Con questo post oggi voglio salutare un uomo speciale che ha lasciato la sua impronta (è proprio il caso di dirlo) nella storia dell’umanità e dei viaggio… sto parlando di Neil Armstrong. Il primo uomo che ha messo piede su un corpo celeste extraterrestre.

Ricordo ancora quel giorno, anzi quella notte del 20 luglio 1969, anche se ero solo una bambina… e forse fu proprio quella notte che iniziò in me la passione per il volo e il desiderio di diventare astronauta.
Ero piccola, non capivo pienamente l’importanza di quello che stava accadendo, ma doveva essere veramente importante se mia madre mi svegliava in piena notte per farmi vedere la tv. A quei tempi i bambini andavano a letto dopo Carosello. Ma il primo passo sulla Luna era così importante da cancellare una regola che sembrava irremovibile.
La missione Apollo 11 che lo vide protagonista fu per lui un “viaggio di lavoro”, ma fu comunque un viaggio. Un viaggio che fece viaggiare con la fantasia i milioni di persone che seguirono l’evento in diretta tv. Ora i viaggi spaziali sono la nuova frontiera dei un turismo di lusso, ma quello che compì Armstrong fu un viaggio che fino a pochi anni prima ritenuto fantascienza.
Ora l’eroe USA, medaglia d’oro del Congresso ci ha lasciato, a tradirlo è stato il suo cuore, nei giorni scorsi era stato sottoposto ad un quadruplo bypass coronarico.
Ora il suo nome appartiene più che mai alla leggenda e la sua impresa rimarrà indelebile come la celebre impronta del suo piede sul suolo lunare.
That’s one small step for a man, one giant leap for mankind