Sandy, un nome dolcissimo per quello che è stato definito il peggior uragano degli ultimi tempi. Sandy fa paura, anche se nelle ultime ore è stato declassato a tempesta tropicale.
Chiuse le scuole, chiusa Wall Street. Era dal 1987 che un uragano non fermava il tempo dell’economia americana.
La forza del vento sta anche creando non pochi ostacoli agli ultimi giorni di campagna elettorale. Il Presidente infatti ha cancellato alcuni comizi ed ha fatto rientro a Washington per tenere sotto controllo la situazione.
Manatthan è insolitamente deserta, si presenta insolitamente ferma e silenziosa, un’immagine quasi spettrale da film catastrofico. La Statua della Libertà sta già registrando il rumore del vento e l’uragano Sandy ha fatto slittare la riapertura del monumento, prevista in u primo tempo per domenica scorsa, in occasione del 126 compleanno di Lady Liberty. E Sandy ha messo in ginocchio un altro simbolo turistico del Paese: la copia del veliero Bounty, abbandonato alla deriva a 90 miglia dalla costa del North Carolina, per una burrasca.
Fermi anche i voli dall’Europa. Tutta la costa nord occidentale è in allerta e attende l’arrivo dell’uragano ribattezzato Frankenstorm che dovrebbe raggiungere in serata il Paese. Secondo le ultime previsioni dovrebbe toccare terra tra il New Jersey e il Delaware, intorno alle due di questa notte in Italia saranno le sette del mattino.
A New York il timore è anche per la rete metropolitana che rischia di essere allagata, con la conseguenza di un black out di qualche giorno e la conseguente paralisi della città.
Gli sfollati, nella sola New York, sono già quasi 400mila e le persone che potrebbero essere colpito arrivano a 50 milioni. Insomma, Sandy fa paura, più di quanto abbia fatto l’uragano Irene solo 14 mesi fa. Il timore è che gli effetti questa volta siano veramente devastanti.