Ricetta della Zuppa di Ceci di Valentano e Castagne dei Monti Cimini

Con la ricetta di oggi, la Zuppa di Ceci di Valentano e Castagne dei Monti Cimini, i sapori dal mondo per alcune settimane saranno dedicati all’Alto Lazio.

Ricetta della Zuppa di Ceci di Valentano e Castagne dei Monti Cimini

Tutto questo grazie ad una collaborazione tra il mio blog e la Camera di Commercio Rieti-Viterbo che ha organizzato delle cooking class, a distanza, coinvolgendo venti tra giornalisti e blogger, invitandoli a partecipare a questa esperienza. E per non farci arrivare impreparati alla cooking class ci hanno fatto recapitar a casa anche un pacco con gli ingredienti necessari.

Volantino

Il tutto attraverso una diretta Zoom, tramessa anche sulla pagina Facebook della Camera di Commercio. A proposito, questa sera alle 19 nuova diretta per preparare le ‘mbriachelle. Poi nelle prossime tre settimane ancora una ricetta al giorno ogni martedì alla stessa ora.

  • 21 novembre gnocchetti in frasca
  • 28 novembre lasagnetta di amatriciana
  • 5 dicembre cicerchiata

Ricetta della Zuppa di ceci e castagne

I ceci sono una tradizione culinaria che risale ai tempi deli Etruschi, nell’Alto Lazio sono un alimento legato alla tradizione delle feste natalizie, soprattutto della vigilia di Natale, spesso in abbinamento alle castagne, proprio come la ricetta della zuppa di Ceci di Valentano e Castagne dei Monti Cimini che vi propongo oggi e che mette insieme due eccellenze del territorio, anzi tre se consideriamo anche l’olio d’oliva della Tuscia.

Ceci

Ingredienti

  • 250 grammi di ceci
  • 250 g di castagne
  • olio EVO
  • mezzo spicchio d’aglio
  • sale
  • pepe
  • rosmarino o alloro (facoltativo)
  • pane raffermo
  • passata di pomodoro 70 grammi o pomodorini freschi (facoltativo)

Come preparare la zuppa di ceci e castagne

Come avete letto dagli ingredienti servono 250 grammi che vanno messi in ammollo diverse ore, anche tutta la notte, per essere poi cotti in acqua non salata. Attenzione perché il sale durante la cottura indurisce i ceci. Il sale va messo solo a fine cottura.

Una volta lessati i ceci scolateli, non buttate l’acqua di cottura perché servirà per la zuppa.

castagne

Altra procedura preliminare alla preparazione della zuppa è quella di sbucciare le castagne, che possono essere sbucciate a crudo oppure arrostite. Non è necessario tagliare a pezzi le castagne, perché queste poi si sfalderanno durante la cottura.

Finalmente siamo pronti per preparare la zuppa, in una pentola capiente mettete tre cucchiai di olio extravergine d’oliva, nel mio caso dell’ottimo olio della Tuscia Viterbese, e fate rosolare con un rametto di rosmarino. Trascorso quale minuto unite le castagne e il pomodoro (facoltativo).

preparazione Ricetta della Zuppa di Ceci di Valentano e Castagne dei Monti Cimini

Aggiungete i ceci scolati e fate cuocere per circa 5 minuti, poi aggiungete l’acqua di cottura dei ceci fino a coprire abbondantemente il tutto. La misura ottimale è un dito oltre il livello dei ceci, poi potete abbondare se la preferita più liquida. In ogni caso durante la cottura se necessario aggiungete altra acqua dei ceci.

Zuppa di Ceci e Castagne pronta

Servite la zuppa con del pane tostato tagliato a dadini e aggiungete una splolverata di pepe e un filo d’olio. In alternativa al pane tostato si può usare della pasta e al posto del pepe del peperoncino. Questa è la ricetta base, ma come accade spetto con le ricette tradizionali ogni paese, ma anche ogni famiglia, ha la sua variante. A proposito di varianti la zuppa può essere mangiata così com’è oppure frullata per renderla più cremosa.

