Opere trafugate in Italia, si lavora per la loro restituzione

Molto spesso si discute sulle opere d’arte trafugate che appartengono all’Italia. Questa mattina se ne è occupato anche il ministro dei beni e delle attività culturali, Alberto Bonisoli.

Sono due in particolare le opere sulle quali si è soffermato il Ministro nel corso della riunione odierna del comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali: l’atleta di Lisippo e il quadro il “vaso di fiori” di van Huysum. La prima si trova al Getty Museum, il secondo nelle mani di un privato.

Le due opere d’arte hanno avuto una storia molto diversa tra loro. Il “vaso di fiori” fu trafugato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale dalla Galleria degli Uffizi. Opera per la quale il direttore del museo fiorentino ha recentemente reclamato a gran voce la restituzione. L’Atleta di Lisippo invece è frutto di una vendita – e conseguente esportazione – illegale. Il bronzo fu rinvenuto casualmente da da un peschereccio italiano a largo di Fano. Era il 14 agosto 1964. L’opera lasciò poi clandestinamente il Paese e nel 1977 entrò a far parte delle collezioni del Getty Museum di Malibù che lo avevano acquistato per circa 4 milioni di dollari. Un acquisto fatto con leggerezza, ignorando il fatto che la provenienza fosse illecita. Lo scorso dicembre la Cassazione ha stabilito che la statua appartiene all’Italia.

Il bilancio della riunione straordinaria di oggi per il ministro è positiva “Oggi sono molto contento abbiamo portato  – ha detto il Ministro Bonisoli  – questo progetto di diplomazia culturale a un altro livello. Il primo concreto risultato è che abbiamo trovato un livello di dialogo molto attivo e anche molto collaborativo con altre amministrazioni dello Stato. Una prima occasione – ha proseguito il Ministro –  riguarda il “vaso di fiori” di van Huysum.

Noi daremo il quadro completo dal punto di vista normativo e giuridico ai nostri colleghi della Farnesina e poi saranno loro, assieme alle controparti della Repubblica Federale Tedesca a trovare una soluzione che dovrebbe arrivare in tempi abbastanza brevi. L’ultimo risultato è per la statua di Lisippo, che in questo momento si trova all’estero ma è stata esportata in modo improprio e, secondo la nostra legislazione, deve ritornare allo Stato italiano. Quello che oggi abbiamo deciso è che chiederemo  – ha concluso il ministro – ai musei italiani una mappatura e di segnalarci tutte le attività di collaborazione con il Getty in modo da avere il quadro completo e, in base a questo, poi decidere come ragionare su soluzioni che possono essere accettabili ad entrambe le parti” .

Per il “Vaso di Fiori” a rendere la vicenda più complicata il fatto che l’opera in questo momento sia nelle mani di un privato, in ogni caso il ministro Bonisoli è sembrato molto fiducioso su una conclusione favorevole e in tempi brevi della questione. Il ministro è molto ottimista ed è sicuro che entrambe le opere potranno tornare presto in Italia.

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