Parco di Bracciano e Martignano, cosa fare e vedere

Oggi andiamo nel Parco di Bracciano e Martignano che vi consiglio per il periodo primaverile quando ci sono le fioriture, c’è un numero minore di visitatori e il clima – anche ad inizio stagione, nella fase di passaggio tra inverno e primavera – è comunque molto molto dolce, dono dell’effetto mitigatore sul clima che hanno tutti i laghi.

Lago di Bracciano

Dove si trova il Parco di Bracciano e Martignano

Per chi non è di Roma o del Lazio la prima cosa da fare è collocare il parco geograficamente: si trova una cinquantina di km a nord di Roma, a cavallo delle provincie di Roma e Viterbo. Il parco è stato istituito nel 1999 per preservare la ricchezza di un territorio di oltre 16.mila ettari sui quali ricadono 10 comuni: Bracciano, Anguillara e Trevignano che si affacciano sul lago. Poi nell’interno sono Bassano Romano, Campagnano di Roma, Manziana, Monterosi, Oriolo, Sutri e quello di Roma, con la località di Cesano (XV municipio).

Perché visitare il Parco di Bracciano e Martignano

Non sono solo i laghi di Bracciano e Martignano il motivo per visitare il parco, il cui territorio nasconde anche delle particolarità che lo rendono perfetto sia per una gita in giornata, sia per un soggiorno più lungo. Volendo ben si presta anche una vera e propria vacanza perché da fare e vedere c’è veramente tanto.

Intanto ci sono borghi, siti archeologici e aree naturali, per non parlare poi delle eccellenze gastronomiche.

C’era una volta un vulcano

Il parco sorge in un’area vulcanica. In tempi remoti, infatti, qui c’era il vulcano Sabatino e molti fenomeni vulcani sono ancora presenti. Niente lava e lapilli, ma acque termali e solfatare.

Parco di bracciano e martignano: caldeae di Manziana

Ecco, avete già capito che non c’è spazio per dire tutto, questo allora vuole essere solo un primo post al quale ne seguiranno altri di approfondimento. C’è anche da dire che non ho visitato tutto il territorio, quindi per parlare di alcune località sarà necessario fare qualche altro giro. Quindi per ora mi soffermo solo su alcuni aspetti, quelli che conosco meglio.

Una meta per tutte le stagioni

Il lago è visto soprattutto come meta balneare quindi estiva (c’è anche una spiaggia per cani a Riva di Polline), io però lo preferisco venire in bassa stagione, quando e meno affollato e può essere vissuto in modo migliore. Non parlo solo del lago, ma anche del restante territorio del parco.

Riva polline cani che fanno il bagno

Se in primavera la natura stupisce con le fioriture, i colori dell’autunno non sono da meno.

I suggerimenti che vi do qui di seguito sono in parte frutto di due blogtour, organizzati da Taste & Travel, in collaborazione con la Regione Lazio, ai quali sono stata invitata a partecipare e in parte di esperienze personali fatte nel tempo. D’altra parte parliamo di una zona molto interessante e molto vicino a Roma, che è la mia città. Felice poi di aver condiviso l’esperienza anche con Pina la Peppina, che sta imparando che Lazio è Eterna Scoperta

La storia del territorio attraverso i suoi musei

La preistoria

Questa zone era molto apprezzata in epoca romana, ma la presenza dell’uomo è molto più antica. Il territorio del lago di Bracciano è stato, infatti, abitato fin dall’epoca preistorica. Le acque del lago hanno nascosto e custodito per molto tempo i segni di questo passato, per la precisione i resti di un antico villaggio neolitico di sponda, considerato uno tra i più antichi dell’Europa Occidentale. Il sito si trova nel territorio di Anguillara ad appena 8 metri di profondità e distante dalla riva poche centinaia di metri e risale a qualcosa come circa 7-8 mila anni fa. Dello stesso periodo anche le due piroghe preistoriche, rinvenuta in questa zona, una delle quali è conservata a Roma al Museo delle Civiltà (collezione Pigorini), e una seconda al Museo Neolitico di Anguillara, ma attualmente non visitabile.

