Quest’anno ho un motivo in più per fare un viaggio in Perù, una meta che è già ai primi posti della lista dei viaggi da fare.
Che poi vedere Machu Pichu è anche una delle mie #100cosedafareprimadimorire. Però sto andando fuori tema perché volevo parlare di altro.
Il Paese, padre della cultura Inca, ha tanto da offrire anche per la sua straordinaria natura contraddistinta da una grande biodiversità.
La novità 2018 del Perù è l’istituzione del Parco Nazionale Yaguas, situato in una delle aree con la più alta biodiversità al mondo.
Il Parco Nazionale Yaguas, situato nella Regione di Loreto, comprende, infatti, la parte peruviana dell’Amazzonia. E già questo da solo vi fa capire la sua importanza, pensate che è stato calcolato che il nuovo Parque Nacional Yaguas eviterà nei prossimi 20 anni le emissioni in atmosfera di circa 1,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
La creazione di questa nuova area protetta è importantissimo per contribuire in modo concreto alla conservazione di grandi spazi del territorio amazzonico. Si tutela in questo modo l’ambiente, ma soprattutto si assicura il mantenimento delle risorse naturali a beneficio delle popolazioni locali e delle comunità native.
Questa nuova area protetta rappresenta un’opportunità, sempre più rara, di preservare un vasto e intatto bacino amazzonico.
Si tratta di uno spazio eccezionale perché proteggerà ecosistemi, specie e popolazioni molto diverse da quelle che vivono in altri parchi nazionali peruviani.
Diamo qualche numero
Il Parco di Yaguas Il parco ha la più grande concentrazione di specie d’acqua dolce, piante, mammiferi e uccelli dell’intero Perù e si estende su quasi 8.690 Km2. Nel suo territorio ospita
- 3.000 specie di piante
- 500 specie di uccelli
- 160 mammiferi, compreso il tapiro Sachavaca, animale a rischio estinzione.

foto di Flor Ruiz
Il parco è tutto questo, ma anche molto di più. Tra le sue funzioni anche quella di diventare il cuore di un insieme di aree di conservazione del Perù e rafforzare in questo modo anche i controlli su tutte quelle attività illecite, dall’estrazione mineraria al disboscamento illegale, che possono mettere a grave rischio questo ecosistema.