Per il 2020 la Francia ha puntato sul turismo verde, e un’estate a Serre Chevalier sposa pienamente questa tendenza.

Una vacanza all’insegna del green in Francia offre al visitatore tante opportunità di fare esperienze all’aria aperta che vanno dallo sport al relax, dalla gastronomia, alla cultura.

Io sono appena tornata da un viaggio sulle Alpi francesi, nella valle di Serre Chevalier. Una destinazione a pochi chilometri dal confine italiano che in questo particolare momento soddisfa anche la necessità, sentita da molti, di un turismo di prossimità.
A Serre Chevalier, non solo sport invernali
Se cercate su Wikipedia la voce Serre Chevalier, trovate scritto che si tratta di una stazione turistica invernale francese. Non è sbagliato, anzi si tratta della più grande delle Alpi meridionali e questo sia considerando le piste da sci (250 km di piste) che le presenze.

Ok la neve, ma una vacanza a Serre Chevalier non è solo invernale. Anzi è proprio in estate che la valle esplode letteralmente di attività sportive per tutti i gusti e per tutte le età.
Insomma se amate il turismo outdoor iniziate a pensare già da adesso a Serre Chevalier per la prossima estate, anzi potrebbe essere anche una buona scelta per questo settembre.

Generalmente la stagione estiva, legata al domain d’altitude si concentra nei mesi di luglio agosto, ma quest’anno la richiesta è stata piuttosto elevata al punto di anticipare il funzionamento degli impianti già a metà giugno e di posticiparne la chiusura a metà settembre. La stagione è andata bene e si sta già pensando che si potrebbe ripetere lo stesso calendario anche il prossimo anno. Va però precisato che ci sono molte attività che vengono praticare con un ampio calendario che va dalla tarda primavera ad inizio autunno.
Dove si trova Serre Chevalier e come spostarsi
Serre Chevalier si trova a poche decine di chilometri dal confine italiano, eppure nonostante la vicinanza al nostro paese è una zona per molti aspetti ancora da scoprire.

La valle di Serre Chevalier comprende quattro comuni francesi: Briançon, La Salle les Alpes- Villenueve, St. Chaffrey – Chantememerle, Le Monêtier les Bains. Il visitatore può scegliere di muoversi in più comuni o di fermarsi in uno solo, anche perché la maggior parte delle attività che propone la valle possono essere effettuate in tutte e quattro le località.

In ogni caso è possibile spostarsi facilmente con i mezzi pubblici o noleggiare un’auto per essere più indipendenti. Altra alternativa è quella di usufruire di pacchetti di attività che comprendano anche il trasporto, come abbiamo fatto noi per bici + rafting.
Cosa fare a Serre Chevalier in estate
Il mio soggiorno a Serre Chevalier è stato di quattro giorni, sufficienti per praticare alcune attività, la maggior parte delle quali, nel mio caso, per la prima volta, ma anche per rendermi conto della variegata offerta sportiva che questa valle può offrire.
Così ampia che con quattro giorni non ho potuto fare tutto, sarebbe stato impossibile. Però è la scusa migliore per poter ritornare.

Serre Chevalier, terra di biciclette
Gli appassionati del Tour de France lo sanno già, Serre Chevalier rappresenta una tappa di questa importantissima gara ciclistica che quest’anno prenderà il via il 29 agosto da Nizza e si concluderà a Parigi il 30 settembre. Allora visto che questa è terra di Tour de France ,andare in bici è quasi un obbligo, ma soprattutto è un’attività piacevole e divertente.

Nel mio viaggio di questa estate a Serre Chevalier i momenti in bici sono stati due, completamente diversi tra loro.
Il primo giorno abbiamo noleggiato una bicicletta da strada per fare un giro nella zona di La Salle les Alpes, dove eravamo alloggiati. Una passeggiata semplice e tranquilla nel corso della quale ci siamo riempiti gli occhi del paesaggio montano circostante.

Decisamente più adrenalinica la discesa in bicicletta che abbiamo fatto il secondo giorno, con partenza sempre da La Salle les Alpes, neanche 10 minuti a piedi dal nostro hotel (ve lo avevo detto che è tutto ben organizzato e che la macchina non serve).
Da qui in pulmino ci hanno portato fino alla cima del Galibier. Ecco che torna il Tour de France: il Col du Galibier, con i suoi 2645 m è il punto più alto del Tour de France. Qui sono passati ciclisti del calibro di Bartali, Coppi, Pantani, Merckx e molti altri. Solo pochi nomi notissimi, giusto per farvi capire dove ci trovavamo.

In cima noi siamo arrivati in pulmino, ma da qui ci aspettava una discesa del Col du Galibier in mountain bike. Davvero una bella esperienza, anche se un po’ dura. Non dovete pensare che sia facile solo perché è in discesa. È stato impegnativo, non lo nego, ma fattibile. Per me è stata la prima volta in mountain bike in montagna. Scusate il gioco di parole, ma fino ad ora avevo affrontato in mountain bike solo parchi, campagna e città.
La differenza è notevole. Qui il percorso era decisamente più serio e le bici adeguate all’impresa. A rendere tutto più semplice la grande professionalità delle guide che – dopo il briefing iniziale e qualche giretto in quota per familiarizzare con il mezzo – ci hanno assistito durante l’intero percorso dando, ai più inesperti i giusti consigli per affrontare al meglio la discesa.

