Questo potrebbe essere un ottimo momento per programmare una vacanza primaverile a Olbia in Sardegna.

Sono tante le cose da vedere e poi in questo periodo gli hotel sono meno affollati e soprattutto meno cari. Un’occasione per scoprire che oltre al mare, stupendo su questo non ci sono dubbi, c’è anche un’altra Sardegna, fatta di natura e cultura.
Cosa vedere ad Olbia e dintorni
Olbia
Iniziamo con la città che può essere scoperta anche a bordo di un ape-calessino per quello che è il Tour di Olbia in tuk tuk lungo le strade del centro storico di Olbia, alla scoperta dei suoi monumenti più importanti. Il tour include anche delle soste fotografiche.
Le origini di Olbia si perdono nella notte dei tempi, il territorio infatti era abitato già nel periodo neolitico e le testimonianze archeologiche, molte delle quali raccolte presso il locale Museo Nazionale Archeologico, dimostrano una continuità nel tempo di insediamenti umani.
Da visitare il nuraghe Riu Mulinu che sorge sulla vetta del colle Su Casteddu e domina il golfo. Sempre di età nuragica la tomba dei Giganti di Su Monte de S’Abe, importante per le dimensioni notevoli della cella. E ancora il Pozzo Sacro nuragico di Sa Testa, edificato, pare, alla fine dell’Età del Bronzo.
Nel 350 a.C. fu fondata qui una città punica, le cui mura granitiche, o meglio un tratto di circa 50 metri, sono visibili tra Via Torino e Via Acquedotto. Di epoca romana invece la fattoria di S’Imbalconadu, che occupa la sommità di una piccola collina a destra del Rio Padrogianus, lungo la strada che porta a Padru. Come romano è l’acquedotto che raccogliere le acque provenienti dalle sorgenti del monte Cabu Abas.
E siamo ora al medioevo con i castelli che si trovano a pochi km dalla città: il Castello di Pedres e quello di Sa Paulazza, risalente al periodo bizantino.
Ad Olbia molto interessante è la basilica romanica di San Simplicio, patrono della città, costruita in granito agli inizi del XII secolo. Se capitate ad Olbia a metà maggio, non perdete la festa a lui dedicata. San Simplicio, si celebra il 15 maggio, ma i festeggiamenti, tra sacro e profano durano diversi giorni, nel corso dei quali si svolgono anche eventi culturali e sportivi, tra questo il WRC Rally d’Italia Sardegna, gara che rientra nelle corse per il Campionato del mondo rally.
Porto Rotondo
Da Olbia potete proseguire verso Porto Rotondo, per ammirare il teatro all’aperto in granito, nato da un’idea dell’artista Mario Ceroli, capace di ospitare ben 700 spettatori. Ovviamente imperdibile una passeggiata per le vie del centro e al porticciolo.
Porto Cervo
Da qui, ci si sposta a Porto Cervo, facendo però tappa a San Pantaleo, un paesino che evoca paesaggi dolomitici. Molto poco turistico e molto amata da artisti, giusto il tempo di una passeggiata e un caffè, per poi arrivare a Porto Cervo, per ammirare barche e yacht ormeggiati, ma anche per visitare la candida chiesa Stella Maris, progettata da Michele Busiri Vici.
Isola della Maddalena

Tra le cose da fare nei pressi di Olbia c’è anche la Maddalena e il suo arcipelago, da scoprire con una crociera di intera giornata nelle isole della Maddalena.
La Maddalena è famosa per essere stato il nascondiglio dell’ammiraglio Nelson, dopo la battaglia contro truppe di Napoleone e nella chiesa di Santa Maria Maddalena sono conservati i candelabri e il crocifisso in argento, dono dell’ammiraglio Nelson
Caprera e Tempio Pausania
A Caprera, non serve dirlo, da visitare la casa museo di Garibaldi e per finire Tempio Pausania con la stazione ferroviaria decorata da Giuseppe Biasi.