

Colpa degli squali? No, la colta è soprattutto dei turisti che, in barba ai divieti vigenti e al rischio di multe salatissime, avrebbero continuato a dar da mangiare ai pesci.
La chiusura potrebbe protrarsi fino alla cattura dell’esemplare ritenuto responsabile degli attacchi.

Questo non significa che le vacanze sul Mar Rosso possono dirsi del tutto rovinate. Il divieto di balneazione c’è, ma ci sono anche alcune spiagge aperte, come ad esempio quella di Naama Bay.
Proibite anche le immersioni che attualmente sono consentite solo nelle aree di Sharm el Maya, Naama Bay, Ras Umm Sid, Sharks Bay, Ras Gamila e il parco nazionale di Nabq (a nord di Nakhlet Eltal) e nelle zone designate del parco marino di Ras Mohammed.