Proceno è un borgo del Lazio in provincia di Viterbo, situato in un luogo strategico. Si trova adagiato su una collina, ad un altitudine di 418 metri, al confine tra Lazio e Toscana, lungo la via Francigena.

Si tratta di un borgo medievale con tanto di antico palazzo nobiliare del ‘500 – Palazzo Sforza – oggi incluso nella rete delle Dimore Storiche del Lazio, e un bel castello, con un’alta Torre dalla quale ammirare un paesaggio a 360 gradi sulla Val di Paglia, che si allarga fino a toccare Radicofani, il monte Cetona e il Monte Amiata. E non mancano neppure le eccellenze enogastronomiche.

Proceno dallo spopolamento alla rigenerazione
Borgo, medievale, castello, palazzo, ottimo cibo, via Francigena… eppure Proceno, come tanti altri borghi, ho dovuto fare i conti con lo spopolamento. Negli anni ’30 era un borgo vivo, con circa 2 mila abitanti, ma con il tempo il numero è calato drasticamente fino ad arrivare ad 522 anime, con tutto ciò che questo comporta.

Si va infatti dall’invecchiamento della popolazione invecchiamento alla perdita di tutta una serie di attività economiche, imprenditoriali e commerciali, importanti non solo per i cittadini, ma anche dei turisti. A Proceno però non si arrendono e sono pronti a rilanciare il loro borgo e farne meta turistica pensata soprattutto per gli amanti del turismo slow e per i pellegrini in cammino lungo la via Francigena.
Proceno, borgo di rigenerazione
Il progetto è Proceno, borgo di rigenerazione, che si è aggiudicato poco più di un milione e mezzo di euro grazie al bando dei borghi promosso dal Ministero della Cultura che rientra nel PNNR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Fondi che verranno impiegati per il rilancio del borgo grazie anche ad una serie di partner importanti del calibro di CoopCulture, Sapienza Università di Roma, Università della Tuscia di Viterbo, Comunità Montana Alta Tuscia Laziale, Associazione Europea delle Vie Francigene, Castello di Proceno, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Cooperativa Agricola Alta Tuscia Soc. Coop. a r.l. e con loro anche il Comune di Acquapendente, che anch’esso è si è aggiudicato il bando e – oltre a lavorare su un suo progetto – collaborerà anche con Proceno perché in questi case fare rete è molto importante perché, come dice anche il proverbio, l‘unione fa la forza.
I punti di forza del progetto
I punti di forza di questo progetto sono la formazione, non a caso tra i partner ci sono due Università, la via Francigena, le eccellenze gastronomiche e soprattutto il pieno coinvolgimento dei cittadini, che saranno i veri protagonisti di questa trasformazione.
La via Francigena

Proceno, per la sua posizione geografica, rappresenta un po’ la porta del Lazio della via Francigena e questo, soprattutto in vista del Giubileo del 2025, significa anche una grande attrattiva per tutti questi turisti e pellegrini amanti dei cammini e più in generale del turismo lento. Anche senza aspettare il Giubileo, sono già molti i turisti che scoprono Proceno proprio seguendo il cammino della via Francigena, un numero già importanti fino al 2019, ma che nel periodo post Covid è andato crescendo seguendo il trend del periodo più legato ai piccoli centri, al turismo lento e all’aria aperta.

In crescita non solo chi passa a Proceno, ma anche chi sceglie di trascorrervi almeno una notte. Grazie al progetto Proceno Borgo di Rigenerazione questo numero può ancora aumentare ed essere incoraggiato con l’incremento dei posti letto. Linea seguita anche dal progetto che, tra le varie strategie in programma, ha anche la creazione di un ostello che può trasformare Proceno in una tappa intermedia prima di entrare in Toscana e raggiungere Radicofani.
La formazione

A Proceno verranno organizzati dei corsi che trasformeranno il borgo in un polo di eccellenza formativa, tutto questo grazie alla collaborazione con Sapienza Università di Roma, Università della Tuscia di Viterbo e NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, che porteranno qui gli studenti che saranno impegnati a studiare, ricercare e sperimentare processi rigenerativi che il “tessuto minore” italiano, e dell’intero Mediterraneo, stanno affrontando per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo.
La presenza degli studenti residenti porterà a Proceno anche tutta una serie di attività ludico – ricreative importanti non solo per i giovani, ma anche per i visitatori. Attività che coinvolgeranno anche gli abitanti e andranno a creare nuovi posti di lavoro, primi fra tutti quelli destinati all’accoglienza.
Si parla anche della creazione di un infopoint, la creazione di un museo che, partendo dall’attuale esposizione di cultura contadina, vada a raccontare, anche con l’utilizzo della nuove tecnologie, la storia millenaria di questo borgo che secondo la tradizione sarebbe stato fondato dal re etrusco Porsenna. Un borgo vivo, capace di attrarre turismo punta anche sull’organizzazione di eventi.
Le eccellenze gastronomiche
Il turista, si sa, vuole anche mangiare bene e soprattutto è alla ricerca di prodotti tipici a chilometro zero. Quello che trova a Proceno è l’Aglio Rosso di Proceno DE.C.O. (DEnominazione Comunale d’Origine), ingrediente privilegiato di uno dei condimenti tipici imperdibili nella zona, l’aglione.

Una varietà molto apprezzata fin dai tempi degli Etruschi, sia per il suo sapore delicato, sia per le sue proprietà terapeutiche.
Inutile dire che l’aglio rosso di Proceno è utilizzato per la preparazione di diversi piatti e un buon momento per scoprirli è quello di partecipare alla sagra che in programma il prossimo 12 agosto.

Altre eccellenze del territorio sono la produzioni di grani antichi, dello zafferano, l’olio extravergine d’oliva, le patate dell’ Alto Viterbese IGP e, non ultimo, il tartufo bianco.
E non finisce qui…

Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale è stato sottolineato come l’ambizioso obiettivo di Proceno è quello di aumentare, entro i prossimi 5 anni, i flussi turistici di qualcosa come il 200%, numero che non rappresenta il traguardo finale, ma solo una tappa per un progetto destinato a crescere, ad autofinanziarsi per proseguire nel tempo in quelle che saranno le fasi successive.