La ricetta dal mondo di oggi ha l’allegria del carnevale e soprattutto il profumo della polenta e della cucina di mia nonna, perché sono le fritoe, ovvero le frittelle di polenta.

Per me il carnevale è sempre stato sinonimo di frappe, castagnole e soprattutto fritoe, il minimo per una bambina con una nonna veneta ai fornelli!
Dei tre dolci di carnevale le mie preferite sono sempre state le fritoe. Io e nonna in cucina ci incontravano, si fa per dire, in due momenti: a Carnevale e per gli gnocchi. Era per me un momento di festa e di forte intimità con mia nonna. Capelli legati, grembiule da cucina troppo grande, ma sapientemente annodato per accorciarlo e un po’ di farina sul naso. Io ero sempre pronta a mettermi con le mani in pasta insieme a lei. Ricordo che qualche anno fa, durante un blog tour ad Asolo, mi sono trovata improvvisamente di fronte ai ricordi di quella bambina. C’era tutto: gli gnocchi, la pinza veneta (che mi preparava la sorella di mia nonna) e un vassoio di fritoe. Così la bambina di una volta, ora cresciuta, per Carnevale è tornata in cucina per friggere fritoe.

Storia e origine delle fritoe
Le fritoe sono un dolce tipico di tutto il territorio veneto friulano, la loro produzione era affidata ai fritoleri, che nel `600 si costituirono addirittura in associazione. La ricetta delle fritoe risale all’epoca rinascimentale. Secondo la tradizione, l’abilità nel preparare le fritoe perfette era considerata un parametro per riconoscere una ragazza da sposare.
Ricetta delle fritoe
Le frittole sono un dolce tipico del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Istria, con una serie di sostanziali varianti locali.
Questa in particolare è la ricetta di mia nonna, la versione della provincia di Treviso con la farina di polenta.
Ingredienti
- 1/2 litro di latte
- 70 gr di zucchero
- 125 gr di farina gialla di mais
- 50 gr di farina 00
- 2 uova medie
- 100 gr di uva sultanina ammollata in acqua tiepida
- 1 bicchierino di rum
- 1 pizzico di sale
- lievito per dolci

Come preparare le fritoe
Portare ad ebollizione il latte con lo zucchero, aggiungere la farina gialla e cuocere per una quindicina di minuti, mescolando sempre.
Traferire la “polenta” in una terrina.

Fate freddare un po’, quindi aggiungete uno ad uno, un po’ per volta, tutti gli ingredienti nell’ordine: unire le uova una alla volta, aggiungere la farina 00, l’uva sultanina, il sale, il lievito e il liquore. Fate attenzione ad amalgamare bene l’impasto prima di aggiungere l’ingrediente successivo:
Friggere in abbondante olio bollente gettando l’impatto a cucchiaiate.

Scolate e disponetele su carta da cucina per assorbire l’olio in eccesso e spolverizzare con zucchero finché sono ancora calde.

Far freddare prima di servirle. Il giorno seguente sono ancora più buone.