Rione Sanità: cuore pulsante di Napoli con antiche catacombe e nuove tecnologie

Rione Sanità, le antiche catacombe si aprono alla tecnologia

 
Rione Sanità a Napoli è  spesso vittima di un pregiudizio e non viene considerato un circuito turistico “appetibile” per i visitatori. Nulla di più sbagliato e lontano dalla realtà!

Nel cuore della città e, a sole poche fermate di autobus dalla centrale Piazza Dante, è uno dei più antichi rioni dove è possibile respirare la vitalità di Napoli e assaporare il fascino di architetture settecentesche e visitare antichi monumenti. 

Catacombe di San Gennaro

Tra le tante offerte culturali, nelle catacombe di San Gennaro è possibile effettuare un percorso chiamato “Le luci di dentro” che prevede spettacoli multimediali e opere d’arte contemporanee per un viaggio indietro nel tempo, in cui il patrimonio di storia e tradizione incontra le nuove tecnologie che trovano spazio nel tufo millenario.

Locandina Le Luci di dentro
“Le luci di dentro” è parte di un più ampio progetto denominato “Sanità A.ppI.L.”, sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con l’obiettivo di valorizzare le risorse storico-artistiche del Rione Sanità ponendo la cultura, la bellezza e l’umanità al centro dello sviluppo.

Il progetto, finanziato con fondi PON-REC, intende contribuire alla trasformazione di Napoli in smart city, partendo dall’esperienza di riqualificazione e sviluppo sociale che bene si è radicata proprio nel Rione Sanità, uno dei quartieri più difficili della città. 

L’obiettivo finale è instaurare un circuito virtuoso sul territorio capace di creare crescita economica e sviluppo sociale, attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e del forte tessuto associazionistico presente nel Rione.

“Le luci di dentro” è un percorso multimediale che si snoda attraverso le Catacombe di San Gennaro fin dentro la Basilica Extra Moenia dedicata al Santo. Un susseguirsi di immagini e di suoni danno corpo ad un racconto emotivo della storia dell’uomo, sfruttando la spettacolarità dell’architectural mapping, del video e sound design. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la cooperativa La Paranza e la cooperativa sociale Officina dei Talenti.

La direzione artistica è stata affidata all’Associazione Culturale ESSEARTE del collettivo Scu8. A loro si deve l’opera d’arte contemporanea “La trasparenza di Cristo” che ha trovato collocazione in uno spazio delle catacombe che sembra perfetto, quasi costruito appositamente per accoglierla.

“La trasparenza di Cristo”

All’esperienza in campo digitale e alla creatività dello Studio Kanaka Project – che ha messo in opera l’isola didattica e la video installazione della basilica – e del gruppo Hypoikòn – autore della seconda isola – è stata affidata la digitalizzazione creativa del progetto.

L’immagine più antica di San Gennaro con madre e figlia

La prima tappa di questo percorso è frutto della sapiente combinazione tra antico e moderno, per cui tecniche all’avanguardia narrano il passato delle catacombe di S. Gennaro che conservano affreschi antichissimi e la prima immagine del Santo ritratto tra madre e figlia.

Le luci di dentro

La seconda parte del progetto prevede uno spettacolo fatto di immagini, luci e suoni sviluppato attorno al tema della nascita, del ciclo della vita come un corpo in costante metamorfosi. 

Cardinal Crescenzio Pepe

Si tratta di una installazione di forte impatto visivo per stimolare una riflessione alternativa all’idea di catacombe quale luogo di morte e pensandole invece quale luogo di vita e cultura.

La terza installazione è una proiezione architettonica sull’abside della Basilica di S. Gennaro e il pubblico è guidato nel più spettacolare dei viaggi: quello del ciclo della vita, dove suggestioni, sogni e realtà si fondono in un unico mezzo di comunicazione, dalla nascita dell’universo fino all’evoluzione emotiva dell’uomo. 

Presente alla giornata di inaugurazione anche il cardinale Crescenzio Pepe

Babà
Il dolce Vesuvio della pasticceria Scaturchio 

Al termine della visita e proiezione gli ospiti hanno potuto dilettare anche il

palato con le specialità della pasticceria Scaturchio con sede a Piazza San Domenico Maggiore e che realizza dolci e babà anche a forma di Vesuvio.

Lo spettacolo “Le luci di dentro” si tiene fino al 6 gennaio, con visite serali, alle 19 e alle 21, con prenotazione obbligatoria al numero 081.7443714 o all’indirizzo mail info@catacombedinapoli.it

Testo e foto di Claudia Lovisetto

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