Quella di oggi è una ricetta vegetariana che nasce direttamente dal mio giardino è quella della salvia fritta.

Dal mio giardino in realtà arriva la salvia la ricetta te invece originaria del Friuli Venezia Giulia, dove è chiamata “salviade“, che può essere, sempre fritta, anche in versione dolce, spolverizzate di zucchero a velo.

In Toscana la ricetta delle foglie di salvia fritte è particolare e più ricca, perché prevede che siano farcite con delle acciughe. Per restare su un pranzo vegetariano si abbinano benissimo con altre verdure fritte, insomma se avete in mente di portare a tavola un bel fritto misto, le foglie di salvia di stanno benissimo. Io che sono romana penso al tradizionale piattone di verdure fritte da portare in tavola alla vigilia di Natale.

Ovviamente più le foglie saranno grandi e migliore sarà il risultato, un po’ come per le foglie di borragine.
Le foglie di salvia fritte sono ottime come antipasto ma anche per accompagnare dei piatti a base di carne, per chi la mangia, secondo la mia vicina dovrebbero fare da corona al pollo arrosto. In ogni caso sono un piatto di origine contadina, quindi va da sé che in tempi duri, quando non c’era molto da mettere vicino, potevano rappresentare anche un piatto principale.

Esistono vari modi per preparare questa ricetta: con pastella, senza pastella e poi c’è anche una pastella senza uova e infine solo con uova e pangrattato, che poi è quella che ho preparato io
Come scegliere le foglie

Per una miglior riuscita della vostra ricetta scegliete delle foglie grandi e sane, ricordatevi di lasciare anche il picciolo, che non si mangia, ma è molto utile da impugnare sia per friggere le foglie sia poi per prenderle, perché si mangiano con le mani, per portarle alla bocca.
Foglie di salvia fritte senza pastella
La versione più semplice che poi è anche vegana e quella senza pastella. Dopo aver lavato e asciugato bene le foglie si spennellano con un po’ di olio e poi si passano nel pangrattato.
Foglie di salvia con la pastella
Per prima cosa preparate la pastella sbattendo insieme l’uovo con un po’ di latte, farina. Per rendere il fritto più croccante aggiungete alla pastella anche un po’ di acqua frizzante o di birra. Tuffate le foglie di salvia nella pastella e friggetele nell’olio caldo.
Una variante è quella di battere separatamente tuorli e albumi, questi ultimi portati a neve, e unite in un secondo momento, questo per ottenere una pastella più corposa. A voi la scelta.
Foglie di salvia con l’uovo

La versione è che ho chiamato intermedia è quella che non prevede la pastella ma che le foglie siano prima bagnate nell’uovo sbattuto, poi passate nel pangrattato.

Dopo la frittura…
Non importa quale ricetta utilizzerete per fare le vostre foglie di salvia fritte, il passaggio successivo è comunque la frittura.

Una volta che saranno ben dorate potete scolarle con un mestolo forato e far asciugare l’olio in eccesso poggiando su della carta da cucina assorbente

E il sale quando lo mettiamo?
Per i miei gusti sono così saporite che il sale non serve, ma se proprio non potete farne a meno la scelta è se aggiungerlo all’uovo oppure se salare tutto alla fine prima di servire in tavola

In ogni caso servire sempre ben calde, questo vi fa capire che le foglie vanno fritte al momento.
La salvia, dall’uso in cucina alle proprietà

La salvia è una pianta mediterranea che in Italia cresce anche spontaneamente. Si tratta di un piccolo arbusto sempreverde con foglie ovali, di colore grigio-verde, ricoperte di peluria.
Fiorisce nel periodo estivo, produce delle infiorescenze verticali di colore viola.

Quando pensiamo alla salvia ci viene in mente soprattutto il suo utilizzo come pianta aromatica, ma può essere anche utilizzata per cucinare utilizzandola come ingrediente principale e la ricetta della salvia fritta è solo un esempio. Va poi ricordato che la salvia ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie e diuretiche e per questo è utilizzata anche per preparare tisane.
La salvia è una pianta conosciuta fin dall’antichità, pensate che il nome salvia deriva da “salvus” che significa salvare, sicuro, bene, sano. Si la salvia fa bene, e questo si sapeva fin dai tempi antichi, anche se qualcuno esagerava. I Galli la utilizzavano per guarire tutte le malattie, i Cinesi la ritenevano importante nella strada per la longevità. Per i romani era una pianta sacra, mentre nel medioevo veniva usata come cicatrizzante.
Attualmente ne sono riconosciuti i benefici in tutti i disturbi femminili, per lenire le affezioni dell’apparato gastrointestinale e respiratorie. La salvia inoltre, grazie alle sostanze contenute nelle foglie, gode di proprietà antinfiammatorie e diuretiche. La salvia viene utilizzata inoltre per la preparazione di alcuni dentifrici per le sue proprietà sbiancanti

Ne troviamo l’impiego nella medicina tradizionale cinese dove viene utilizzata per curare l’insonnia, la depressione, le afflizioni gastrointestinali, le malattie mentali e i disturbi mestruali. Bere un infuso di salvia a stomaco vuoto ha inoltre effetti positivi su chi soffre di diabete perché riduce il tasso di glicemia nel sangue.
La salvia, infine, trova ancora oggi impieghi nella medicina tradizionale cinese