Prodotti tipici della Tuscia Viterbese

I Ceci di Valentano

Tra i prodotti tipici di Valentano troviamo i ceci del solco dritto, che si producono anche nelle zone limitrofe, prima fra tutte Acquapendente, in terreni collinari argillosi dal clima mite, favorito dalla presenza mitigatrice del Lago di Bolsena.

ceci dal solco dritto

La loro particolarità è quella di avere un colore chiaro, quasi giallino, una superficie liscia, un ottimo sapore, e il vantaggio di aver bisogno di tempi di cottura minori rispetto ad altri tipi di ceci.

ceci molto piccoli

Il curioso nome deriva dalla semina di questo legume che avviene il 14 agosto, quando si svolge la festa della tiratura del solco dritto. Un rito anche propiziatorio perché è proprio dalla riuscita di questa operazione, cioè se il solco è più o meno dritto, che vengono tratti gli auspici sul raccolto dell’anno successivo.

Le castagne dei Monti Cimini

castagne dei cimini

E c’è da dire che per questa ricetta non solo si utilizzano i ceci di Valentano, ma anche delle castagne considerate tra le migliori d’Italia, ovvero quelle dei Monti Cimini. Il segreto della loro bontà sta proprio nella zona di provenienza che mette insieme il terreno vulcanico e un clima favorevole. Il risultato sono castagne e marroni grandi e squisite. A proposito, lo sapete che sui monti Cimini si trovano anche castagneti secolari con esemplari davvero imponenti, con tronchi che possono raggiungere anche i 4 – 5 metri di circonferenza.

La coltivazione del castagno in questa zona è opera dei Romani e per lungo tempo questi boschi, con il legname e i frutti, ha rappresentato per millenni un’importante fonte si sostentamento per le popolazioni e al tempo stesso una risorsa economica non trascurabile.

Valentano

Valentano è un paese in provincia di Viterbo, che sorge su un colle a circa 500 metri di altezza, non lontano dal lago di Bolsena. Il paese, così come lo vediamo oggi, ha un impianto medievale anche se il territorio fu abitato fin dal Paleolitico. Lago di Mezzano, che che ricade nel comune di Valentano, sono stati trovati resti di villaggi palafitticoli. Poi fu abitato da etruschi e i romani fino ad arrivare nel periodo dell’alto medioevo quando troviamo i primi riferimenti al paese in alcuni documenti, a partire dell’anno 813. Importante nella sua storia il periodo rinascimentale che vede il paese sotto la signoria Farnese, con personaggi del calibro di Alessandro Farnese ovvero Papa Paolo III. E a questo periodo che si deve la costruzione di alcuni dei monumenti più importanti primo fra tutti il castello e poi diverse chiese

Cosa vedere a Valentano

La Rocca

L’edificio più imponente di Valentano è la Rocca, che la famiglia Farnese, ottenne dal cardinale Albornoz e trasformò in un vero castello difensivo, nel quale stabilirono la residenza. Nei secoli il castello visse periodi di alti e bassi fino a vivere un periodo di abbandono tra il 1957 e il 1979, anno in cui sono iniziati i lavori di restaurato. Oggi il castello ospita è sede la Biblioteca e il Museo della Preistoria della Tuscia

Le chiese

Diverse le chiese di Valentano che merita una visita, tra queste la collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista (XII sec) situata in piazza della Vittoria, vicino alla Rocca Farnese.
La Chiesa di Santa Maria (XV sec) lungo corso Giacomo Matteotti, la via principale, che al suo interno conserva un affresco della Madonna della Rosa.
Fuori dalle mura cittadine troviamo poi la Chiesa di Santa Croce, che conserva un affresco della Vergine con Bambino e due flagellanti in abito confraternale.
Di epoca sicuramente più recente la Chiesa dell’Annunziata, situata ita in località Villa Fontane, edificata intorno al 1930, che originariamente apparteneva ai Cavalieri di Malta.

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