L’ultima ricetta di questo periodo natalizio è quella della pinza veneta, una dei quelle ricette che rientra pienamente nella categoria delle ricette della nonna. A dire il vero, nel mio caso personale sarebbe la ricetta della sorella di mia nonna veneta, che mi preparava spesso la pinza.

Una ricetta di famiglia
Una ricetta che per me ha il sapore dell’infanzia perché la pinza era il dolce che mi preparava la sorella di mia nonna veneta, anche se da bambina per me era semplicemente la torta di pane. Già perché l’ingrediente principale che prevede la ricetta originale della pinza veneta è proprio il pane raffermo che viene lavorato con il latte e arricchito con altri ingredienti dà origine a questa torta buonissima.

La pinza veneta la trovate, non a caso, come prima ricetta di gennaio perché non solo è un dolce tipico natalizio, ma era usanza mangiarla il giorno dell’Epifania. In realtà ci troviamo di fronte ad un piatto povero di origine contadina che offriva l’opportunità di riutilizzare il pane raffermo.
Vi ho presentato la pinza come veneta, ma in realtà si trova un po’ in tutto il nord-est, quindi Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, anche se regione che vai ricetta che trovi perché ognuna ha le sue immancabili varianti.

Singolare come la famiglia di mia nonna usasse la farina bianca di mais per fare la polenta mentre quella gialla per preparare i dolci, non solo la pinza, ma anche le fritoe di Carnevale, una ricetta amo moltissimo, molto più di frappe e castagnole.
Ingredienti

- 500 gr. di pane raffermo
- 150 gr. di farina di mais
- 250 gr. di latte
- 300 gr. di zucchero
- 50 gr. di pinoli
- 80 gr. di uvetta
- 80 gr. fichi secchi
- 1 arancia non trattata (succo e buccia grattata)
Preparazione della pinza
La prima cosa da fare è quella di sminuzzare il pane e metterlo a bagno nel latte facendolo inzuppare bene.

Nel frattempo tagliate a pezzettini i fichi, mettete in ammollo l’uvetta.
Lavorate il pane con le mani per ridurlo in una pappetta che prese poi a mettere in una pentola, a fuoco basso. Aggiungete la farina di mais e lo zucchero. Mescolando sempre bene con un cucchiaio di legno aggiungete anche il succo d’arancia e la buccia grattata. Ora aggiungete anche i pinoli, i fichi e l’uvetta.

Fate cuocere il tutto a fuoco basso, sempre continuando a mescolare, per circa un quarto d’ora.
A questo punto trasferite l’impasto in una tortiera rivestita con carta forno, livellate la superficie e spolverizzate con un po’ di zucchero semolato.

Cuocere in forno statico, preriscaldato a 170 gradi per circa 35 minuti. Per questa torta non vale la prova stuzzicadenti perché la pinza rimane comunque piuttosto umida.

Prima di mangiarla fatela raffreddare, mangiando la il giorno dopo è ancora più buona.
Varianti golose
Anche se la ricetta della sorella di mia nonna non lo prevedeva, per rendere la pinza ancora più golosa potete aggiungere all’interno anche pezzetti di mela e gherigli di noci o altra frutta secca.
One thought on “Pinza veneta, ricetta della nonna”