Gli Etruschi

Poi arrivarono gli etruschi che hanno lasciato altri segni della loro presenza. A questo proposito consiglio una visita al museo di Trevignano, ospitato nel Palazzo comunale. Qui il visitatore trova interessanti reperti archeologici provenienti dalle necropoli etrusche e romane rinvenute nel territorio di Trevignano. Di particolare interesse il ricco corredo funebre dalla tomba dei Flabelli (650-630 a.C.), giunto pressoché intatto e quello della tomba Annesi Piacentini.

Dagli Etruschi al ‘900

Museo di bracciano

Anche Bracciano ha il suo museo situato al piano terra di un antico convento agostiniano. Si tratta di un piccolo, ma interessante museo. La collezione del museo va dall’età etrusca fino al secolo scorso. Recentemente si è arricchito grazie ad una donazione da parte della famiglia Panunzi, in parte ancora in fase di catalogazione.

Il ‘900 e il volo

Veduta aerea museo vigna di valle

Ci sarebbe anche un quarto museo, cioè quello di Vigna di Valle. Dico ci sarebbe perché attualmente quello che è il museo storico dell’Aeronautica Militare, ospitato nel più antico Idroscalo d’Italia, è chiuso per ristrutturazione, ma riaprirà nel 2023 con una nuova veste in occasione dei Cento anni dell’Aeronautica Militare. Nei suoi quattro padiglioni ospita circa 80 velivoli e numerosi cimeli. Un viaggio nella storia dell’aeronautica dai tempi dei primi pionieri fino ai giorni nostri.

museo vigna di valle

Cultura contadina tra ‘800 e ‘900

Ultimo museo che segnalo è quello della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori” di Anguillara. Lo segnalo sulla fiducia, perché mi hanno detto essere molto interessante, ma non l’ho ancora visitato. Quello che vi posso dire è che l’ingresso è gratuito e che racconta il volto agricolo del territorio.

Di borgo in borgo

Bracciano

Come premessa vi dico che tutti i borghi meritano di essere visitati per scoprire, passo dopo passo, le loro vie, piazze ed edifici che hanno molto da raccontare. Borghi tutti da fotografare, da vivere all’insegna di una visita slow, dimenticando lo stress cittadino.

Bracciano

scorcio idi bracciano

Tra le cose da vedere assolutamente a Bracciano c’è il Castello Odescalchi, costruito a partire dalla seconda metà del Quattrocento e considerato una delle più belle Dimore feudali dell’intera Europa. Il castello, appartenuto prima gli Orsini e poi agli Odescalchi, alla cui famiglia appartiene ancora oggi.

Castello odescalchi bracciano

Il castello è diventato famoso in tutto il mondo con il matrimonio tra Tom Cruise e Katie Holmes (nel 2006), un matrimonio che pare sia costato qualcosa come due milioni e mezzo di dollari, tra affitto del Castello e tutto quello che ruotato attorno all’evento. Si sa, i matrimonio costano e quello di una stella Hollywoodiana certo non è fatto in economia. Stessa location nel 1998 per il matrimonio tra Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker.

Gossip a parte, la visita al castello consente alcune stanze aperte al pubblico, che vantano affreschi importanti e arredi originali. La sala che mi è piaciuta di più è stata quella dove sono esposte le antiche armi, comprese alcune interessanti, una delle quali a cavallo.

Anguillara Sabazia

Anguillara

Oltre ai musei di cui vi ho già parlato, ci sono da vedere anche degli edifici religiosi come la Chiesa di San Biagio, che risale alla metà del Settecento e la più antica Collegiata di Santa Maria Assunta (completamente restaurata nel ‘700), che risale al ‘500, ma pare sia stata edificata sui resti di preesistenti strutture romane.

mura romane

Ad un antico passato romano la città deve il suo nome, che non deriva dalle anguille, ma da una villa “angularia”, cioè ad angolo. Resti di questo passato che possiamo trovare anche passeggiando tra le vie del centro storico nel vicolo della Grondarella, dove ci sono i resti di un muro in opus reticolatum, un tempo erroneamente identificata con la famosa villa angularia. Interessanti anche i resti dei silos interrati di piazza Magnante di epoca medievale, rinvenuti casualmente in occasioni di lavori di sistemazione della piazza.

