Era tanto che volevo sperimentare la ricetta del clafoutis. L’occasione è arrivata all’improvviso, quando mia sorella mi ha regalato una busta di ciliegie. Avevo due possibilità: ripetere la ricetta della torta delle foresta nera, già sperimentata con successo, oppure provare il clafoutis di ciliegie.

Posso dire che ci ho pensato 5 secondi? La voglia di sperimentare ricette nuove è sempre alta, mi frenava solo il fatto che avevo appena pubblicato una ricetta francese (le gallette bretoni), forse avrei dovuto aspettare qualche settimana, ma non ho saputo resistere. Intanto perché sono molto golosa e poi perché era davvero tanto che volevo mettermi con le mani in pasta e provare la ricetta del clafoutis, che poi sicuramente molto più facile e veloce. Il clafoutis si può realizzare anche con altri tipi di frutta (prugne e pesche, albicocche, mele e pere, a seconda della stagione) e in questo caso prende il nome di Flognarde, ma a ricetta originale del clafoutis è rigorosamente a base di ciliegie.
Storia e curiosità del clafoutis

La ricetta del clafoutisè originaria del Limousin, si trova in Nuova Aquitania ed è una delle zone meno popolate della Francia e famosa soprattutto per le ceramiche di Limoges, per aver dato i natali al pittore Pierre-Auguste Renoir e per le sue ciliegie, considerate le più belle e succose di tutta Francia. Non stupisce quindi che il clafoutissi nato proprio qui. Un dolce di tradizione contadina che veniva mangiato durante le pause di lavoro nei campi.
Il suo nome deriva dal termine dialettale “clafir” che significa guarnire, riempire oppure da latino clavum figere, ovvero conficcare un chiodo, un chiaro richiamo a come le ciliegie vengono piantate nell’impasto.
La ricetta del clafoutis
La cosa che più mi ha sorpreso è stato il fatto che si tratta di una ricetta d’effetto, ma facile e veloce. Praticamente basta preparare l’impasto e versare il tutto nella teglia dove avete precedentemente sistemato le ciliegie. A dargli il tocco finale è la cottura in forno che dà al dolce la giusta morbidezza e una consistenza.
Avevo solo un dubbio: fare un dolce classico a forma di torta oppure dei mini clafoutis mono porzione per avere tanti piccoli golosi clafoutis.
Alla fine però ho optato per la tortiera grande, ma visto che non era abbastanza grande, ho fatto anche due mini clafoutis.

Ingredienti
- 700 gr di ciliegie
- 3 uova
- 100 gr di zucchero
- 100 gr di farina
- 1 bustina di vanillina
- 100 ml di latte
- 100 ml di panna liquida fresca
- 2 cucchiai di liquore (brandy o altro)
- buccia grattugiata di limone
- buccia grattugiata d’arancia
- zucchero a velo (per guarnire)
Come preparare il clafoutis
La prima cosa da fare è quella di lavare e asciugare le ciliegie. La ricetta originale vuole che si utilizzino ciliegie intere, cioè con il nocciolo, che gli dona una particolare fragranza, anche se l’uso delle ciliegie denocciolate è più pratico. Io ve lo dico, poi scegliete voi.

Fatto questo vanno fatte riposare per una mezz’ora in una terrina coperta da mezz’etto di zucchero.
Nel frattempo in una terrina mettete le uova, lo zucchero, la vanillina, la buccia grattata di limone e di arancia e montare il tutto con delle fruste elettriche.
Aggiungete poi la panna, il latte e il liquore.

Mescolate bene, sempre con le fruste elettriche. Quindi aggiungete la farina e continuate a mescolare con le fruste, ma a velocità bassa.

A questo punto sistemate le ciliegie all’interno di una teglia rotonda dal diametro di 22-24 cm.

La teglia va leggermente imburrata, oppure potete mettere un foglio di carta forno e versare il composto sulle ciliegie. Non vi preoccupate se il composto vi sembra troppo liquido, ci penserà la cottura a solidificare il dolce.

Ora sono pronti per andare in forno. Cuocere in forno statico, preriscaldato, a 180 gradi. Dopo circa 40 minuti noterete sulla superficie del dolce una sottile crosticina caramellata, è il segnale che il clafoutis è pronto. Toglietelo da forno e lasciatelo intiepidire
Cuocere a 180° in forno statico ben caldo, nella parte centrale. per circa 40/50 minuti (oppure per 45 minuti in forno ventilato a 160°) . Il dolce è pronto quando si forma quella crosticina caramellata brunita in superficie.

Sfornate e lasciate intiepidire. Spolverizzatelo con dello zucchero a velo e servite. C’è solo una cosa che non posso spiegare: è il sapore delicato di questo dolce, è buonissimo che si fa davvero fatica a fermarsi ad una sola fetta. In ogni caso, se dovesse avanzare, potete conservarlo in frigorifero, in un contenitore ermetico per un paio di giorni, oppure si può congelare.

Il clafoutis salato
Qui vi ho parlato del dolce, ma sappiate che esiste anche una sorta di versione salata a base di formaggio, verdura e pane raffermo bagnato nel latte. Praticamente un’altra ricetta, ma che si ispira a quella del clafoutis