famosa rappresentava anche un impegno molto difficile, era necessario trovare degli espedienti per renderla più unica e originale e così la scelta fu quella di dare molto spazio ai topini della casa.

Bella addormentata castello
© Disney 

Fra tutte le commuoventi leggende su principi, principesse, streghe e fate, e sul trionfo tra il Bene e il Male, Nessuna mi ha ispirato quanto la “Bella Addormentata nel Bosco” [Walt Disney]

Anche della “Bella Addormentata nel Bosco” (1959) esistono diverse versioni e anche in questo caso la più nota è quella di Charles Perrault, seguita da quella dei Fratelli Grimm. La storia centrale comunque è sempre quella del principessa stregata, destinata ad un sonno lungo cento anni. Anche qui lieto fine, con bacio del principe che, allo scadere dei 100 anni trova la fanciulla addormentata.

Bella addormentata Mostra Disney Roma

Questa favola Disney piaceva molto e per questo decise di investirci molto e il suo staff ci lavorò per sei anni. Il risultato è stato definito come una sorta di arazzo in movimento. Gli splendidi risultati ottenuti dei colori piatti senza sfumature impiegati per i motivi bidimensionali esigevano un nuovo tipo di disegno per l’animazione. Anche se alcuni disegni richiesero quattro o cinque ore ciascuno, il risultato finale fu magnifico arazzo di colori e forme piacevoli (Disney Animation: The illusion of life).

Malefika

Alla fata cattiva fu dato un maggiore alone di malvagio grazie a lineamenti gelidi e inespressivi, all’ampio mantello nero e al viso simile ad una maschera.

Davvero lunga l’evoluzione del personaggio de “La Sirenetta” (1989). Grazie a questa mostra scopriamo che una prima idea di lavorare al personaggio creato da Hans Christian Andersen risale al 1939 e che i primi schizzi furono quelli di un disegnatore olandese.

Sirenetta

Quel progetto però doveva aspettare ancora quarant’anni prima di essere realizzato. Il percorso espositivo ci mostra a confronto vecchie e nuove idee creative, entrambe fondamentali per dare vita al personaggio che tutti noi conosciamo a amiamo. Scopriamo anche che – nei primi studi del 1939 – la Sirenetta era stata immaginata era mora e con i tratti un po’ orientaleggianti, decisamente molto diversa dall’eroina moderna del lungometraggio animato del 1989. Una sirenetta diversa, ma in ogni caso i suoi disegnatori hanno studiato e tratto ispirazione anche dagli schizzi del ’39.

Frozen Mostra Disney Roma

Arriviamo così a Frozen (2013) e Frozen 2 (1919), ovvero nuova interpretazione di un’altra fiaba di Hans Christian Andersen: La Regina delle Nevi.

Offerta didattica

Una mostra così non poteva non avere anche una valida offerta didattica indirizzata alle scuole ma anche ai piccoli visitatori fino alle famiglie. L’offerta è molto diversificata mi voglio però soffermare su quello che è stato pensato per i visitatori più giovani.

postazioni interattive Mostra Disney Roma

Per i bambini l’offerta non è quella di una contemplazione passiva, a loro è offerta l’opportunità di confrontarsi con la creazione di storie. Sarebbe stato impossibile coinvolgerli nella realizzare di un cartone animato, molto più accessibile un percorso di storytelling personale legato alla visita. Ad ogni bambino viene consegnato un libricino che lo accompagna nel corso della visita, man mano che procede all’interno della mostra, avrà attività che lo spingeranno a compilarlo e creare il proprio racconto. Libricino che, al tempo stesso, rappresenta anche un singolare e originale ricordo dell’esperienza da portare a casa.

Previsti inoltre percorsi specifici per le scuole, visite guidate per adulti, bambini e famiglie.

Il catalogo

Avete capito che questa è una mostra unica ed eccezionale, c’è un modo per portarla a casa, in via simbolica: è il catalogo.

Il catalogo va ad amplificare l’esperienza di visita della mostra. Nelle sue 244 pagine, arricchito da 100 illustrazioni, trovate non solo tutte le opere in mostre, ma anche qualcosa in più, oltre ad una parte saggistica che vi condurrà a compiere ancora una volta un salto nel tempo, un percorso lungo 90 anni, che consente di entrare, in punta di piedi, nelle stanze degli artisti proprio nel momento della creazione. Inutile dire che, al termine della conferenza stampa, quando mi hanno regalato il catalogo sono stata felicissima. Solo a tenerlo in mano, con la sua copertina blu cartonata e glitterata, mi sembrava di avere tra le mani la porta di accesso per entrare in una favola.

Il catalogo ha un costo di 34 euro (prezzo Amazon 32,30) e può essere acquistato non solo in mostra, ma anche in libreria e online.

Sala espositiva Mostra Disney

Informazioni utili

Orario

La mostra si potrà visitare fino al 25 settembre tutti i giorni con il seguente orario:

  • Il lunedì dalle 14.30 alle 19.30
  • Dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30 (stesso orario per i lunedì festivi).

Biglietti

Esistono diverse tipologie di biglietto: le due principali tariffazioni sono intero €15 e ridotto 13 tariffe. Previste anche tariffe speciali per bambini, famiglie, scuole e gruppi.

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