Ufficio sindaco di anguillara

Una delle cose più belle da vedere ad Angulliare si trova all’interno del Palazzo Baronale, attuale sede del Comune. Si tratta di una serie di affreschi che decorano gli spazi oggi occupati dall’ufficio del Sindaco e dalla sala del Consiglio Comunale. Capirete quindi che non sono normalmente aperti al pubblico, per la visita occorre informarsi presso l’ufficio turistico per vedere eventuali disponibilità.

A proposito di Anguillara c’è una particolarità interessante, qui in località La marmotta c’è l’acquedotto che garantisce parte dell’approvvigionamento idrico di Roma, questo mi fa capire la qualità delle acque di questo lago.

Laboratorio di vetro soffiato anguillara

Ad Anguillara poi vi segnalo anche la bottega di un’artista del vetro: Anne Bodammer, tedesca ma stabilitasi qui da anni, lavora il vetro realizzando veri e propri gioielli. Il suo atelier è un vero e proprio giardino segreto nel cuore del centro storico di Anguillara.

Trevignano

Trevignano vista

A Trevignano vi consiglio la visita alla chiesa Cinquecentesca di Madonna Assunta in Cielo, questo sia per gli importanti affreschi presenti al suo interno, sia per il magnifico panorama che si gode da qui, essendo la chiesa posizionata nella parte più alta del centro storico.

A proposito di panorama non perdete di salire alla Rocca. Qui non solo potrete godere di una bellissima vista sul lago, anche avere un colpo d’occhio sulla trasparenza delle sue acque.

Museo della bicicletta di trevignano

A tutti gli appassionati di bicicletta segnano inoltre che a Trevignano –  via Giuseppe Garibaldi 127 – c’è la “Biblioteca della Bicicletta”, la prima del suo genere non solo in Italia, in Europa.

Manziana

caldara manziana

Visto che stiamo parlando di un parco, oltre che i laghi di Bracciano e Martignano ci sono altre aree naturali di grande interesse da vedere. Una di queste si trova a Manziana, è Il monumento naturale della Caldara di Manziana. Qui abbiamo i segni dell’attività – ancora presente – del vulcano: sono le emissioni sulfuree che danno vita ad un paesaggio quasi dantesco. Già gli etruschi avevano ipotizzato qui una sorta di collegamento fra mondo dei morti e quello dei vivi. Altra ricchezza naturale di Manziana è a e lo straordinario bosco di Betulle.

betulle lazio

Non serve essere botanici per sapere che siamo nel Lazio e che qui le Betulle non dovrebbero esserci: Allora perché un bosco di betulle? C’è chi ha ipotizzato che sia state piantate dall’uomo, ma questa teoria è poco credibile, molto più attendibile quella che ne giustifica la presenza come relitto glaciale, un bosco quindi che è una sorta di superstite dell’era glaciale.

Monterano

Acquedotto di monterano

Poco lontano da Manziana c’è una città fantasma, che è anche una star cinematografica. Si tratta di Monterano. Tra le cose che si possono ammirare qui ci sono la chiesa di San Biagio, progettata dal Bernini, al cui interno cresce un fico centenario.

Chiesa di san biagio monterano

La chiesa è quella che abbiamo visto anche nel film Il Marchese del Grillo, nella scena in cui Alberto Sordi incontra Flavio Bucci che interpretava il prete pazzo. Ma questo è solo uno dei tanti film, italiani e stranieri, che hanno scelto la città morta di Monterano come location, ce n’è anche uno a me molto caro: Ladyhawke. E anche il giorno della nostra recente visita, come vedete dalla foto qui sopra, stavano girando un film, anzi una soap americana.

Allontanandosi dall’antico abitato è possibile scendere verso il fiume oppure raggiungere la solfatara di Monterano.

Oriolo Romano

Oriolo romano

La storia di Oriolo romano si differenzia da quelle di tutte le altre località della zona. Le sue origini infatti sono molto singolari. Fu fondato nel 1560 da Giorgio Santacroce come città ideale, edificata quindi seguendo un preciso piano urbanistico fatto di case Allineate strade larghe e dritte e pianeggianti e piatte spaziose.

