Nei giorni scorsi nel corso della terza edizione del workshop “Puglia a Way of life” – presso la sede della Stampa Estera – sono stati presentati i punti di forza della regione, che in questi ultimi anni ha visto una crescita costante dal punto di vista turistico, grazie anche al modello di sviluppo sostenibile e dell’offerta culturale.

Una regione che ha scelto di puntare su tutte le sue risorse, ma soprattutto di farlo in modo sostenibile. Pensiamo a quello che è l’aspetto mare, una delle principali attrattive turistiche.

In questo campo vede la regione impegnata – come ha spiegato l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci- per “una crescita blu sostenibile” il che si traduce non solo in un “supporto e incentivi all’innovazione e agli investimenti da parte delle aziende che operano nel settore dell’economia blu” ma anche all’adozione di “misure per garantire la conservazione e la protezione delle aree costiere e delle risorse marine”.

Mare, ma anche cultura. Per chi vive in grandi città come Roma o Milano è abituato a mostre importanti, capaci di portare un enorme numero di visitatori e, forse, pensa che queste siano quasi impossibili da realizzare in piccoli centri.
In Puglia questo non accade, come dimostra il comune di Mesagne (BR), poco più di 25 mila abitanti che ha avuto il coraggio, ampiamente ripagato dai risultati, di organizzare mostre di caratura internazionale, come dimostra la mostra “Caravaggio e il suo tempo – Tra naturalismo e classicismo” che verrà aperta al pubblico tra pochi giorni al Castello di Mesagne e visitabile dal 16 luglio all’8 dicembre 2023. Una mostra che non rappresenta un episodio isolato, ma inserita in un programma cultura di grande spessore, iniziato qualche anno fa e che vede in cantiere già la prossima grande mostra del 2024.
Tra gli esempi virtuosi che sono stati portati come esempio c’è anche quello di Accadia (Foggia), un altro piccolo centro centro dei Monti Dauni che, grazie ad un finanziamento di 20 milioni di euro dal PNRR, ha parlato di un progetto per la riqualificazione del rione medievale di Fossi
Che la regione Puglia sia una meta molto ambita, soprattutto in questo periodo, l’ho notato anche io nei giorni scorsi quando ho pubblicato un post su “viaggiare in puglia On the road” che fin dal primo giorno ha avuto migliaia di visualizzazioni.

Quello che però mi ha sorpreso è stato scoprire, dalle parole dell’ambasciatore d’Italia in India, Vincenzo De Luca, quanto il nostro Paese – e in particolare la Puglia – sia una meta molto apprezzata dagli indiani, come dimostrano gli oltre 130.000 visti solo rilasciati solo nel 2019. Interessante anche altri aspetti, intanto il periodo che è concentrato soprattutto nel periodo aprile-giugno e poi il fatto che la regione preferita pare essere proprio la Puglia, meta ideale non solo per viaggi di gruppo, ma anche per matrimoni.
Nel suo intervento nel corso di Puglia a Way of life Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo della Regione Puglia ha sottolineato come il 14% del Pil regionale si determinato proprio dai comparti cultura e turismo e di come tutto questo si “dovuto ad una continuità delle politiche di investimento nel turismo che si attua da 15 anni. .
La Puglia si sta inoltre preparando alla grande al prossimo importante appuntamento internazionale in programma nel giugno del prossimo anno quando ospiterà i lavori del G7, un’occasione che Giovanni Lo Storto, direttore generale dell’Università LUISS Guido Carli, ha definito come “una occasione irripetibile, e da non perdere, per dispiegare il nostro potenziale, estendere la nostra capacità di relazioni internazionali, e ampliare la percezione del nostro valore in tutto il mondo. Proiettiamoci allora, a partire da oggi, con senso della connessione, con semplicità e coraggio, in un sistema di relazioni nuovo tra Oriente e Occidente, di cui la Puglia può essere uno snodo fondamentale”. E noi aspettiamo il prossimo anno anche per la nuova edizione di Puglia a Way of life.