Roma, il Parco delle Tombe della via Latina

Via latina

La via Latina al III Miglio  Foto Elena Di Giacomo

Cosa vedere a Roma oltre il centro storico: il Parco delle Tombe Latine

Quando si parla di antiche vie romane viene subito in mente la via Appia La Regina Viarum. E’ vero che è stata la prima ad essere pavimentata, ma è anche vero che a Roma c’era una via ancora più antica: la via Latina. 

Entrambe lasciavano la città eterna per dirigersi, seguendo itinerari diversi,verso sud, con destinazione Capua. 
Mentre l’Appia proseguiva fino a Brindisi, la Latina invece si fermava in Campania.
Fu una via di comunicazione molto importante per l’antichità, ma della Latina è rimasto davvero ben poco, vittima soprattutto della speculazione edilizia e di una città che crescendo ne ha “mangiato” il tracciato. 
A Roma i tratti conservati si contano davvero sulle punte delle dita di una sola mano eppure la via Latina nulla aveva da invidiare alla più celebre via Appia. 
Entrambe erano pavimentate ed avevano il percorso segnato dalla presenza di edifici di vario genere, primi fra tutti le tombe. A darcene una dimostrazione è il Parco delle Tombe Latine.Parco delle tombe latine
L’area fu scoperta e divenne oggetto di scavo solamente alla metà dell’Ottocento, fra il 1857 il 1858 ad opera, pensate un po’, di un insegnante – Lorenzo Fortunati – che aveva una grande passione per l’archeologia, ma anche (diciamolo) per i guadagni che ne poteva ricavare vendendo gli eventuali reperti ai Musei Vaticani. 
Quella che fece fu però una scoperta al di sopra delle aspettative e al punto che papa Pio IX vincolì l’area per poi procedere all’esproprio (1879). Ci vollero decenni prima che si iniziò una vera e propria campagna di scavi, ma il provvedimento fu fondamentale per preservare il sito e a farlo giungere fino a noi in ottime condizioni.
 
Quello che può vedere un normale visitatore entrando nel parco è un tratto della via in basolato e alcune costruzioni, generalmente chiuse al pubblico, che celano due tombe di straordinaria bellezza ed altre meno importanti.

Se avete la fortuna di partecipare ad una delle aperture programmate in occasione di visite guidate avrete l’occasione di ammirare le ricche decorazioni.

Sepolcro Barberini

Il cosiddetto Sepolcro Barberini  Foto Elena Di Giacomo

La prima tomba che si incontra è la tomba dei Corneli, conosciuta anche come sepolcro Barberini, dal nome dalla famiglia famiglia nobile ultima proprietaria dell’area. 

 

Si presenta come un sepolcro a pianta quadrata disposto su due piani sopraelevati e camera sepolcrale ipogea. Una struttura abbastanza classica per le tombe di questo periodo, con il piano terra utilizzato per le cerimonie funebri e quello superiore destinato probabilmente a custodire la statua del defunto. 

La tomba, per la quale è prevista una campagna di restauro, ha subito danni a causa dell’uso un po’ sconsiderato che in passato la vide rifugio di pastori i quali, fermandosi al suo interno, accendevano fuochi per riscaldarsi. Anche questo sepolcro presenta ricche decorazioni e al suo interno fu rinvenuto il celebre sarcofago di Protesilao e Laudomia, oggi conservato ai Musei Vaticani.

Parco delle Tombe Latine: tomba dei Valeri

Esterno della Tomba dei Valeri Foto Elena Di Giacomo

Poco più avanti i due i sepolcri più importante del parco, quello dei Valeri e quello dei Pancrazi, sempre ipogei, uno bianco e uno policromo. La prima apparteneva ad una famiglia la seconda al collegio funerario dei Pancrazi.

 

Stucchi delle tombe latine

Il candore degli stucchi della tomba dei Valeri Foto Elena Di Giacomo

 

Il soffitto della tomba dei valeri

Soffitto decorato da 35 medaglioni in stucco Foto Elena Di Giacomo

La tomba dei Valeri, data tra  il 160 e il 170 d. C. apparteneva alla famiglia dei Valeri si presenta molto simile al Sepolcro Barberini, questo perché la parte sopraelevata è stata realizzate nell’800 per proteggere la camera sepolcrale interrata. 

La tomba ha la volta riccamente decorata da 35 medaglioni in stucco bianco lavorato con perizia e precisione.  Al centro, una figura femminile velata simboleggia l’anima del defunto in viaggio verso l’aldilà su un grifone. A completare l’effetto candore dovevano essere le pareti rivestite in marmo bianco.

Sul lato opposto la Tomba dei Pancrazi, a pianta rettangolare, risalente alla fine del I secolo. 

 tomba dei Pancrazi

Copertura moderna della tomba dei Pancrazi Foto Elena Di Giacomo

 Apparteneva non una famiglia, ma un collegio di funeralizio. Qui a  stupire il visitatore non è il bianco dello stucco, ma i colori delicati che decorano una delle due stanze, ben conservati e ben restaurati, e pavimenti a mosaico. 

Tra le cose che maggiormente lascia a bocca aperta il visitatore è l’effetto di trasparenza della coppa di vetro con dentro la frutta. 

Le decorazioni ci parlano di mitologia, e di racconti omerici e ancora motivi fIoreali e paesaggistici.
Soffitto tomba dei pancrazi

Perfezione di tratto e colore nella tomba dei Pancrazi Foto Elena Di Giacomo

Le camere sotterrane erano adibite tanto a inumazione, come dimostra anche un grande sarcofago in pietra, che a conservare urne cinerarie


Altre tombe di minore importanza sono quella dei Calpurni, composto da  un’unica camera sotterranea, il cosiddetto sepolcro Baccelli, il cui nome ricorda quello del ministro che destinò l’area a parco pubblico, sottraendolo alla speculazione edilizia. Di questa tomba resta solo la facciata dopo il crollo del 1959 e sepolcri minori.

Non solo tombe, a segnare il percorso della via Latina troviamo anche edifici di uso diverso, un albergo, abitazioni, complessi termali, ecc.

Dell’area fa parte anche una grande villa del I secolo d. C. sulla quale fu fatta in seguito erigere un’importante basilica dedicata a S. Stefano Protomartire, nota per essere stata meta di pellegrinaggi per buona parte del Medioevo.

Dove si trova il Parco delle Tombe Latine

Via dell’Arco di Travertino, 151, 00178 Roma

Come arrivare al Parco delle Tombe Latine

Metro A Arco di Travertino

Orario di apertura:

  • Ingresso al parco
  • Ingresso libero
    • Chiuso il lunedì
    • dal martedì alla domenica dalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto.
  • Ingresso alle tombe
    • solo con visita didattica o accompagnata
    • prenotazione è obbligatoria (2,00 euro)
    • info 067809255 – 0639967700 – 06 399 67 700

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