Municipio di Oriolo - palazzo altieri

Le cose da vedere c’è Palazzo Altieri con le sale riccamente arredate e affrescate ma anche il bel parco aperto liberamente al pubblico.

Faggeta vetusta di oriolo

Pochi distante dall’abitato c’è il parco della Mola, con i resti dell’Antico Mulino e poi la bellissima faggeta vetusta, luogo ideale per un piacevole trekking all’ombra degli antichi faggi seguendo un percorso ad anello che porta fino in cima al monte per poi .

Sutri

E poi c’è Sutri (VT), da poco entrato nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia, notizia che mi fa molto piacere perché Sutri è uno dei miei borghi preferiti, senza togliere nulla agli altri. A Sutri sono molto legata, qui vengo molto spesso. Quando vado o torno da Viterbo Sutri è una tappa, più o meno lunga, quasi obbligata.

sutri

Qui da vedere c’è un bellissimo anfiteatro e uno splendido Mitreo. La città ha anche tutta una serie di grotte scavate nel tufo che – e qui cambio un attimo stagione – a dicembre ospita il presepe vivente. Evento che ancora non ho avuto occasione di vedere direttamente, ma conoscendo molto bene il posto immagino già che sia qualcosa di veramente straordinario. Tornando alla primavera vi consiglio anche una visita ai giardini Villa Savorelli (XV sec), una delle Dimore storiche del Lazio.

Attività outdoor

L’intero territorio del parco di Bracciano e Martignano ben si presta alle attività sportive outdoor. I laghi invitano agli sport acquatici, a proposito, lo sapete che i primi campionati assoluti di nuoto si svolsero proprio nelle acque del lago di Bracciano? Era il 1898 e si svolsero ad Anguillare Sabazia.

area windsurf lago di bracciano

Il lago di Bracciano è anche il posto ideale per imparare ad andare windsurf, il vento non manca e le acque tranquille del lago favoriscono la presa di confidenza con la tavola. Io ho fatto la mia prima lezione, però a terra, e non vedo l’ora di provare in acqua. Non solo windsurf, ma anche vela, kitesurf, canoa, sup e dragon boat. Niente sci nautico o motoscafi, perché a Bracciano non è consentita la navigazione a motore.

a cavallo a Bassano romano

Lasciamo le acque dei laghi e scendiamo a terra per fare piacevoli trekking, ma anche escursione in bicicletta e a cavallo. A questo proposito mi ricordo una bellissima escursione che ho fatto, qualche anno fa, nei boschi vicino Bassano Romano, dove, per la prima volta, sono andata al galoppo. Una scelta non mia, ma della Cavallina che montavo, però me la sono cavata alla grande.

Come arrivare al Parco di Bracciano e Martignano

Visto che si parla di un territorio molto vasto, il modo migliore per arrivare da Roma è l’auto, nella maggior parte dei casi lungo la via Cassia. Ma questo solo se si ha in mente di fare un giro più ampio del parco di Bracciano e Martignano. Se la vostra meta è concentrata ai centri abitati di Bracciano e Anguillara, allora lasciate l’auto a casa e scegliete il treno.

anguillara antica

Entrambe le stazioni sono collegate direttamente a Roma dal treno regionale, questo consente di risparmiare sia soldi che tempo. Il biglietto costa poco più di 2 euro e il viaggio va dai 30 ai 45 minuti. Due parametri che cambia a seconda della stazione che si sceglie. Il tragitto più veloce, ed economico, è quello con partenza dalla stazione di Valle Aurelia, in coincidenza con la metro A, ma si può partire anche da altre stazioni romani (in questo caso però serve più tempo e il biglietto costa qualcosa in più).

Altro aspetto da non trascurare è il fatto che trattandosi di treni regionali, potete tranquillamente trasportare la vostra bicicletta, da utilizzare poi esplorare al meglio non solo la zona vicino al lago, ma anche una parte più vasta del territorio del Parco di Bracciamo e Martignano.

