Playa del Este, il mare di Cuba a due passi da L’Avana

Playa del Este,  la spiaggia de L’Avana

25/26 luglio 2010

Il mio viaggio a Cuba è iniziate la sera del 25 luglio, dopo un lungo volo economico che dall’Italia ci ha portato a L’Avana via Madrid. Abbiamo viaggiato con un volo Air Europa/Alitalia.

Stanchi per il lungo volo abbiamo mangiato qualcosa in un locale vicino al Floridita e poi siamo andati a dormire, stanchi e provati dal jet leg.

La data di inizio del viaggio è importante, perché la mattina dopo, il 26 luglio, a Cuba è festa nazionale e a l’Havana è tutto chiuso. Il clou della festa è a Santiago, ma noi eravamo troppo lontani.
Che fare? La cosa più saggia è stata quella di regalarci una mezza giornata di sole e mare caraibico. Quindi destinazione Playa del Est, ad una ventina di chilometri scarsi dalla città. Un modo perfetto e rilassante per iniziare il nostro lungo viaggio a Cuba e al tempo stesso riprenderci dalla fatica del lungo viaggio.

La mattinata in spiaggia si è rivelata un’ottima scelta. Nei 9 km di litorale di Playa del Est, si susseguono varie spiagge, ognuna con le sue caratteristiche e di conseguenza con un’utenza specifica.
Per i patiti delle immersioni la scelta è quella di Tararà. Le coppie omosessuali prediligono invece quella di Boca Ciega,
i bagnanti meno esigenti e più spartani scelgono Guanabo, la più rustica di tutte e quella dove si trovano le casas particulares più economiche.
Noi abbiamo deciso di fermarci a Santa Maria del Mar, una delle zone più animate e frequentate dagli stranieri. 
 
La zona di Playa del Este anche se così vicina alla capitale, non è ancora sviluppata turisticamente come mete più note, ma forse anche per questo mantiene una sua genuinità, insomma l’atmosfera cubana è garantita. Playa del Este è perfetta per chi si ferma qui come tappa di un viaggio alla scoperta dell’isola e delle sue tradizioni più autentiche.

La spiaggia è attrezzata, per chi lo desidera ci sono lettini, ombrelloni, ristorante… appena arrivati arrivati siamo stati “assaliti” da un tipo che voleva a tutti i costi convincerci a pranzare al suo locale, in cambio ci dava l’ombrellone gratis!
 
Noi invece abbiamo optato per la spiaggia libera. Era il nostro primo giorno a Cuba e non volevamo stare troppo al sole… Quanto al pranzo, non avevamo voglia di fermarci in un ristorante.
 

Bella spiaggia, ma presto avremmo visto alcune delle spiagge più belle di Cuba: come Cayo Jutias e i Jardines del Rey .

Lasciata la spiaggia ci siamo spostati a Coijmar, solo una tappa per dare un’occhiata al paesino dove dove, fino a non molto tempo .fa, viveva il pescatore che per Hemingway fu fonte di ispirazione per il personaggio de “Il Vecchio e il Mare”.

 
Doveva essere una breve tappa, in fondo non c’è molto da vedere, ma la vista di un piatto di riso con fagioli e gamberi ci ha fatto cambiare idea sul pranzo.
 
Un localino molto semplice, pochi i piatti a disposizione, niente acqua nel menù, ma in compenso era possibile acquistare sigari, sigarette e preservativi!!
Alla fine il conto, in moneta nazionale, è stato l’equivalente di appena un paio di euro a testa.

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