La Medina con le sue vie bianche e blu, la villa di Dar Sebastian, la marina e la zona archeologica di Pupput, alcune delle cose imperdibili di Hammamet.

Certamente non si viene in Tunisia per visitare il sito archeologico di Pupput, quel tocco di cultura e archeologia in vacanza arriva in genere da siti più importanti e prestigiosi come Cartagine o El Jem. Anche io a dire il vero nei miei due precedenti viaggi lo avevo saltato. Lacuna rimediata con il terzo viaggio.
Dove si trova Pupput?
Anche se piccolo è un sito archeologico piuttosto interessante, Pupput è una meta culturale quasi obbligata per chi è in visita ad Hammamet, dal cui centro dista appena 3 Km.
In un viaggio, non importa ove, avrebbe bisogno di tempo da dedicare ai segni che il passato ha lasciato in quel Paese. Il passato va letto come si leggerebbe un libro perché ha tanto da raccontare.
Perché visitare Pupput
Pupput racconta il passato di Hammamet, ma, al tempo stesso, racconta anche il presente.
Un tempo si trovava lungo una strada romana che collegava due importanti città: Cartagine e Hadrumetum (Sousse), attualmente si apre in un’ampia area verde, risparmiata alla cementificazione che ha visto la nascita dei grandi complessi alberghieri che lo circondano. Se oggi Pupput è aperto al pubblico ed è visitabile è quasi un miracolo, il sito, infatti, ha rischiato di essere schiacciato dalla speculazione edilizia che in quest’area voleva realizzare altri grandi hotel, come quelli che si scorgono intorno al suo perimetro.
Sì avete capito bene, qui volevano fare degli alberghi. Il folle progetto urbanistico è stato bloccato e il sito di Pupput è stato salvato. Nonostante questo e la sua vicinanza ad Hammamet, una cosa che vi stupirà sarà proprio il fatto di vedere il sito piuttosto trascurato
Eppure osservando bene tra i resti di colonne e mosaici si intuisce che un tempo era un centro fiorente.
Ai tempi di Antonino il Pio era un semplice villaggio, sotto l’imperatore Commodo divenne una colonia romana. Il suo nome è documentato anche in un’iscrizione, dedicata all’imperatore Licinio, e conservata al museo del Bardo di Tunisi che parla di Colonia Aurelia Commode Pia Felix Augusta Pupput.
Sappiamo da fonti storiche che qui c’erano un teatro un anfiteatro e un Campidoglio. Di tutto ciò non ci sono arrivate tracce. Quello che resta, come dicevo prima, sono solo pochi resti: parti di acquedotti, cisterne per conservare l’acqua, alcuni edifici con mosaici e numerose terme. Quando vi fermate a vedere questa zona c’è una cosa a cui dovete pensare, cioè che è da qui che nasce il nome di Hammamet.
Lo sapete vero che il nome arabo delle terme è hammam?
Tra gli edifici più interessanti c’è la Casa del Peristilio Decorato, di cui si conservano un paio di colonne e i pavimenti a mosaico.
Non molto lontano da Pupput sorgeva Neapolis, una città satellite della quale si hanno notizie a partire dal 168 e circa 300 metri sorge una grande necropoli romana, la più grande dell’Africa.
La storia lunga storia di Puput l’ha vista nel Medioevo difesa da una cittadella bizantina e successivamente conquistata dagli arabi, che la chiamarono Qasr Zaid. Il suo definitivo declino arrivò nel 1303 quando fu presa e distrutta dai pirati catalani. Poi un lungo periodo di oblio fin quando degli scavi, abbastanza fortuiti e casuali a dire il vero, hanno permesso di riportare alla luce parte dell’abitato, degli impianti termali e idraulici.
Dagli scavi sono emersi anche arredi funebri ed elementi decorativi architettonici, primi fra tutti alcuni interessanti mosaici, ma chissà quante altre ricchezze nasconde il terreno circostante! Per ora non ci sono in programma campagne di scavo, ma l’importante è che almeno il sito sia stato risparmiato dalla speculazione edilizia.
Pupput: orari e costi
Sperando di avervi fatto venire voglia di visitare Pupput, vi do qualche altra informazione utile: il biglietto ha un costo di 5 Dinari, circa 2,5 euro e gli orari di apertura variano secondo il periodo dell’anno
- dal 16/09 al 16/06 : 9:30-16:30
- dal 18/07 al 15/09 : 9:00-17:00
- dal 17/06 al 17/07 : 9:30-16:30 orario Ramadan