Come forse sapete Monastir si trova su una penisola rocciosa che separa il Golfo di Hammamet da quello di Monastir.
Quello che probabilmente non sapete è che il suo nome deriva da latino. Ora che vi ho detto questo scommetto che chi ha fatto il liceo ci è giù arrivato… e avrà pensato che forse si tratta di un nome un po’ strano per una città del Nord Africa. Sì, perché Monastir deriva dal latino monasterium, monastero.
Il monastero in questione, che ha dato il nome alla città, è il suo celebre ribat, ovvero un monastero-fortezza, un po’ come quello che abbiamo già visto a Sousse.
Il Ribat è una delle attrazioni turistiche di Monastir, basta entrare nel cortile per avere uno straordinario colpo d’occhio.
Queste mura possenti rappresentavano anche un’importante struttura difensiva, nella quale ricopriva un ruolo molto importante la torre di vedetta (Nadhour).
Ed è proprio alla base di questa torre che si trova la parte più antica del Ribat. Il complesso fu iniziato nel 796, anno più anno meno, da Harhama Ben Ayan.
Con il tempo fu ampliato e furono eseguiti vari rifacimenti. Basti pensare che le mura meridionali risalgono al IX secolo mentre quelle settentrionali all’XI. Non mancano poi alcune aree ancora più recenti, realizzate nel XVIII e XIX secolo. Nell’insieme però non cambiarono il suo aspetto globale.
Gli spazi erano funzionali all’uso per il quale erano destinati.
La torre e le mura assolvevano il ruolo difensivo, a questo era anche un monastero, un luogo in cui si pregava e si contemplava.
Ecco allora le piccole celle dei monaci e le sale destinate alla preghiera.
Museo |
Ce n’erano due e la maggiore oggi è adibita a Museo di arte Islamica, al suo interno manoscritti, tessuti, ceramiche, monete e molto altro ancora. Il pezzo più significativo è un antico astrolabio costruito a Cordoba nel 927.
Il Ribat di Monastir è considerato come uno dei più grandi e antichi, non solo della Tunisia, ma dell’intero Maghreb.
Così come vi avevo consigliato a Sousse, non esitate a salire la stretta scala a chiocciola che porta sulla sommità della torre di vedetta circolare. Come ben si addice ad una torre di questo tipo, il panorama vi ripagherà della fatica si fare le scale.
Il ribat in estate ospita il Festival Internazionale di Monastir che si avvale del valore aggiunto di questa straordinaria quinta scenica, la stessa che molti cineasti hanno scelto il ribat come location per propri film, tra tutti ve ne cito uno fra tutti: Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli (1976)
Vicino al Ribat le due moschee
- La più antica, risalente al IX secolo, è proprio accanto al monastero fortificato.
- Poco distante la più moderna moschea Bourguiba, costruita nel 1963 secondo schemi tradizionali. La moschea, che può ospitare fino a mille fedeli ha una sala ornata da 86 colonne di marmo rosa e delle pregiate porte in legno di teak, frutto delle abili mani degli artigiani di Kairouan.
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