Tutto è andato alla grande. Abbiamo fatto la discesa completa della Valle Guisane fino a Monêtier-les-Bains. Un percorso che ha visto impegnati molto a lungo i freni, tra sentieri acciottolati, guadi, mucche al pascolo, villaggi e il fiume che ha segnato il nostro percorso finale.
Rafting

Come esperienza sportiva del giorno poteva anche bastare, ma perché accontentarsi? È così l’avventura è proseguita, dopo pranzo, con il rafting. Una discesa sul fiume da Monêtier-les-Bains fino a Briançon. In totale qualcosa come 16 km di fiume, tra rapide, discese più tranquille e tratti un pochino più impegnativi. Per le famiglie con bambini è possibile un percorso un po’ più breve di minor difficoltà.

Il rafting a Serre Chevalier è fruibile dalla fine di maggio a tutto settembre. Il bello di questa doppia esperienza è che si percorre la valle di Serre Chevalier dal suo punto più alto a quello più basso.
Sport acquatici

Parlando di sport acquatici la valle di Serre Chevalier offre anche molte altre opportunità come hydrospeed, kayak, air-boat, cano-rafting (per un’esperienza a due, a metà tra il rafting è la canoa) e il canyoning. Esperienze queste ultime che per questa volta non abbiamo avuto modo di provare. D’altra parte ve l’ho già detto, 4 giorni sono pochi per un’offerta così ricca! Però in seguito vi parlerò in modo più dettagliato delle esperienze che abbiamo provato.
Sport ad alta quota

Dall’acqua ci spostiamo nel domain d’altitude, ovvero quella zona che di Serre Chevalier in inverno è dedicata a tutti gli sport legati alla neve e che in estate offre molte attività sportive da fare all’aria aperta.

Il domain d’altitude si raggiunge con gli impianti di risalita, funivie e seggiovie. Una volta arrivati in quota potete scegliere tra una serie di sport che vanno dal semplice trekking al parapendio, dalla ferrata alle bici.

Parlando di ruote la scelta è davvero vasta, si va dalla tradizionale mountain-bike a mezzi un po’ più insoliti come il quad-bike fino al mountain kart e al trodinette. Tanto per non farsi mancare niente esiste anche la versione trainata dai cani. Quanto alla bicicletta per i meno allenati è disponibile anche quella elettrica con pedalata assistita.
Discesa in mountain kart
Capite ora quando vi dico che la scelta è davvero vasta ed è difficile decidere? Di questo ultimo gruppo di esperienze abbiamo provato il mountain kart.
Si parte da Chantemerle in funivia e qui già inizia lo spettacolo. All’arrivo fatti pochi passi trovate sia i mountain kart che le trodinette, una sorta di bicicletta senza pedali, o per meglio dire una specie di monopattino con le ruote grandi o in incrocio tra i due.

Noi abbiamo optato per il kart. Anche qui un breve briefing sul suo corretto utilizzo e sulle norme di sicurezza e poi il viaggio è proseguito in seggiovia. Sì avete letto bene proprio seggiovia.

Il kart è stato agganciato ad uno dei sedili e noi siamo saliti con quelli successivi. All’arrivo della seggiovia siamo tornati in possesso dei kart ed è iniziata così la nostra discesa a tre ruote lungo un percorso di circa 4,5 km.
Ci è voluto davvero poco per prendere confidenza con il kart e poi la discesa è stata tutto un divertimento fino alla fine.

… e non finisce qui
Finiscono qui le nostre attività sportive di questo lungo weekend, ma non si esaurisce certo la scelta di quello che si può fare in estate a Serre Chevalier.

Lungo questi sentieri è possibile anche fare passeggiate a cavallo, un’attività adatta anche ai bambini.

Proprio a loro poi sono dedicate altre esperienze come ad esempio il Parco avventura e il laghetto di La Salle les Alpes dove poter muovere le prime pagaiate in totale sicurezza o ancora la pista di pattinaggio su ghiaccio coperta di Briançon disponibile tutto l’anno.

Infine Serre Chevalier è anche un luogo perfetto per chi, come me, ama l’arrampicata sportiva. Oltre alle falesie naturali dove arrampicare a stretto contatto con la natura, la valle è anche una tappa della Coppa del Mondo di Arrampicata, che quest’anno sia svolta proprio nei giorni in cui eravamo a Serre Chevalier. Chissà se è stata la mia presenza a portare fortuna alla vincitrice: Laura Rogora, una climber romana di 19 anni!

E per chi si è stancato (si fa per dire) solo a leggere le tante esperienze sportive che offre la valle di Serre Chevalier chiudo con un’ultima attività, questa volta molto rilassante, che può essere fatta tutto l’anno: sono le terme di Monêtier les bains, il luogo perfetto dove poter trascorrere due ore in pieno relax tra vasche di acqua calda, bagno turco, giochi d’acqua e molto altro ancora, il tutto osservando la maestosità delle montagne che gli fanno da cornice.

Come raggiungere Serre Chevalier
Serre Chevalier si trova a pochi chilometri dal confine italiano quindi una meta facilmente raggiungibile soprattutto da chi vive nel Nord Italia. Per me da Roma il viaggio è stato un pochino più lungo: treno da Roma a Torino (all’andata io ho optato per un intercity notturno per ottimizzare i tempi e accorciare la distanza), poi un treno regionale da Torino a Oulx e da qui una navetta
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