Suonate le trombe e scatenatevi nella samba perché è Carnevale e io sono pronta a portarvi a Rio de Janeiro con la ricetta dei papos de anjo, ovvero le parole d’angelo, un tipico dolce del carnevale carioca.

Il Carnevale di Rio
Il Carnevale di Rio non ha bisogno di presentazioni. Non solo è un carnevale famoso in tutto il mondo, ma è anche molto sentito dalla popolazione. Non è certo l’unico Carnevale del Brasile, ma è il più antico.

Tutto ha inizio a Parigi negli anni ‘30 del XIX secolo quando dalla città francese arrivò in Brasile l’abitudine di tenere feste mascherate e balli. Nel giro di qualche decennio si iniziarono a vedere lungo le strade persone che filavano suonando e ballando in costume. Il Carnevale di Rio stava iniziando a pendere forma coinvolgendo i vari quartieri della città, i blocos, che oggi rivestono un ruolo molto importante nel Carnevale.

La festa si svolge nel celebre sambodromo, con l’esibizione delle più importanti scuole di samba, ma non solo. Si festeggia in ogni bloco, feste che portano spesso alla chiusura delle strade più grandi per lasciare il posto ai festeggiamenti

Le parate più importanti si tengono nel proprio nel sambodromo, un appuntamento che vede le scuole di samba impegnate tutto l’anno nella preparazione del Carnevale, con parate che durano quattro notti, sfidandosi a tempo di musica per conquistare il titolo di vincitrice del Carnevale.
Il Carnevale di Rio ha anche un’eredità africana che può essere scoperto in particolare meglio in alcune strade seguendo uno dei free tour a tema che vengono organizzati in città tutto l’anno
Cosa si mangia in Brasile per il Carnevale
Il Carnevale è una festa che si svolge soprattutto in strada e allora, insieme a costumi, musica e sfilate è la festa dello street food, con tutta una serie di piatti da mangiare al volo in strada per non perdere tempo e non distrarsi dal Carnevale.
Tra i piatti salati le immancabili polpette di baccalà e quelle di pollo e poi la feijoada, uno dei piatti tipici del Brasile

Tra i tanti piatti, dolci e salati, oggi ho scelto di darvi una ricetta dolce, quella del papos de anjo, dei soffici dolcini a base di uova, buone e abbastanza facili da preparare, che poi vanno aromatizzate con uno sciroppo di zucchero. Dolci che, pare, siano il frutto della bravura delle suore portoghesi che, tra il XIV e il XV secolo, li inventarono nella cucina del convento. Quelle meravigliose cucine dei conventi portoghesi che ci hanno regalato delizie come questa e i celebri pasteis de nata!

Ricetta dei papos de anjo
Ingredienti
- 7 tuorli
- 1 albume
- 1 cucchiaio di maizena
- 1 cucchiaino di lievito
Ingredienti dello sciroppo
- 500 ml. di acqua
- 400 ml. di zucchero
- 1 limone biologico (buccia)
- 1 stecca di cannella
- 1 bicchierino di rum

Per prima cosa montate bene i tuorli con delle fruste. A parte montate l’albume a neve ben ferma e unitelo con delicatezza ai tuorli. Il risultato sarà una morbide mousse alla quale va aggiunto l’amido di mais e il lievito.
Questa ricetta richiede l’uso soprattutto di tuorli, con gli albumi potete preparare la Angel Cake o la crema catalana. Le dosi sono un po’ diverse, ma basta organizzarsi

Mescolate ancora poi versate tutto in stampini da muffin, precedentemente imburrati (ma attenzione non vanno riempiti completamente) e fate cuocere 20 minuti in forno preriscaldato a 170 gradi.
Papo de anjo, ricetta dello sciroppo

Nel frattempo preparate lo sciroppo facendo sciogliere nell’acqua bollente lo zucchero, la cannella, la buccia di un limone e il rum.

Una volta sfornati i dolcini toglieteli dallo stampo e praticate 4-5 forellini utilizzando i rebbi di una forchetta o uno stuzzicadenti. Immergete i papos nello scioroppo, poi scolateli e posizionateli su un vassoio.

E se sono a dieta?
Un consiglio per tutti coloro che seguono una dieta proteica coma la Dukan: i papos de anjo sono dei dolcetti molto buoni anche senza lo sciroppo e possono essere mangiati senza limitazioni da chi segue la Dukan classica o la Dukan 7 giorni. Sono solo uova con l’aggiunta di un tollerato minimo: appena un cucchiaino di maizena per l’intero composto.