Punto di partenza… San Francisco

giro del mondo
1 agosto 2005
Allora… avevo promesso di parlare del mio viaggio negli Stati Uniti… il punto di partenza è stato San Francisco, ma prima di arrivare abbiamo dovuto affrontare alcune peripezie.

Il nostro articolato piano di voli prevedeva di arrivare a Venezia, quindi a New York e finalmente a San Francisco.
Prima tappa, primo problema. Due persone, provenienti da Malpensa… sono rimaste a Venezia. Tutta colpa dell’Alitalia che gli ha fatto arrivare i bagagli a Venezia invece che alla meta finale. I due malcapitati hanno dovuto quindi recuperare le valigie, questo gli ha comportato l’obbligo di rifare il chek in, quindi l’impossibilità di prendere l’aereo. Ai due però non è andata poi così male. Sono arrivati a San Francisco prima di noi, con un volo via Francoforte e posto in prima classe. Certo una volta a destinazione hanno scoperto che una valigia era rimasta in Germania, ma è niente in confronto a quello che è capitato a noi.

Sul nostro volo viaggiava un giovane americano, un colosso  che durante il volo non ha fatto altro che bere whisky. Era il 2005 e non c’erano le restrizioni di oggi sui liquidi a bordo. I viaggio tra Venezia e New York e lungo e bicchierino dopo bicchierino il tipo era decisamente brillo.

Ubriaco allegro? No, molto peggio. Ubriaco molesto.
Per tenerlo a bada è dovuto uscire dall’incognito il poliziotto che viaggiava a bordo del nostro volo.Tutto ciò è successo a metà del viaggio, quando cioè sotto di noi c’era solo una grande, grandissima distesa di acqua salata. Effettivamente non c’era molto da fare. Buttarlo ai pesci sarebbe stato troppo.

Il comandante però non si sentiva sicuro ad atterrare a NY con il poliziotto impegnato con l’ubriacone. Dopo l’11 settembre si può pensare di tutto. Anche che l’energumeno alcolizzato fosse un diversivo per qualcosa. Che fare allora?

La scelta è stata quella di lasciarlo prima di arrivare a NY, anzi prima di arrivare negli USA. Così abbiamo fatto una tappa forzata in Canada, in una località chiamata Goose Bay. A un kilometro dal nulla!

Qui il tipo è stato sbarcato a forza, praticamente lo hanno buttato fuori! Dall’aereo abbiamo sentito il tonfo. Ad aspettarlo c’era un’autoambulanza.

Lasciare lui non era abbastanza. Il volo non poteva ripartire con i suoi bagagli nella stiva! E così hanno dovuto svuotare la stiva, bagaglio dopo bagaglio. Finamelemente, quando energumeno e bagagli erano in terra canadese, il nostro volo è ripartito. Il comandante si è scusato per l’inconveniente e siamo ripartiti subito… nessun ulteriore rallentamento: eravamo l’unico aereo presente in tutto l’aeroporto!

Finalmente NY in ritardo abissale. Prima di atterrare ci avevano assicurato che la compagnia era conoscenza che molti avevano delle coincidenze sa prendere e che sarebbero stati assistiti… niente di tutto ciò. Siamo stati lasciati allo sbaraglio e viste le pratiche complicate negli USA anche per i passeggeri in transito. 11 persone del nostro gruppo sono rimaste a NY, con la promessa che sarebbero stati imbarcati sul primo volo del mattino per San Francisco.

Insomma, avevamo 15 letti prenotati e pagati a San Francisco ma siamo arrivate solo in due. Io e un’altra ragazza che non avendo trovato posto sul volo degli altri, avevao il biglietto per quello in partenza due ore dopo.

E i due persi a Venezia non erano già arrivati, forse vi starete chiedendo? Si erano arrivati, ma visto che non avevano letto quello che io gli avevo scritto, non sapevano l’indirizzo dell’albergo!

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