Quando si parla di musica a Siena non si può non nominare la Fondazione Siena Jazz, che in città si occupa di cultura musicale dal 1977, quando nacque come semplice associazione culturale. E’ una Fondazione dal 2005 e nel 2012 il Ministero dell’Università le ha riconosciuto lo status di “Libera Università del Jazz”, la prima del genere in Italia.

Visita a Siena Jazz
Perché come sapete in questi giorni abbiamo partecipato all’evento Sette note in sette notti, che l’assessorato alle Politiche per il Turismo ha organizzato proprio in collaborazione la Fondazione Siena Jazz.

Il fondatore, presidente e direttore artistico Franco Caroni ci fa da guida nella sede della fondazione, una realtà didattica di ricerca e di produzione che non ha eguali in Italia e che compete sul piano internazionale con professionalità ed entusiasmo.

Perché frequentare i corsi di Siena Jazz
Uno studente che frequenta questi corsi può uscirne con un vero titolo accademico, equiparato a quello dei conservatori e delle Università.
Dieci i corsi ai quali poter iscriversi (pianoforte jazz, chitarra jazz, contrabbasso jazz, basso elettrico, tromba jazz, trombone jazz, clarinetto jazz, sassofono jazz, batteria e percussioni jazz, canto jazz). Venti aule e quasi 500 studenti all’anno. Nei suoi oltre trent’anni di attività, sono passati da queste sale alcuni dei nomi più noti del panorama jazzistico italiano (e non solo) come Rea, Flores, Gatto, Rava, Pieranunzi. In una stanza incontriamo all’opera il trombettista Giovanni Falzone, già un nome e chissà forse presto una leggenda!
Cultura musicale a 360°

Siena Jazz è anche molto di più grazie ad una serie di attività tutto tese a divulgare la cultura musicale. Oltre ai corsi accademici, di recente istituzione, propone anche seminari di approfondimento in alcuni permanenti, altri concentrati in alcuni periodi dell’anno. Molto apprezzati quelli estivi, quando la passione per la musica diventa anche un’occasione per visitare Siena e la sua provincia.
Visto che l’obiettivo di Siena Jazz è sempre la promozione della cultura musicale, non può certo mancare un centro studi che negli anni ha messo su una straordinaria raccolta di volumi, incisioni, video di concerti e film che hanno in qualche modo a che vedere con il jazz. Un vero e proprio archivio storico, reso più raro e prezioso dalla varietà di supporti che raccoglie: dal cilindro al DVD e tutto ciò che sta nel mezzo!

Una raccolta che, solo ad incisioni, ne conta circa 30mila, con nuove acquisizioni ogni anno. Una collezione di questo tipo non può fare a meno di un catalogo informatizzato, che può essere anche consultato on line. Di tutto rilievo anche la biblioteca, aperta anche al prestito, che con quasi 3mila volumi raccoglie praticamente tutti i testi pubblicati che parlano di jazz, comprese copie dei primissimi volumi che sono stati scritti in Europa e in Italia su questo genere musicale.

Il jazz è fatto di suoni, ma anche di immagini, a volte in bianco e nero, altre sbiadite dal tempo, un patrimonio di immagini, circa 20mila negativi, che Siena Jazz ha raccolto con pazienza, anche grazie a donazioni privati, appassionati e professionisti del settore.