Cosa mangiare nel Parco di Bracciano e Martignano

mangiare al 'parco di bracciano e martignano

L’occasione per una semplice visita in giornata nella zona del parco di Bracciano e Martignano può essere legata anche ad un discorso enogastronomico. Qui si mangia molto bene e sulle rive del Lago di Bracciano ci sono molti ristoranti che offrono un menù a km 0, soprattutto a base di pesce lacustre e non solo. A Bracciano, ad esempio, c’è anche un antico forno che produce una porchetta artigianale che viene poi servita alla La Fraschetta la Moretta.

porchetta di bracciano

Lo stesso vale per gli ortaggi, molti menù dei ristoranti sono legati alle produzioni stagionali, quindi si mangiano i prodotti che la campagna produce in quel momento ed è questo che nella maggior parte dei casi va ad influenzare i menù.

KM zero anche per i formaggi, il più famoso è il Caciofiore di Columella, prodotto con latte di pecora crudo e caglio vegetale estratto dal cardo selvatico, formaggio che richiede una stagionatura che va dai 30 a 90 giorni.

Il Caciofiore di Columella si può considerare una sorta di “antenato” del Pecorino romano, il nome è legato a Lucio Giunio Moderato Columella che ne parla nel suo trattato “De Rustica” del 50 dC. Quindi tanta storia non solo nel territorio, ma anche a tavola. Formaggio che in particolare io ho assaggiato al Azienda Agricola Acquaranda di Trevigano.

Se poi, come me, siete appassionati di birra vi segnalo “Il Birraio” a Bracciano in piazza Mazzini che propone delle degustazioni di birre artigianali locali.

Tra sport e tradizione

In passato ho sempre fatto tour a nel parco di Bracciano e Martignano erano spesso legati ad aspetti naturalistici, i miei due hanno invece privilegiato due tematiche diverse: dal significativo “Antichi Mestieri” il primo e “Multisport” il secondo, ma siamo in un parco e l’aspetto naturalistico è stato comunque presente.

Antichi mestieri

arti e mestieri esperienze nel parco di bracciano e martignano

Il primo tour era declinato sulla tematica “antichi mestieri”, abbiamo così avuto occasione di incontrare alcuni artigiani di Bracciano, Trevignano e Anguillara e metterci in gioco. Insomma provare e il bilancio anche in questo caso è stato molto positivo. Ho provato a lavorare al telaio, a fare la doratura – con foglia di argento – di una cornice e a lavorare il vetro, anzi a questo proposito mi sono portata a casa una perla in vetro fatta da me. Ecco il mio capolavoro un bel ricordo di questa esperienza.

vetro soffiato

Ora devo trovare come collocarla su una collana, perché è venuta sì un po’ stortignaccola, però mi piace molto lo stesso.

Multisport

trekking nel parco di bracciano e martignano

Con il tour Multisport sono stata impegnata a fare trekking a Monterano e nella faggeta di Oriolo e una prima lezione di windsurf molto particolare. Intanto all’asciutto, per entrare in acqua c’è tempo, prima bisogna familiarizzare con il vento e farlo con un ostacolo in meno (equilibrio in acqua) per essere la prima volta aiuta. D’altra parte si sa, prima di imparare a correre si impara a gattonare e a camminare, anzi prima viene lo stare in piedi senza cadere.

prove di windsurf al lago di  bracciano

La lezione è stata introdotta da un incontro con la psicologa Ariadne Rossetti che ci ha fatto riflettere su molti aspetti leganti anche alle paure e alle aspettative questo perché l’attività aveva come obiettivo quello di sperimentare in modo pratico la relazione tra l’equilibrio fisico e quello interiore su una tavola da windsurf, acquisendo la consapevolezza delle proprie azioni.

wrt experienze al lago di bracciano

La mia paura principale era quella di entrare in acqua a marzo, insomma di bagnarmi ed avere freddo. Eppure, vi assicuro, che alla fine ero stra-carica ed ero pronta a fare la prova in acqua. Ho anche provato a sentire la temperatura, devo dire che per essere marzo non era affatto fredda.

Paura superata, al punto che ci sono rimasta male che per la prova in acqua bisognerà attendere ancora un po’. Ma io sono pronta e vi racconterò tutto qui.

Post realizzato in collaborazione con Taste&Travel che ringrazio per l’accoglienza

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