San Gimignano è diventata famosa nella storia per la presenza delle alte torri
“La Rognosa” |
Non solo “figlia della strada”, San Gimignano per le sue torri è stata soprannominata anche “Manhattan del Medioevo“. In realtà l’eccezionalità delle torri di San Gimignano è dato dal fatto che ne siano arrivata così tante fino ai nostri giorni.
Nel Medioevo, infatti, tutte le città avevano delle torri. Ogni casa nobiliare ne aveva almeno una, ma con il tempo sono andate perdute, demolite, crollate o semplicemente inglobate in edifici rinascimentali o barocchi. A San Gimignano, come vi ho già detto, le cose però andarono diversamente, dopo la terribile pestilenza del 1348 la città si è come congelata e il suo tessuto urbano non ha subito particolari stravolgenti.
Il tempo comunque ha avuto la meglio su molte delle torri ed oggi ne sono rimaste solo 15
Le torri Ardinghelli |
Ad aggirare la norma ci pensò la famiglia Ardinghelli che non potendo avere una torre altissima, optarono per due torri gemelle, che in realtà è come se fosse una unica torre divisa in due parti. Le torri sono private, ma in casi eccezionali è ammessa la visita. Due torre più basse anziché una più alta è lo stratagemma utilizzato anche dalla famiglia Salvucci.
Si parla di case-torri, ma come erano organizzate? La struttura delle torri generalmente era molto simile, il piano terreno ospitava la bottega, il livello superiore era destinato ad uso abitativo. Immediatamente sopra c’erano gli alloggi dei servi e il livello più alto era utilizzato come deposito.
Cortile del Podestà |
A differenza di altre città che caddero sotto Firenze dopo anni di battaglie e assedi, San Gimignano pone fine alla sua indipendenza nel 1354, con la consegna delle chiavi della città ai fiorentini, per tutelare la tranquillità dell’abitato fu costruita la Rocca di Montestaffoli che controllava più l’interno, per prevenire sommosse popolari, piuttosto che l’esterno.