Ricetta degli strangozzi al tartufo

I sapori dal mondo di oggi arrivano dall’Umbria, con la ricetta di quello che è il primo piatto più rappresentativo della regione: gli strangozzi al tartufo.

Guai a chiamarli spaghetti o fettuccine, gli strangozzi sono strangozzi e basta. La loro forma ricorda quella delle stringhe di cuoio delle scarpe e probabilmente è proprio da queste che prendono il nome.

Cosa sono gli strangozzi

Gli strangozzi sono una pasta lunga di origine povera, dalla superficie ruvida e dagli ingredienti semplicissimi: solo acqua, farina e sale. Nient’altro.

Gli strangozzi sono molti diffusi soprattutto nella zona tra Fogligno e Spoleto, ma in ogni caso li trovate un po’ in tutta l’Umbria e, anche se in minor parte, nelle regioni confinanti. Non è quindi difficile scoprire che sono a volta chiamati in modo diverso, come ad esempio stringozzi, strengozzi, strongozzi.

Anche se l’aspetto è simile a quello delle fettuccine o degli tagliolini, la differenza sostanziale è il fatto che la ricetta gli strangozzi non prevedere le uova, inoltre la sfoglia è un po’ più alta. Il risultato è una pasta molto più corposa in bocca.

Ricetta degli strangozzi

Come fare l’impasto in casa

Gli strangozzi sono un prodotto molto diffuso, non è difficile trovare delle buone produzioni industriali, ma se volete la ricetta degli autentici strangozzi, dovete mettervi con le mani in pasta. Perché gli autentici strangozzi sono fatti in casa, o comunque a mano.

La ricetta degli strangozzi inizia con l’impasto perché gli strangozzi sono fatti a mano mischiano insieme acqua, sale e farina di grano tenero.

Iniziate col disporre la farina sulla spianatoia, poi datele la classica forma a fontana (cioè una montagnetta con un buco al centro, tipo vulcano). Al centro aggiungere il sale e l’acqua e impastate bene, correggendo all’occorrenza gli ingredienti, fino a formare un composto liscio ed elastico.

Impasto strangozzi

Quanta farina usare? Non si sa, come dice mio nipote, lo chef che ha preparato quelli che vedete, le dosi sono al tatto, ma mano che si uniscono gli ingredienti di capisce se aggiungere acqua o farina.

sfoglia strangozzi

Formate una palla che farete riposare un po’. A questo punto siete pronti per stendere la sfoglia dello spessore di circa 2 mm. Arrotolate la pasta un po’ per volta, poi tagliatela con un coltello fino ad ottenere delle striscioline lunghe 20-30 cm e spesse 3 mm.

ricetta strangozzi

Ah dimenticavo, se nel tagliarli vi rendete conto che non vi sono venuti tutti uguali, niente paura, è giusto che siano così.

Come cucinare gli strangozzi

strangozzi

Tutto qui, ora gli strangozzi sono pronti ad essere buttati in pentola. Vanno cotti per 4 minuti, ma molto meglio scolarli un minuto prima e concludere la cottura in padella, saltandoli con uno dei condimenti tipici umbri.

ricetta strangozzi

Strangozzi come condirli

Per il condimento poi non c’è che l’imbarazzo della scelta, qualunque sia la ricetta che scegliate gli strangozzi in tavola vi faranno fare una splendida figura. Gli strangozzi sono protagonisti della tavole delle feste, prima fra tutte quella di Natale, però sono così buoni che vengono mangiati tutto l’anno.

La ricetta più classica per condire gli strangozzi è quella che utilizza il tartufo nero. Ed è proprio così che li abbiamo preparati.

piatto strangozzi ricetta tartufo fatti in casa

A proposito di tartufo, lo sapete che fu proprio un piatto di strangozzi al tartufo a salvare dal saccheggio la zona di Campello Alto (PG). La storia, o meglio la leggenda, narra che durante la sua discesa in Italia Federico Barbarossa si fermò presso il castello di Pissignano. Qui fu accolto dalla cucina della cuoca del castello che gli preparò un piatti di strangozzi al tartufo, onore alla ricetta! Pare, infetti, che fossero così buoni che l’Imperatore decise di salvare la zona dal saccheggio le terre Foligno e Spoleto, o forse l’intera Umbria.

Altra ricetta della tradizione per condire gli strangozzi è la boscaiola, con funghi, panna e salsiccia e poi c’è la ricetta della degli strangozzi alla spoletina conditi con salsa di pomodoro, prezzemolo e peperoncino piccante.

Ricetta degli strangozzi al tartufo

tartufo protagonista della ricetta degli strangozzi

Ora che la pasta è pronta passiamo al condimento, vediamo quindi che cosa dice la ricetta per preparare il condimento per gli strangozzi al tartufo.

Per prima cosa serve il tartufo nero che va pulito bene. Il tartufo si trova sotto terra (lo so bene perché in Croazia ho partecipato ad una caccia al tartufo) e quindi va eliminato ogni residuo di terra. Poi deve essere grattugiato. A parte fate soffriggere due tre spicchi d’aglio per qualche minuto. Togliere dal fuoco e aggiungere il tartufo tritato e qualche cucchiaio di olio d’oliva, amalgamando bene. Ovviamente il quantitativo dei vari ingredienti dipende da quanto condimento dovete realizzare. Più o meno ogni 50 gr di tartufo servono 3 cucchiai d’olio.

strangozzi umbri

Gli strangozzi vanno poi cotti in acqua bollente – ovviamente salata – per 4 minuti. Meglio toglierli un minuto prima e completare la cottura saltandoli in padella con il condimento. E buon appetito!

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