La Cina è un paese grandissimo. Con i suoi 9.596.960 km² è il terzo Paese al mondo per estensione, ha una grande varietà di ambienti e dovrebbe esserci posto per tutti.
Eppure l’animale simbolo dell’estinzione è proprio un animale cinese: il panda gigante.
Non tutti lo sanno, ma in Cina c’è un animale, che forse è ancora più in pericolo del panda. È il Baiji, il delfino del Fiume Azzurro.

Eppure l’animale simbolo dell’estinzione è proprio un animale cinese: il panda gigante.
Non tutti lo sanno, ma in Cina c’è un animale, che forse è ancora più in pericolo del panda. È il Baiji, il delfino del Fiume Azzurro.

Ricercatori cinesi e stranieri lo hanno cercato per circa un mese tra le acque dello Yang-tze, ma non ne hanno individuato neppure uno. Una vana ricerca che ha fatto stimare agli scienziati una popolazione di non più di 50 esemplari.
Il responso del vicedirettore dell’istituto di biologia marina dell’Accademia delle Scienze cinese Wang Ding, lascia poche speranze “Non possiamo dire che il delfino pinna bianca sia estinto”, ma ha poi aggiunto che, “tuttavia la popolazione è diminuite drasticamente negli ultimi dieci anni e se la situazione non migliorerà, il delfino potrebbe estinguersi nel prossimo decennio”.
Il Baiji vive esclusivamente lungo i 1.700 chilometri di corso dello Yag-tze. È più attivo dal crepuscolo all’alba e vive solitario o in piccolissimi gruppi, massimo 5 o 6 esemplari. A rendergli la vita difficile sono l’inquinamento, la caccia selvaggia e le numerose dighe di recente costruzione sul corso del fiume.
La diga sullo Yag-tze sta mettendo a grave rischio non solo la vita del Baiji, ma dell’intero ecosistema del fiume.
Del baiji non ci sono neppure esemplari in cattività. L’ultimo è morto nel 2002
Aggiornamento
Pochi giorni dopo questo articolo il Baiji è stato dichiarato estinto. Estinzione che viene ufficialmente conferamata nell’agosto 2007. A smentire questa sentenza il successivo avvistamento di un esemplare – sempre nell’agosto 2007- ha fatto rientrare la notizia e riaccendere le speranze. L’animale è comunque a gravissimo rischio e le speranze per la sua sopravvivenza rimangono comunque molto basse. A tratte in inganno chi effettua avvistamenti è il fatto che nel fiume Azzurro vive un altro cetaceo, il neofocene, che assomiglia al baiji e questo può creare confusione. Il neofocene è presente con un numero più elevato di esemplari che sono anche più facili da vedere e da avvicinare.