La città di Catania vanta un clima mite che ne fa una meta appetibile anche in un weekend autunnale e primaverile, con una stagione balneare molto lunga. In inverno invece a fare da quinta scenica alla città c’è la bellezza della cima dell’Etna innevata.

Cosa vedere a Catania
La Catania barocca
Quando si pensa a Catania una delle prime cose che viene in mente è la sua anima barocca e il suo centro storico Patrimonio Unesco. Un tour della Catania barocca include diversi edifici, molte chiese, ma soprattutto sono tre gli edifici imperdibili:
- Cattedrale di Sant’Agata
- Palazzo degli Elefanti
- Chiesa Badia di Sant’Agata
Il volto barocco però non è l’unico di Catania, la città ha anche un aspetto diverso e meno conosciuto che tocca varie epoche storiche, da quella romana a quella contemporanea che può essere scoperto anche grazie al free tour della Catania alternativa con partenza dal Giardino Pacini per un itinerario che tocca anche molti interessanti aspetti della cultura sicula, non ultima quella gastronomica.
Catania verde
Al centro di Catania si trova un bel giardino dedicato al musicista Vincenzo Bellini, le cui spoglie sono conservate nel duomo cittadino. Il Giardino Bellini è uno dei quattro parchi pubblici di Catania che nel XIX secolo era considerato uno dei più belli del vecchio continente.
Il borgo di San Giovanni Li Cuti e il mercato del pesce
Catania è una città di mare, non stupisce quindi che tra le cose da vedere ci sia anche un villaggio di pescatori. quello di San Giovanni Li Cuti, con tanto di porticciolo e gozzi di pescatori che quotidianamente affrontano il mare per rifornire i ristoranti della zona con dell’ottimo pesce fresco.

Per il pesce da segnalare anche il mercato, che dista circa 5 km da San Giovanni Li Cuti, qui la sera, quando i banchi del pesce vengono riposti si riempie di turisti e catanese alla ricerca di ottimi ristorantini dove mangiare.
Catania da gustare
Avete già capito che chi ama i sapori genuini Catania ha l’opportunità di mangiare molto bene e assaporare molti prodotti tipici, dai biscotti alle mandorle ai cannoli siciliani, dagli arancini alle celebri granite. Per chi vuole approfondire questo aspetto goloso della città può partecipare ad un tour gastronomico di Catania.
Sulle tracce dei Malavoglia
Un weekend a Catania può essere anche l’occasione per ripercorrere le tracce di un grande scrittore siciliano: Giovanni Verga e il suo romanzo più celebre. Questo percorso letterario rappresenta un motivo in più per visitare una città che ha davvero da offrire
Per chi come me ama la letteratura italiana, e in particolare il Verismo, Catania offre un percorso dedicato a Giovanni Verga, che ha inizio in via S. Anna, 8 con la casa natale dello scrittore (chiusa la domenica). Mentre al centro della piazza dedicata allo scrittore è stata collocata la fontana monumentale dei Malavoglia: un complesso scultoreo che rappresenta il tragico naufragio della Provvidenza, con il suo carico di disperazione. La scultura, opera dello scultore catanese Carmelo Mendola ha richiesto ben 19 anni per la sua realizzazione.
Il percorso legato a Verga si sposta ad Aci Trezza, dove è ambientato “I Malavoglia”.
Cosa vedere ad Aci Trezza
Ad Aci Trezza potete visitare il museo della “Casa del Nespolo” ospitato in una tipica abitazione siciliana del XIX secolo, un po’ come quella dalla quale i protagonisti del romanzo sentivano “russare il mare”.
Il museo è organizzato in due stanze e accoglie altrettante esposizioni. La prima “La terra trema” è dedicato all’omonimo film di Visconti, girato ad Aci Trezza nel 1947. La seconda è la “Stanza dei Malavoglia”: in mostra le testimonianze del mondo dei pescatori di metà ‘800. Non solo oggetti di lavoro e della vita quotidiana, ma anche foto scattate dallo stesso Verga.
Passeggiando tra le barche del porticciolo dei pescatori, vi scoprirete a cercare “La Provvidenza”. Non la troverete, ma nella piazza principale ci sono le donne in attesa del ritorno dei pescatori dopo una tempesta, fermate nel marmo dallo scultore Mimmo M. Lazzaro
I faraglioni di Aci Trezza
E rimanendo in tema di letteratura, se andate ad Aci Trezza non dimenticate di ammirare la maestosità degli otto faraglioni in basalto, sono quelli che, secondo la leggenda, Polifemo scagliò in mare per tentare, inutilmente, di fermare la fuga di Ulisse.
Per seguire le orme di Ulisse è possibile – partendo da Catania – fare una bella escursione ad Aci Trezza e alle isole Ciclopi in veliero che tocca anche quella che, seconda la tradizione, sarebbe stata la grotta di Polifemo. Per questa esperienza potete scegliere un’escursione più breve, della durata di 5 ore con aperitivo a bordo oppure una da otto ore con pranzo a base di pesce.
Cosa vedere nei dintorni di Catania
Catania è anche un ottimo punto di partenza per visitare anche diverse località vicine.
Escursione sull’Etna
Da non perdere poi un’escursione su quello che è il vulcano più alto d’Europa, la cosa migliore è quella di scegliere un tour dell’Etna in fuoristrada alla scoperta dell’ambiente e dei paesaggi di questo parco naturale Patrimonio dell’Umanità Unesco, tra antichi boschi, grotte di lava solidificata, crateri inattivi e il panorama sulla Valle del Bove.
Per una scelta più naturalistica potete anche optare per un Trekking sull’Etna e le sue grotte vulcaniche attraverso un approccio più slow. Entrambe le escursioni partono da Catania.
Escursione a Taormina e Giardini di Naxos
Ad una cinquantina di chilometri da Catania si trovano due destinazioni molto interessanti: Taormina e Giardini di Naxos, che fanno però parte del territorio della provincia di Messina.
Taormina, una è una delle città più note della Sicilia, famosa soprattutto per il suo teatro greco dove ancora oggi si svolgono spettacoli teatrali. La città conserva anche molti palazzi medievali, una cattedrale del XV secolo e porte di antiche muraglie.
Giardini Naxos è un’antica colonia greca del VIII secolo a. C. Da visitare il suo parco archeologico, ma anche alcune chiese e il Castello di Schisò, antica fortificazione militare medievale.
Escursione alle gole dell’Alcantara
Le Gole dell’Alcantara, anch’esse in provincia di Messina, sono un parco naturale modellato – migliaia di anni fa – da un’eruzione del vulcano Etna. Il fiume è famoso per la sua acqua freddissima, un temperatura dovuto soprattutto alle alte pareti di lava solidificata che impediscono al sole di raggiungere l’acqua e riscaldarla. Il tutto in uno splendido paesaggio naturale che ben si presta ad essere esplorato a passo di trekking.
“Welcome Catania”
Per rendere migliore l’accoglienza del turista, il Presidente della provincia ha lanciato il progetto “Welcome Catania” che, tra le altre cose, la creazione di punti di accoglienza e informazione per i turisti; formazione rivolta ad operatori e residenti; tutela del turista, attraverso la stesura di una Carta dei Diritti del Turista.
Come arrivare a Catania
Catania poi è facile da raggiungere, anche con poche decine di euro grazie alle numerose offerte delle compagnie low-cost. La città e l’aeroporto sono collegati con una linea di bus e dista solo poche fermate.